LE OPINIONI

IL COMMENTO L’agricoltura può darci una mano

DI LELLO PILATO

La crisi economica a seguito della pandemia che sta flagellando l’umanità c’è e ci sarà per i prossimi due o tre anni e la nostra comunità che si nutre solo di turismo sconterà, in virtù delle opportune regole che Governo e Regioni hanno approvato, un periodo irto di difficoltà e problematiche. Ma il futuro non ci deve far paura perché questa inaspettata tragedia ci insegna che mai come oggi contano la scienza e la competenza. Chi doveva dirci che avremmo recuperato la saggezza e la sapienza dei nostri avi quando tutto era dato per scontato e la barca navigava a vele spiegate e con il vento in poppa? Ce la possiamo fare e ce la faremo se saremo uniti e sapremo cogliere questa opportunità che ci ha reso tutti più vulnerabili, angosciati. Il rilancio della nostra economia turistica passa anche attraverso un patto tra categorie che sappia valorizzare il nostro territorio e i nostri servizi ; non basta piangersi addosso e attendere supinamente che altri ci trovino le soluzioni magari con l’elargizione di contributi a pioggia e che in passato forse non sono stati ben spesi e che per gran parte non hanno soddisfatto i veri obiettivi cui erano destinati.

Occorre una forte alleanza che veda protagonisti la nostra agricoltura, la ristorazione, le strutture alberghiere. Dovremmo, anzi dovremo, avviare un serio e produttivo processo gastronomico di prossimità e di qualità che possa valorizzare e incentivare il lavoro della terra con il recupero delle migliaia di ettari di terreni abbandonati, di talchè i ristoratori potranno nobilitare le nostre variegate unicità, i cittadini nutrirsi di cibo buono, pulito e al giusto prezzo , e I turisti avranno sicuramente ulteriori buoni motivi per scegliere la nostra località, per certi versi ancora “Isola Verde”. Questa immane criticità dovrà gioco forza mutarsi in opportunità di sviluppo e rilancio. Il cambiamento è ormai una non rinviabile ed ineludibile necessità e gli attori protagonisti dovranno dimostrare salda unità e univocità di vedute. Insieme si può! Uno sforzo predominante e determinante sarà giocato dai cittadini che avranno la responsabilità di sostenere i ristoratori che utilizzeranno prodotti genuini e sostenibili e che acquisteranno direttamente gli stessi a kilometri zero, innescando un circolo virtuoso che alimenti i consumi con le meraviglie del posto provenienti dalla nostra terra e sicuramente più a buon mercato.

E’ indispensabile mobilitarsi per non perdere e per recuperare l’anima dei nostri terreni abbandonati ma ricchi delle più variegate e pregiate colture. Si tratterà di cementare una produttiva alleanza per un futuro sostenibile evitando di dimenticare questi tristi e tragici momenti che attualmente viviamo e i perpetui e imperanti egoismi che finora hanno caratterizzato i ritmi della nostra esistenza. Ma come avviare e definire una tale rivoluzione produttiva? Al di là del coinvolgimento di tutti gli attori citati sarà indispensabile l’aiuto delle istituzioni locali ma soprattutto sovra comunali ed europee evidentemente anche in considerazione del tanto declamato green deal . Si costituisca un unico grande soggetto giuridico con forma consortile dove possano confluire piccole e medie imprese familiari titolari di terreni incolti ed abbandonati, piccoli agricoltori , cooperative giovanili e chiunque possa essere interessato. Le municipalità si attivino con immediatezza per il monitoraggio dei terreni abbandonati avviando un celere censimento degli stessi. Si dia l’opportunità ai nostri assessori (in special modo per i reggenti i “ dicasteri” dell’agricoltura e delle attività produttive) di dare un segnale di presenza e di produttività e un senso (Vasco insegna) al loro ruolo; e mi riferisco in primis agli assessori del Comune di Ischia che in questi ultimi mesi continuano a brillare per la loro assenza ed inettitudine. Potrebbero giustificare finalmente l’indennità che regolarmente lucrano senza aver proposto lo straccio di una miserabile iniziativa.

La politica serve a questo , ad inventarsi nuovi percorsi,a prevedere futuri scenari e non ad approvare quelli che sono adempimenti di ordinaria amministrazione o provvedimenti di distribuzione di prebende clientelari. Le Istituzioni sovra comunali e in primo luogo l’Unione Europea è pronta a finanziare progetti e programmi di sviluppo seri e di lungo respiro degni di attenzione per il rilancio della nostra agricoltura. Si potrebbe intraprendere una epocale rivoluzione nella nostra sonnacchiosa isola che altro non esprime, da sempre, che beceri e biechi individualismi, tesi alla ricerca di finanziamenti per l’esclusivo fabbisogno in spregio delle nobili politiche per una collettività che stenterà non poco a riprendersi. Di sicuro non sarà la panacea per la soluzione di tutte le problematiche che affliggono e continueranno ad interessare la nostra economia. Un’occasione di futuro sviluppo che possa creare anche occupazione negli anni a venire. Il green deal attende ancora di essere sperimentato nella operatività e la nostra isola ha le carte in regola per essere sicuro laboratorio di rilancio economico per una produzione biologica e biodinamica con ampia ricaduta sull’intero territorio .

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E’ un’occasione da non ignorare. Chi è interessato si faccia avanti, batta un colpo, insieme si può. Il Partito Democratico è pronto a sostenere e supportare il progetto fornendo a chiunque fosse interessato il pieno sostegno organizzativo anche attraverso il dichiarato impegno logistico dell’Eurodeputato Giosi Ferrandino nei modi e nelle opportune sede dell’Unione Europea con la messa a disposizione della propria struttura e nell’ambito delle proprie funzioni. Cesare Cremonini in una sua canzone recita : “ ho visto un posto che mi piace e si chiama mondo” e mi permetto di aggiungere “in questo mondo ne ho visto un altro che mi piace ancor di più, da quando sono nato e si chiama Ischia, la nostra meravigliosa Ischia”.

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* PRESIDENTE CIRCOLO PD ISCHIA

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Soll das bedeuten, dass die Menschen auf Ischia wieder Ackerbauern und Viehzüchter werden sollen? Vom Fischfang leben, statt Hotelerie zu betreiben? Das kann doch nicht euer Ernst sein? Von den Hilfsgeldern der EU sollten die Verkehrsinfrastruktur erneuert werden: neue Linienbusse müssen fahren, modern ausgestattet mit fuktionierenden Anzeigentafeln innen. In Ischia sollte ein moderner Busbahnhof gebaut werden, mit elektronischer Anzeige für Abfahrten, Ticketautomaten. Auf der Insel moderne Haltestellen mit Fahrplänen und Sitzgelegenheiten installieren. In den Innenstädten verkehrsberuhigte Zonen schaffen (Fori = Piazza G. Matterotti, Panza = Marktplatz). Fussgängerwege reparieren, dafür Parkverbote aussprechen! Viele Hotels müssen dringend saniert werden!!! Neue Bäder, neues Mobiliar sind in den meisten Unterkünften notwendig! Das Verkehrsaufkommen muss minimiert werden, dringend! Es kann nicht sein, dass doppelt so viele Autos wie Einwohner auf den überfüllten Straßen unterwegs sind! Ihr müsst euch entscheiden zwischen Billigtourismus, Erneuerung oder eben Ackerbau und Viehzucht! Aber so, wie es vor Corona war, wäre es nicht mehr lange gut gegangen. Meine Kritiken wie diese hier, habe ich schon mehrmals an die Regierenden der Insel und nach Neapel geschrieben. Bereits im Juni 2019. Eine Antwort habe ich nie erhalten. Ich meine es gut mit den Menschen auf Ischia, meine Freunde dort wissen es. Ich wünsche alles Gute. Herzlichst Chris, Berlino

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