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Accolta l’istanza cautelare, resta aperto il New Valentino

I giudici della V Sezione del Tar hanno sposato la tesi del difensore di Marcello Bondavalli, l’avvocato Alessandro Barbieri: il merito sarà discusso nell’udienza del 10 gennaio 2023

La V Sezione del Tar Campania ha accolto l’istanza cautelare presentata dall’avvocato Alessandro Barbieri per conto del suo assistito Marcello Bondavalli, titolare della discoteca New Valentino fissando per la trattazione di merito del ricorso l’udienza pubblica del 10 gennaio 2023. Sarà dunque soltanto in quell’occasione che si discuterà della giustezza di provvedimento di chiusura del locale notturno per un mese firmata dal questore di Napoli su proposta del vicequestore Ciro Re, dirigente del commissariato di Ischia, poi “stoppato” dalla sospensiva dello stesso Tribunale Amministrativo Regionale. Di fatto, dunque, per adesso il luogo simbolo della movida made in Ischia resta aperto al pubblico.

L’avvocato Alessandro Barbieri

Nel dispositivo la presidente Maria Abruzzese rileva tra l’altro che “come già rappresentato nel decreto cautelare n. 1495/22, inter partes, non emergono con evidenza, dal provvedimento impugnato, le ‘particolari esigenze di ordine e sicurezza pubblica’ giustificanti la durata della disposta sospensione (trenta giorni), oltre l’ordinario termine ‘non superiore’ a quindici giorni, tenuto conto delle peculiari circostanze relative all’ultimo episodio contestato (quello risalente al 3 luglio 2022) che, per quanto è dato comprendere, sembrerebbe aver interessato un unico avventore, essere documentato solo all’esterno del locale (benché il provvedimento riferisca di una vicenda occorsa ‘all’interno’) e certamente imputabile soggettivamente ai buttafuori del locale, senza tuttavia alcun riferimento a circostanze relative alla pregressa permanenza dello stesso avventore all’interno dell’esercizio, all’intervento dei buttafuori e soprattutto alla negativa incidenza di tutto l’occorso sulle attività di “intrattenimento e sulla sicurezza del pubblico, questioni sulle quali il decreto impugnato resta silente, accentuando il clamore mediatico assegnato ex post alla vicenda”.

Ancora i giudici evidenziano tra l’altro come “tutti gli altri fatti contestati, precedenti e temporalmente risalenti, pur potendo senz’altro astrattamente corroborare una prognosi di estrema pericolosità in presenza di nuove circostanze di fatto univocamente deponenti, all’attualità, la messa in pericolo dell’ordine e della sicurezza pubblica, non possano tuttavia autonomamente giustificare, proprio in ragione della loro risalenza oltre che dell’omesso intervento pregresso, cautelare e/o sanzionatorio, dell’Autorità di polizia, la sospensione da ultimo disposta nella durata indicata”. Insomma, per adesso la partita resta aperta ma intanto slitta al nuovo anno. Bondavalli di fatto è riuscito, grazie anche alle capacità dell’avvocato Barbieri, a salvare la stagione estiva e questo era quanto più gli premesse. Per il resto, e dunque per sancire un ineccepibile verità giudiziaria, ci sarà tempo.

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