IL CASO Alta tensione al corteo, sfiorata la rissa Di Meglio-Lista
Ieri mattina, alla manifestazione di protesta in favore dei lavoratori di Villa Mercede non sono mancati momenti di tensione e si è addirittura sfiorato il contatto fisico. Protagonisti Gaetano Di Meglio, direttore del quotidiano Il Dispari, e Gigi Lista, editore di Ischia Press. Premesso che, al netto delle ragioni dell’uno o dell’altro, certi atteggiamenti vanno censurati, abbiamo posto due domande ad entrambi per ricostruire l’accaduto e queste sono le risposte che ci sono state fornite.
Che cosa è successo con il tuo dirimpettaio? Ci racconti come si sono svolti i fatti?
GAETANO DI MEGLIO: «Sono stato aggredito da un militante dei 55telle dopo essere stato offeso dall’onorevole Saiello in piazza attraverso i microfoni mentre stavo svolgendo il mio lavoro. Ero presente al corteo di Villa Mercede sia come giornalista sia come cittadino ma a qualcuno non è piaciuto che la verità venisse raccontata ovvero che il Movimento5Stelle sta speculando su questa tragedia».
GIGI LISTA: «Di Meglio mi ha provocato sperando che lo picchiassi così avrebbe potuto dire che sono un violento. Io alla sua provocazione ho risposto così: “Gaetano, come mai dopo mesi che sputi su questi lavoratori ora sei qui? Ma non ti vergogni un po’?”. E lui mi ha chiesto: “Ma perché, tu mi leggi?”. “Sì!”, gli ho risposto. Dinanzi alla mia risposta quel pusillanime ha tentato di affrontami a muso duro sperando in un mio scatto. Alla fine non è accaduto nulla, gli ho solo ribadito che è un servo del sistema e che il luogo della protesta non è il posto giusto per uno speculatore come lui. Questa volta gli è andata male: a gente del genere va tolta la facoltà di fare male al prossimo tramite il giornale, che nelle sue mani è come un mitra dato ad un bambino».
Non è anomalo che navigando nel mondo dell’informazione si partecipi ad una manifestazione quasi a mo’ di attivista?
GAETANO DI MEGLIO: «Purtroppo con l’arrivo dei new media, la nostra professione ha subito numerose infezioni. L’articolo 21 della Costituzione è il più bello che io conosca. Continuerò ad avvalermene e continuerò a raccontare gli eventi che accadono secondo verità e coscienza. Continuerò a denunciare ogni tipo di strumentalizzazione. Anche questa dei cinquestelle sulla tragedia di Vialla Mercede. Saiello e i suoi “Bravi” non riusciranno a cambiare questa verità»
GIGI LISTA: «La vera domanda non è come mai un editore si occupi di problemi sociali: tutti i giornali o quasi sono nati dalla manifestazione di idee e ideali politici, e quindi ad averceli altri editori che come me ci mettono la faccia a difesa dei più deboli! Piuttosto domandiamoci se un direttore di un giornale possa a suo uso e consumo fare politica come fa Gaetano Di Meglio; chiediamoci come mai costui dopo mesi di offese e umiliazioni ai lavoratori di villa Mercede si sia presentato al corteo a mo’ di provocazione, litigando e discutendo animosamente con il sindaco di Serrara Fontana e con un dottore dell’ospedale Rizzoli, anch’egli vittima del Di Meglio».
“QUANDO I LUPI SI SCANNANO CHI CI GUADAGNA E’ IL PASTORE”.
I “media” isolani sono in mano ad un branco di lupi affamati che si lasciano comprare adesso da una lobby, dopo da un’altra, e talvolta, per qualche clic in più si venderebbero la propria madre. Chi ci rimette è solo l’utente finale, che si dovrebbe “cibare” di una corretta informazione e soprattutto di una informazione equidistante dalla tripartizione dei Poteri, proprio come sancito nell’Art. 21 della nostra Splendida Carta Costituzionale .