LE OPINIONI

IL COMMENTO I prezzi bassi e la legge darwiniana

Venerdì scorso sui social circolava l’offerta di un’agenzia ischitana che pubblicizzava aprile in un albergo 4 stelle per 31 euro al giorno in pensione completa con le bevande incluse. Non sono, per la cronaca a maggio si spendono 35 euro ed a giugno 37. Purtroppo non è il solo. Tanti sono gli alberghi ubicati sulla nostra isola che praticano prezzi così miseri. Inutile girarci intorno, si praticano queste tariffe perché bisogna in un modo nell’altro lavorare altrimenti non si riescono a pagare i debiti accumulati con le banche, la Tarsu, l’IMU, i contributi, gli stipendi, i fornitori. E abbassare i prezzi è l’unico sistema, di certo quello più immediato, che produce un risultato magari immediato ma di sicuro effimero. E’ comunque l’effetto più pratico e facile, per quanto a conti fatti non ti fa guadagnare niente, non ti permette di soddisfare i clienti, non li fa tornare in vacanza nella nostra meravigliosa isola. Si sopravvive, si galleggia nella speranza che arrivino tempi migliori o che si sposti nel tempo la chiusura dell’attività.

Il fatto è che chi ha le capacità imprenditoriali adatte (utilizzando alle a volte anche sistemi poco ortodossi) riesce a barcamenarsi e perfino a crescere. E’ la legge Darwiniana del più forte, del più adatto ma c’è un dettaglio: dimentichiamo che è una legge che si applica agli animali. Noi che siamo umani dovremmo non affidarci all’istinto ma riflettere e chiederci perché siamo arrivati a questo punto e come cambiare le cose. Anche perchè tutti noi vorremmo vendere invece che a 31 euro a 50. Dovremmo sapere che non è il prezzo che fidelizza i clienti e li fa scegliere e riscegliere la località dove passare una bella vacanza, ma è il “prodotto” che si offre. Un prodotto scadente prima si deprezza e poi non si riesce più a vendere. A furia di scadere poi nessuno lo vuole più pure per senza niente. Un buon prodotto invece non ha prezzo. Ecco perchè invece di abbassare sempre più i prezzi dovremmo sforzarci a fare dell’isola un prodotto che si vende che è richiesto, ambito, desiderato, che compete alla pari e meglio delle migliaia di altre località turistiche. Non è impossibile. Farlo ci renderebbe più felici, più giusti, più ricchi, più umani.

* IMPRENDITORE TURISTICO

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Fabio

Chi lo avrebbe mai detto che sarebbe costato piu arrivare a ischia che soggiornarvi?

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Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex