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«I divieti uccidono il commercio», a Procida monta la protesta

Per il presidente di Casartigiani Procida Maurizio Frantellizzi il blocco totale del traffico non può rappresentare la panacea di una mobilità sempre più caotica. E così…

La regolamentazione del traffico nella nostra isola è, sempre di più, un argomento che richiede soluzioni di sistema a causa delle numerose autovetture, motocicli, ciclomotori, velocipedi, autocarri, autobus che causano un traffico caotico e molesto, sia per gli stessi abitanti che per i numerosi turisti che visitano la nostra isola e che auspicano di poterlo fare in serenità e relax.

Il comandante della PM Luigi Martino

Il comandante della Polizia Municipale, dott. Luigi Martino, sulla base delle indicazioni dell’Amministrazione, ha ritenuto opportuno istituire un divieto di circolazione totale per i veicoli su tutto il territorio isolano suddiviso in fasce orarie mattutine, pomeridiane e serali (nel periodo estivo) riproponendolo in formato ridotto, solo la mattina, sino a fine ottobre.

“Al di là di una sterile polemica sull’istituzione o meno del divieto, all’interno della nostra associazione – dice il presidente di Casartigiani Procida Maurizio Frantellizzi – abbiamo raccolto diverse testimonianze e rimostranze di commercianti ed artigiani isolani, ed alla luce di quanto ascoltato, riteniamo che questo divieto, così come proposto e istituito, non abbia tenuto conto di alcuni aspetti e problematiche che si sono inesorabilmente palesate anche alla luce dei flussi notevolmente implementati. Alcune attività commerciali, ad esempio, sono state fortemente penalizzate in quanto l’entrata in vigore del divieto, mattutino (10:30-12:30) e pomeridiano (17:30-20:00)durante il periodo estivo, e continuano ad esserlo con il recente blocco del traffico dalle 10,00 alle 12,00 che resterà in vigore fino al 30 Ottobre, in quanto trattasi di fasce orarie nelle quali si dovrebbe concentrare la maggior parte dell’afflusso dei clienti per l’acquisto di beni primari, es. alimentari, fruttivendoli, macellai, ecc. Di conseguenza una parte consistente di piccoli esercizi sta subendo un significativo ed inesorabile calo di entrate, soprattutto quelli che si trovano in via Vittorio Emanuele nel tratto piazza della Repubblica-piazza Olmo, Sant’Antonio e quelli più periferici. Ci siamo chiesti con gli attuali costi di energia elettrica e gas cosa significa mantenere le proprie attività inoperose per due o tre ore al giorno?

Maurizio Frantellizzi

A questo si aggiunge il fatto che quest’anno stiamo vivendo un turismo per lo più “giornaliero” che interessa esclusivamente, o quasi, le attività del porto di Marina Grande e del centro storico, escludendo quelle del centro dell’isola. Inoltre, molti amanti del territorio che prima sceglievano l’isola per trascorrere le vacanze estive, quest’anno hanno scelto mete diverse sia per l’aumento dei prezzi sia per evitare il forte contingentamento.

Va sottolineato, altresì, che nelle ore pre e post divieto, persone e veicoli si assembranonei negozi, creando notevole intralcio alla circolazione, anche solo pedonale, e determinando condizioni di lavoro stressanti per i dipendenti delle attività (con ricaduta anche nella sicurezza).

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Un suggerimento di mobilità sostenibile e funzionale, che ci siamo permessi proporre – conclude Frantellizzi – si fonda sull’istituzione di tre ZTL, a Marina Grande (da altezza del catino), e Centro storico (San Leonardo-Terra Murata)escludendo la zona Chiaiolella. Questo tipo di mobilità potrebbe consentire ai turisti che giungono a Procida di poter godere dei luoghi più suggestivi dell’isola in piena tranquillità, ma anche e soprattutto di salvaguardare e tutelare tutte le attività commerciali!”.

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