LE OPINIONI

IL COMMENTO Come progetterebbe oggi Mellucci la nuova Litoranea

DI BENEDETTO MANNA

L’ingegner Luigi Gioacchino Melucci, tra i più profilici progettisti dei primi del ‘900, tra tante opere pubbliche da lui firmate, c’è stato anche il tratto di Litoranea Casamicciola-Lacco Ameno. Nell’occasione dell’anniversario di Mellucci e della costruzione della Litoranea c’è stato il mese scorso con il patrocinio del Comune di Casamicciola Terme un convegno dedicato all’ingegnere con particolare attenzione alla sua opera isolana, fondamentale per la trasformazione urbanistica di Casamicciola tra gli anni ’20 e ’30 del 900 e per la rinascita del centro termale più celebre dell’isola d’Ischia. Le celebrazioni dovrebbero però anche servire a CALARE NELLA REALTÀ ATTUALE I PENSIERI E I PRINCIPI di chi ha dato prova di venire incontro,con il proprio ingegno realizzativo, alle esigenze di una comunità in un dato periodo storico, FAVORENDONE LO SVILUPPO E LE MIGLIORI CONDIZIONI DI VITA. Pertanto può essere logico chiedersi, nella SITUAZIONE ATTUALE DELLA MOBILITÀ ISOLANA, palesemente agli occhi di tutti ormai caotica, fuori da ogni misura corretta di sostenibilità (con conseguenze nefaste per l’ambiente, il paesaggio,la sicurezza stradale, la salute e il decoro urbano), seciò che l’Ing. Mellucci aveva concepito, viene ancora oggi rispettatotenendo conto dei CRITERI CHE HANNO ISPIRATO LA SUA OPERA. Essi sono facili da individuare e sono ben comprensibili. Bisognava RENDERE AGEVOLI I COLLEGAMENTI TRA I VARI LUOGHI di un’isola in più punti impervia, per le presenze di sue alture, avvallamenti, dislivelli, stato dei suoli, accidentati e franosi, ricoperti da folta vegetazione,A FAVORE DI UNA COMUNITÀ ISOLANA. Essa rimaneva sacrificata per svolgere le normali attività di relazione e legame col proprio territorio, subendo uno stato di isolamento con sensazioni di disagio, che la relegava a una sorta di confinamento forzato. Quanto veniva patito allora è stato il motivo fondante per mettere le basi per il progetto del tratto mancante che collegasse Casamicciola con Lacco Ameno. Si realizzò una percorribile e rapida via di trasporto agile, sicura e amena, per godere anche dei suoi paesaggi circostanti. 

Tale tratto fa parte dell’intera litoranea, che,PER COME VIENE FRUITA OGGI, ci riporta al periodo prima della sua messa in opera, per il RIPROPORSI DI CONDIZIONI DI SOFFERENZA, seppurdi tutta altranatura.LA STESSA LITORANEA, nata per rispondere a legittime aspettative,è diventata nel corso del tempo, come per altristradeprincipali di comunicazione, proprio a causa del miglior livello di benessereraggiunto, un CRITICITA’DA SUPERARE PER UN TRAFFICO SOTTO CONTROLLO, e quindi per la vivibilità corretta sull’isola. Occorre oggi come allora provvedere in egual misura, senza più tardare, per una NUOVA MOBILITÀ SOSTENIBILE, cercando poi le soluzioni per il rilancio turistico ed economico, senza perseguire a priori vane e astratte formule di marketing. Il cittadinova INVOGLIATO A PRATICARE SOLUZIONI ALTERNATIVE DI SPOSTAMENTI, per il bene di tutta la collettività e la bellezza degli spazi comuni, che nell’isola non è più riconoscibile, in quanto ormai svanita nel caos,frutto diun usoincontrollato diqualsiasi mezzo veicolare, senza PREVEDERE UNA REGOLAMENTAZIONEper scelte ragionevoli, compatibili e congruentinel rispetto dell’ambiente e del contesto sociale. COSA DIREBBE OGGI L’ING. MELLUCCI di fronte al “disastro” che si è generato, che ha compromesso quei vantaggi per la popolazione, per i quali ha concepito il suo progetto iniziale? Potrebbe dire così “Cari cittadini isolani, nei tempi andati, in cui ero presente, è stata mia cura rendere la vostra vita la migliore possibile su questa isola meravigliosa, così come vi siete meritati di abitarla per averla amata e sostenuta nei secoli passati, pur attraverso difficoltà di ogni genere, consapevoli di aver ricevuto un dono divino. Ora mi addolora vedere i miei sforzi perdersi nel nulla, perché niente più rimane di quelle visioni paradisiache, di quelle luci di terra e di mare che ti avvolgono in estasiati momenti di pace, fatte di brezze, odori e fruscii di piante, gorgoglii di sorgenti, mormorii di gente e silenzi promettenti, oltre vedere il mare frangersi su distese rive luccicanti. 

Come fu per allora dovete sapere che l’armonia dei luoghi va preservata, quindi se era buona cosa stabilire i vostri contatti in modo più facile, affinché potevate meglio offrire i vostri servigi alla comunità e agli ospiti in vacanza per godere delle vostre bellezze ed unicità, e contribuire a renderle sempre più attraenti e indimenticabili, ancora oggi dovete mantenere fede a questo spirito originario, senza più subire  il plagio implacabile distruttivo dei tempied emulando invece quelle esperienze di civiltà interessate a stabilire il giusto equilibrio tra le attività umane e la preservazione dell’ambiente.” Questo è l’ipotetico discorso, cui dovrebbe far seguito, proprio per una DEGNA CELEBRAZIONE DELL’INGEGNERE, una serie di riflessioni ed indicazioni operative, per mettere in praticaquella trasformazione oramai inevitabile della mobilità sull’isola. Essa sarebbebasata suun modello innovativo, allo stesso livello dellecittà che seguono l’AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE, cui ispirarsi per le soluzioni offerte e per avere le CARTE IN REGOLA per attrarre sulle nostre sponde i loro cittadini, che non potrebbero non apprezzare di ritrovare pari standard qualitativi dei servizi, con inclusi i trasporti. NON PUÒ ESSERCI MIGLIORE CAMPAGNA DI PROMOZIONE TURISTICA.Focalizzando l’attenzione sulla litoranea, si osserva che vengono al momento meno,soprattutto nei periodi di più intenso traffico, il rispetto di determinati principi.

Essi sono il PRINCIPIO DI FRUIBILITÀ per percorrenze immaginate frequenti e agibili (senza, per esempio, sovraffollamenti sui mezzi di trasporto); FACILE PERCORRIBILITÀ e SICUREZZA SULLA STRADA, senza intasamenti e rallentamenti forzati,con rischi di blocchi e connesso quadro caotico, con produzione di inquinamento acustico e ambientale. Pertanto bisogna prevedere, con un’EFFICIENTEORGANIZZAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO, un frenoal ricorso di tutti i possibili mezzi di trasporto (auto, moto, motorini, bici elettriche),stabilendo priorità e forme alternative di trasporto pubblico e privato in modo condiviso(CAR POOLING, CAR E BIKE SHARING,TRASPORTO CON SERVIZI ON DEMAND, ecc.). Di conseguenza andrebbeanche SUPERATO QUALSIASI TIMORE DI ANDARE CONTRO ABITUDINI CONSOLIDATE da parte di tutti coloro che dovrebbero dettare NUOVE DIRETTIVE, assumendosi la dovuta responsabilità di prendere decisioni, nella certezza di agirea vantaggio del proprio territorio e a tutela della collettività, che verrebbe “MESSA SULLA STRADA GIUSTA”. Si riportano alcuni dati veramente raccapriccianti, forniti da Legambiente. Sull’isola vi è un parco auto di 39.249 veicoli su una popolazione di 62.374 abitanti, pari a 63,5 auto ogni 100 abitanti. Riguardo all’inquinamento atmosferico il 63,5% delle vetture è inferiore o uguale a EURO 4 e solo il 37% è EURO 5 o più: alla faccia delle atmosferiche idilliache prima citate.Si dovrebbe dotare l’isola di Ischiadi un innovativo sistema di trasporti, che contribuisca a migliorare l’immagine di un TURISMO, NON PIÙ SOLO TERMALE E BALNEARE, in grado di rispondere alle attese esperienziali sempre più legate all’outdoor, come possono essere, per esempio, l’enogastronomia, il wellness con i centri SPA, il wilding con le visite alle antiche cantine, le bici, le camminate sui sentieri, le visite ai siti archeologici a terra e a mare (auspicati accessibili) con annessi Musei e ai borghi medioevali e dei pescatori. Quindi una riorganizzazione dei trasporti per tutto l’anno, che vada di pari passo con quella di una RINNOVATA ACCOGLIENZA ISCHITANA, basata su una fruizione attiva alla ricerca del benessere e di una migliore qualità di vita. Tutto ciò si traduce nell’eliminare con vari interventi lo stato attuale di congestione del traffico, a partire da una nuova percorribilità della litoranea, così come farebbe senza ombra di dubbio il progettista Mellucci. 

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La MOBILITÀ BEN RAGIONATA non può essere in conflitto con le aspettative economiche e sociali per una ripresa del turismo così come riportato. Bisogna rispondere, IN UN AMBIENTE MEDITERRANEO, ai bisogni dei NUOVI CLIENTI DEL TERZO MILLENNIO, che provengono anche da Amsterdam, Berlino, Copenaghen, Madrid e da altre città nord europee, oltre che da Parma, Bologna, Milano e altre città italiane, che già praticano modelli di mobilità sostenibile, che hanno superato il condizionamento delsolo uso privato del mezzodi trasporto, concepitoormai come una parte integrante dell’intero SISTEMA DI MOBILITA’SOSTENIBILE.Tutti I CITTADINI, gli ATTORI SOCIALI sono chiamati ad AFFRONTARE QUESTA SFIDA, che non può non essere disattesa, essendo, se non l’unica, sicuramente la più IMPORTANTECARTA DA GIOCARE PER ISCHIA/PITHECUSAE.

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* INGEGNERE

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