DI MARCO BOTTIGLIERI
Sempre più spesso si dice che imporsi per la poltrona di Sindaco significa andarci a rimettere, tanto complicato e rischioso è diventato governare un ente locale. Questo è particolarmente vero soprattutto per i comuni dell’isola d’Ischia: una realtà difficile e aggrovigliata, provinciale e bizantina e, allo stesso tempo, con aspirazioni europee e moderne, un coacervo di bellezza soffocata dal traffico, dall’incuria e, soprattutto, dal tradizionale menefreghismo di buona parte dei suoi abitanti. Governare è impresa titanica, che rischia di schiacciare e tritare. Eppure, occorre chiedersi cosa sia lecito aspettarsi dai neo eletti Sindaci di Forio e di Casamicciola e dare una qualche indicazione su dove il nuovo primo cittadino dovrà concentrare le sue prime azioni. Da parte mia, mi limito a indicare tre temi che, fra i tanti, mi sembrano fondamentali e sui quali punterei. Il primo è relativo alla messa in sicurezza del territorio e al decoro della città. Trovandomi spesso in viaggio per le capitali europee, si deve francamente riconoscere che il modo in cui l’isola si presenta ha dell’indecente. La condizione delle strade, il traffico, l’incuria degli spazi verdi, (pure bellissimi), l’odissea del sistema dei trasporti, la mancanza di sistemi di depurazione, sono sotto gli occhi di tutti e sono fattori che rendono vivere sull’isola, arrivarci e trascorrere una vacanza, un piccolo inferno. Un luogo in cui alle regole cervellotiche si accompagna un lasciar fare senza limiti.
E più si ama questa isola, più si resta increduli di fronte all’impietoso paragone con altre località turistiche: un biglietto da visita per il turismo a dir poco imbarazzante. Il secondo tema, che si lega al primo, è l’industria del turismo. Inutile ricordare su quali e quanti tesori artistici e architettonici, bellezze e attrazioni naturali possiamo contare e che dovrebbero segnare l’incontrastata imbattibilità della nostra isola a livello internazionale. Eppure Ischia esce con le ossa rotte dalle classifiche internazionali, a causa della difficoltà nei servizi cui si imbattono turisti ormai abituati ad una attenzione che da noi pare sconosciuta. Aldilà di ogni considerazione circa le dinamiche generali del settore, la cura del cliente dovrebbe essere la norma. Chi paga e porta ricchezza dovrebbe essere trattato con guanti bianchi ed invogliato a spendere e tornare, non fuggire a gambe levate da quel folklore ostentato che, troppo spesso, significa sciatteria e maleducazione. La cultura delle regole quaggiù sembra, purtroppo, una chimera. Ed infine, proprio legato al tema delle regole: grande attenzione alla macchina amministrativa del Comune. L’errore tipico del politico pieno di buone intenzioni e belle speranze è arrivare sul ponte di comando e, circondatosi del proprio gruppo di fidati consiglieri, tirar leve contando sul fatto che ciò produca automaticamente un risultato. Non funziona così.
Far muovere una struttura complessa come quella delle amministrazioni isolane, che seppur di piccole realtà parliamo , risulta a volte difficile da gestire ed organizzazione . Ecco perché i Sindaci appena eletti, Giosi Ferrandino e Stani Verde, dovranno non solo dotarsi di un proprio staff di prim’ordine, altamente selezionato e esperto di cose amministrative, ma essere capace di gestire la dirigenza, dialogando con essa sulla base di obiettivi chiari e chiaramente comunicati, in un rapporto quotidiano. Con lealtà istituzionale e pretendendo risultati senza sconti. Capire come funziona la struttura burocratica e su di essa far leva è la chiave per far sì che le decisioni prendano corpo e abbiano speranza di portare risultati, ponendo basi serie per una concreta ripresa dei nostri territori, della nostra economia e soprattutto servirebbe ad arrestare la triste emigrazione dei nostri figli verso mete più moderne e attraenti. Trascurare quest’aspetto e dedicarsi solo alla “politica alta” sarebbe un errore mortale, che sconterebbero gli imprenditori e gli abitanti dei comuni di Forio, di Casamicciola e di tutta l’isola d’Ischia. Forza Sindaci, buon lavoro Giosi e Stani.
