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I fondali delle acque di Ischia monitorati dalla capitaneria

Con l’inizio della stagione estiva e l’intensificarsi delle attività diportistiche e dei traffici marittimi, la Guardia Costiera di Ischia nelle giornate di Martedì e Mercoledì, con l’ausilio del 2° Nucleo Subacqueo della Guardia Costiera di Napoli ha provveduto ad effettuare una ricognizione degli specchi acquei prospicienti la località di Ischia Ponte e la Baia di Cartaromana.

Dalle ispezioni subacquee eseguite sono stati rilevati diversi abusi da parte di ignoti, che non curanti delle vigenti disposizioni relative all’uso del demanio marittimo e alla salvaguardia ambientale, hanno gettato in mare materiali e rifiuti di ogni genere, pericolosi per l’ambiente marino.

Nei predetti tratti di mare, sono state infatti recuperate diverse batterie esauste, materiale ferroso, rudimentali corpi morti abusivi, catenarie e circa 400 mt. di cime e cordami.

 

Si rammenta a tutti i diportisti interessati che l’installazione di un corpo morto in mare per l’ormeggio della propria unità può avvenire solo in presenza di una concessione demaniale marittima e di una autorizzazione prevista dal Testo Unico in materia Ambientale, trattandosi di materiale inerte posizionato sul fondale marino, che sotto costa è particolarmente ricco di posidoneti. A tali provvedimenti devono aggiungersi quelli previsti nell’ambito dell’AMP “Regno di Nettuno”.

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Le ispezioni subacquee sono state eseguite anche in altri tratti costieri dell’Isola per il controllo della mappatura scarichi e la verifica di altri scarichi non censiti/abusivi.

 

Tale ricognizione è stata preceduta da un attività di telerilevamento aereo con velivolo della Guardia Costiera che a mezzo sensori infrarossi di bordo ha evidenziato differenze termiche negli specchi acquei sorvolati, riconducibili a probabili sversamenti inquinanti puntiformi presso i tratti di costa interessati. E’ stato utilizzato un sensore denominato FLIR (Foward Looking Infra-redsensor), un dispositivo elettro-ottico a scansione infrarosso che è riuscito a discriminare le differenze termiche dei punti individuati, poi ispezionati dal Nucleo Subacquei.

 

Sulla base di quanto emerso, sono stati dunque individuati scarichi per i quali sono in corso indagini di accertamento a cura della Guardia Costiera, impegnata anche nell’immediato entroterra alla verifica della natura e provenienza degli scarichi delle strutture alberghiere, ricettive e termali, sia sotto l’aspetto documentale che quello tecnico operativo.

 

Gli aspetti di tutela ambientale hanno riguardato non solo gli scarichi in corpo idrico superficiale ma anche la qualità dell’aria nell’ambito del Porto di Ischia.

 

All’inizio del mese di Giugno infatti, grazie alla collaborazione dell’ARPAC e al fondamentale supporto dell’Amministrazione Comunale, è presente e operativo nel Porto di Ischia – considerata l’alta presenza di traffici marittimi e la vicinanza dei banchinamenti al tessuto urbano cittadino – un laboratorio mobile per il monitoraggio della qualità dell’aria e delle emissioni in atmosfera provenienti dalle navi e dal traffico veicolare, idoneo alla misurazione delle seguenti sostanze: Anidride Solforosa, Monossido di Azoto, Biossido di Azoto, NOx, Benzene, Toluene, orto-xilene, monossido di carbonio ozono e PM10.

 

 

 

 

Il predetto laboratorio sta acquisendo automaticamente tutti i rilievi richiesti e rimarrà in porto per tutto il periodo estivo. I dati ottenuti verranno elaborati direttamente da ARPAC e valorizzati presso le competenti Autorità in Materia.

 

Ad ogni modo, già prima dell’inizio della stagione estiva tutti gli armatori delle società di navigazione sono stati sensibilizzati a limitare al massimo le emissioni di fumo in area portuale da parte delle unità navali impegnate nei collegamenti marittimi dell’Isola, provvedano ad adottare anche correzioni tecnologiche alternative sugli impianti di bordo delle unità navali al fine di limitare al massimo tali emissioni in atmosfera.

 

Controlli specifici sono stati eseguiti inoltre sui carburanti imbarcati dalle predette unità con particolare riferimento al rispetto del quantitativo massimo di tenore di zolfo dei combustibili per uso marino imbarcati.

 

Nella convinzione della comunanza di intendimenti finalizzata a garantire il più razionale e sicuro svolgimento delle attività marittime ed economiche in ambito portuale e garantire la salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica, le compagnie interessate hanno recepito le indicazioni fornite e, approfittando di lavori di manutenzione programmata, hanno provveduto al lavaggio dei tubi di scarico (silenziatori e marmitte dei gruppi elettrogeni inclusi), all’apposizione di filtri alle bocche d’uscita delle ciminiere dei motori principali e dei Diesel Generatori, alla revisione dei motori installati su talune unità. Tutte migliorie apportate a motori di non nuova generazione ma che potranno contribuire a ridurre le emissioni  nelle fasi di avviamento a freddo dei motori, manovra, ormeggio e disormeggio.

 

Si può certamente migliorare e l’Autorità Marittima continuerà in tale attività di sensibilizzazione auspicando che tutte le compagnie interessate possano adottare le precauzioni richieste per limitare tale emissioni.

 

Le attività di monitoraggio e controllo ambientale ovviamente proseguiranno nei prossimi mesi e si affiancheranno a quelle previste dall’Operazione Mare Sicuro 2016 di prossimo inizio.-

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