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Pio Monte, Osservatorio, Capricho: «Facciamo fatti, gli “spot” li lasciamo ad altri»

Nostra intervista al sindaco di Casamicciola, Giovan Battista Castagna, che fa il punto dopo il consiglio comunale che ha sancito l’importante svolta per il complesso immobiliare dell’ente morale e la nascita del nuovo gruppo consiliare

La novità più importante degli ultimi tempi è quella del Pio Monte, di cui si è tanto discusso. La presenza dei vertici del Pio Monte sull’isola, nella conferenza stampa di qualche settimana fa, è più di un indizio circa l’importanza della decisione presa dal consiglio comunale.

«Più che di un indizio, direi che si tratta di sostanza, e anche grossa. Per arrivare a questo punto sono passati molti anni, molti sacrifici, e adesso non c’è più spazio per i dubbi. Nei mesi scorsi ho affrontato perplessità e preoccupazioni, dubbi legati all’impegnativo iter da percorrere, ma poi l’amministrazione ha saputo fare quadrato, ha saputo guardare oltre i particolari contingenti, vedendo nel Pio Monte un progetto serio, che già ha superato il vaglio dei pareri necessari a livello normativo, e dunque abbiamo raggiunto uno stadio dove non c’è più possibilità di dubitare».

«Il progetto del Pio Monte è arrivato a un punto dove non è possibile avere dubbi sulla serietà dell’iniziativa. La prudenza dell’ente circa l’identità degli investitori è comprensibile: prima bisogna concretizzare, e poi fare annunci»

Però il Pio Monte ha detto: “Non chiedeteci quando e non chiedeteci chi”. Eppure sono proprio questi dati che “mancano all’appello”, dopo che il progetto è stato debitamente illustrato. Volendo lasciar stare il “quando”, c’è però curiosità sul “chi”.

«Si tratta di un progetto che coinvolge più soggetti, e sono certo che hanno fatto bene in questo frangente a muoversi un passo alla volta, pensando alle varie necessità di ogni step: prima concretizzare e poi annunciare. Da parte del Pio Monte c’è tanta prudenza, ma sicuramente anche tanta esperienza».

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Lei ha fatto riferimento all’ultimo consiglio comunale, che è stato caratterizzato anche dalla costituzione di un nuovo gruppo autonomo, nonostante esso abbia annunciato di voler rimanere parte organica della maggioranza. Quando accadono cose del genere, in ogni comune, suscitano sempre una serie di perplessità o quantomeno di interrogativi. Quale risposta ha provato a darsi Giovan Battista Castagna?

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«Ho innanzitutto apprezzato la sincerità delle due persone, per il fatto che vogliono preservare la maggioranza e di tener fede agli impegni presi con il programma elettorale. Allo stesso tempo hanno messo in chiaro le motivazioni, e dopotutto la costituzione di un gruppo autonomo non va presa male. Di sicuro c’è necessità di chiarire alcuni punti, e lo stiamo facendo con la più leale collaborazione, tutti insieme, e questa potrebbe anche essere l’occasione per dare maggiore efficienza e velocità all’intera azione amministrativa».

«La costituzione di un gruppo consiliare autonomo non va presa male, anzi potrebbe anche essere l’occasione per dare maggiore efficienza e velocità all’intera azione amministrativa»

Come guarda Giovan Battista Castagna alle elezioni di Serrara Fontana?

«In un piccolo paese come Serrara Fontana il consenso si gioca strada per strada, e chi è all’esterno non può avere esatta contezza della situazione. Credo che comunque i cittadini avranno la possibilità di esprimere la miglior amministrazione possibile. Non esprimo preferenze, né per Cesare né per Irene: lasciamo i cittadini la scelta nella più ampia libertà».

Una domanda maliziosa: qualche “spiffero” racconta che invece a Casamicciola non piaccia che ci siano “ingerenze esterne”, cioè che qualcuno dall’esterno voglia in parte condizionare quello che succede qui.

«Casamicciola ha questa caratteristica: molto spesso spuntano personaggi che vorrebbero la poltrona di sindaco, altre volte qualcuno vuole far cadere il sindaco, altri si prestano a fare ragionamenti sulla mia amministrazione pronosticando la mia caduta dopo due anni, sei mesi e un giorno, facendo persino i conti. Non bisogna sottovalutare nulla, ma molte situazioni nascono perché non si vuole il bene del paese: se c’è qualcuno che mette zizzania, non lo fa solo per semplice divertimento. Ma qui non c’è nulla per cui divertirsi, c’è solo da far male a un paese che già sta soffrendo tanto. Noi dell’amministrazione comunque continueremo ad impegnarci, la nostra è certamente un’amministrazione coesa, con tutte le sue preoccupazioni, con tutte le sue problematiche interne ed esterne, che non vanno nascoste sotto il tappeto, visto che è così in tutte le amministrazioni. Ciò che ci unisce è la volontà di risolvere i problemi, per questo sono sereno: non sono un sindaco abituato a stare seduto “a palazzo”, ma sono uno che dalla mattina alla sera si occupano dell’intero paese, per rendere un servizio dopo aver preso un impegno. Le chiacchiere non le tengo in nessuna considerazione, mi interessano le risposte dei cittadini che mi confermano che la mia squadra è sempre vincente».

«A Casamicciola si rincorrono spesso voci su possibili intrighi per far cadere l’amministrazione, messe in giro da chi non vuole il bene del paese. Noi non badiamo alle chiacchiere, ma al consenso che i cittadini ci fanno sentire quotidianamente»

Cento milioni di finanziamenti ottenuti sono quanto basta per mettere “sottosopra” un paese, detto ovviamente in senso positivo. In tanti si chiedono quando saranno appalti i progetti, quando si vedranno porre le prime pietre, cioè i primi segni tangibili di questo grande processo di rinnovamento.

«Le cose si realizzano con lo studio, con ragionevolezza: è inutile correre e poi sbattere contro un muro. Le gare d’appalto non sono cose da poco, ma da portare avanti con molta attenzione, perché determinano conseguenze importanti per il paese. Siamo già partiti con l’ex Capricho, poi col plesso scolastico Sanseverino e il Lembo. Abbiamo quindi la possibilità nei prossimi mesi di dare un significato a tutto il nostro lavoro che svolgiamo in silenzio, e lo facciamo in silenzio perché siamo consapevoli che prima di arrivare agli annunci bisogna studiare e lavorare. Non abbiamo mai creduto che i cittadini ci premiassero solo perché siamo bravi a fare i post o inserire fotografie sui social network: quello che a noi interessa è portare avanti l’azione amministrativa, con tutte le preoccupazioni e problematiche connesse. Abbiamo la certezza del consenso che la gente ci fa sentire ogni giorno».

«La ricostruzione è già in atto, ma la si fa con studio e ragionevolezza: inutile correre e poi sbattere contro un muro»

Sindaco, si è intuito che la ricostruzione dovrà viaggiare su due binari: la Regione da una parte e il Commissario dall’altra. In una recente intervista a Il Golfo, il vicepresidente regionale Bonavitacola dichiarò che bisognerà trovare il modo di fare sintesi. Ecco, come si farà sintesi?

«La sintesi l’ha fatta già il commissario Schilardi: quando abbiamo elaborato le ordinanze n.7 e 7bis abbiamo dato un senso all’azione di ricostruzione. È sotto gli occhi di tutti che stanno andando avanti le erogazioni di fondi per gli edifici che hanno lamentati danni pesanti, ma anche per quelle con danni lievi si sta procedendo con molta celerità, quindi abbiamo già dato delle risposte sul tema. Laddove invece c’è necessità di elaborare un piano localizzato che implica aspetti idrogeologici e urbanistici, entra in gioco la Regione con la quale abbiamo già avviato un discorso concreto, che è quello che ci serve: cioè far tornare le persone nelle proprie case in sicurezza, e di farlo presto».

«Esiste già una sintesi tra l’operato del Commissario e la ricostruzione pianificata della Regione. Schilardi ha emanato ordinanze che stanno continuamente erogando fondi per i danni pesanti e lievi. Per le zone che implicano fattori idrogeologici e urbanistici abbiamo già impostato il dialogo con la Regione»

Che cosa significa per Casamicciola Terme aver acquisito al proprio patrimonio un altro bene significativo come l’ex Osservatorio geodinamico, che rappresenta un pezzo di storia non soltanto di Casamicciola ma dell’intera isola e dell’Italia?

«Ora siamo padroni di noi stessi, nel senso che finora lo stabile era rimasto sostanzialmente abbandonato. Il comune ha cercato di avviare un discorso costruttivo: finora mancava sempre il suggello definitivo. Oggi il Comune ha il destino nelle sue mani: il progetto di valorizzazione dello stabile è un fatto concreto, già sottoscritto dall’Agenzia del Demanio. Quindi stiamo portando avanti con impegno tale riqualificazione: c’è anche l’interesse dell’Ingv e dell’Università per questa struttura che dovrà diventare un polo attrattivo, non solo tecnico e scientifico, ma anche dove poter organizzare importanti eventi culturali».

«Esiste già una sintesi tra l’operato del Commissario e la ricostruzione pianificata della Regione. Schilardi ha emanato ordinanze che stanno continuamente erogando fondi per i danni pesanti e lievi. Per le zone che implicano fattori idrogeologici e urbanistici abbiamo già impostato il dialogo con la Regione»

È più difficile il ruolo di docente a scuola o il sindaco? E perché?

«Il giorno che non sarò più sindaco sarò sempre docente, e questo mi riempie sempre di orgoglio perché hai a che fare con ragazzi che si affezionano, e che ti ricordano per sempre. A Casamicciola lavoro duramente per portare avanti certe iniziative: un sindaco deve lasciare una propria traccia, non solo nell’ordinaria amministrazione, ma anche nell’intraprendere iniziative che lascino un segno duraturo. E credo che la mia amministrazione già finora abbia realizzato cose degne di essere ricordate anche in futuro. Abbiamo parlato dell’Osservatorio, del Pio Monte, ma stiamo anche portando avanti l’iter di definizione delle istanze di sanatoria, altra cosa importante; siamo usciti da una grave situazione finanziaria, le due partecipate si stanno avviando al completo risanamento. Oggi il Comune di Casamicciola ha una disponibilità di cassa. Questi sono fatti concreti, al di là delle valutazioni opinabili. Il bene di Casamicciola e dei casamicciolesi è sempre l’obiettivo principale».

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