ARCHIVIO 4

Aspettando Sant’Anna, Ischia si fa bella su Rai 1 a “La vita in diretta”

Ischia – Con quanto entusiasmo si può accogliere la notizia che Ischia con una delle sue tradizioni più belle, come quella della festa a mare agli scogli di Sant’Anna, venga accolta in tv in una delle trasmissioni più seguite della fascia pomeridiana? Basta guardare i volti di quanti giovedì pomeriggio erano presenti in diretta dal piazzale Aragonese per raccontare, non senza un pizzico di emozione, l’isola, le sue tradizioni e la sua gastronomia partendo proprio dalla festa a mare agli scogli di Sant’Anna. Sarà stata la pertinenza del tema con l’attualità, quest’anno ricorre il 50esimo anniversario della morte di Totò e tutta la Regione Campania ha iniziato a ricordare il principe della risata già da diversi mesi fa, ad aver fatto da trampolino di lancio per una festa che tutto il mondo ci invidia. Non solo per la sua antica tradizione, ma anche per la magia che riesce a suscitare, con semplicità, in ischitani e turisti che tornano a casa conservando il ricordo della notte del 26 di luglio nel cuore. In due giorni la troupe de la vita in diretta guidata dalla giornalista Rosanna Cacio ha girato l’intera isola per raccontare questa 85°edizione della festa posticipata a lunedì prossimo a causa delle condizioni meteomarine avverse.  I primi a essere intervistati sono stati i costruttori delle quattro barche allegoriche che hanno raccontato com’è che hanno inteso il tema dato loro. Giovanni Conte, alias Puparuolo è partito raccontando un accenno della storia della festa che vede protagoniste le partorienti che si recavano in processione via mare verso la chiesetta su gozzi addobbati di canne e bandierine. Giuseppe Piro per Casamicciola ha spiegato il tema di quella che è la loro barca, Totò e la musica e la genesi di una delle canzoni più famose al mondo di Antonio De Curtis, “Malafemmena”. A raccontare la barca di Forio ci ha pensato Gaetano Maschio; Totò e il cinema il loro tema che parte da  una riflessione su quello che poteva essere totò, il cinema e la tradizione della festa di Sant’Anna. Un carro innovativo, addirittura futuristico, è così che descrive il carro di Lacco Ameno Michele Schiano; per loro Totò e la maschera e la differenza tra l’uomo e il personaggio.  Le telecamere di Rai 1 hanno restituito in tv Ischia e gli scorci che non ti aspetti, non solo il mare, ma anche romantici giardini come quelli de La mortella raccontati dal Alessandra Vinciguerra, l’archeologia racchiusa in uno dei reperti più importanti, la coppa di Nestore, la cui storia è stata raccontata dal giovane archeologo Francesco Lamonaca e ancora il concetto di wellness racchiuso nelle lezioni di yoga di Enrico De Luca in alcuni dei luoghi più suggestivi dell’isola. Durante la diretta dal piazzale Aragonese sono stati tanti quelli che hanno dato il loro contributo; il direttore artistico Pietro Di meglio  ha raccontato come la festa di Sant’Anna racchiuda l’intero ciclo ella vita, la nascita perché è la santa protettrice delle  partorienti, ma anche la morte per la presenza di un cimitero accanto  alla chiesa che ispirò Bocklin per l’opera “l’isola dei morti” . A Salvatore Ronga il compito di spiegare l’etimologia dell’isola, il nome Ischia compare per la prima volta nell’ 800 d.c. quando il pontefice chiese aiuto a Carlo Magno per le scorrerie che infestavano l’isola. Protagonisti in piazza gli artigiani, con l’intreccio della rafia,  «negli anni ’50 – racconta Salvarore – non c’era la plastica e dovevamo avere dei recipienti per raccogliere nelle campagne, erano tempi bellissimi, c’era un po’ di fame ma tanta semplicità e sicurezza nel vivere, un modo di aiutarsi l’un l’altro che forse oggi non esiste più».  La parola poi a Don Carlo che, dopo il mito e la leggenda, ha narrato la storia della chiesetta costruita nel 1449 per volere di donna Laura Sanseverino moglie del governatore dell’isola. Il 26 di luglio nacque loro figlia Costanza D’Avalos e  la festa da allora fu grande. E il collegamento non poteva che chiudersi con la gastronomia tra coniglio – 45% della carne nazionale si consuma sull’isola – i fagioli zampognari e la parmigiana di melanzane quella delle nostre nonne con la spolverata di zucchero per stemperare l’acidità. ISPU

 

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex