LE OPINIONI

IL COMMENTO Se l’estate del covid penalizza solo lo spettacolo

DI GIANMARCO BALESTRIERI

Ebbene si, avete capito bene, il Covid si prende agli spettacoli dal vivo e nei cinema, non tanto quelli al chiuso ma soprattutto all’aperto, pare infatti, che il pericolo sia doppio nelle piazze. A dirlo stranamente non sono scienziati o virologhi ma le ordinanze regionali emanate ad oggi. Fino a 2 mesi fa l’attività legata al mondo dello spettacolo, sembrava essere destinata a saltare almeno un’estate, ma poi accade quello che meno ti aspetti. Il governatore De Luca “alleggerisce” alcuni DPCM governativi permettendo un bel po’ di cose ma dimenticandosi completamente degli addetti ai lavori del mondo dello spettacolo. I ristoranti hanno visto più che dimezzate le distanze di sicurezza, le discoteche sembrano non aver patito in nulla determinate ordinanze, nei luoghi di movida della Campania ogni fine settimana sembra Capodanno, ed è tutto lecito, tutto permesso, almeno fino a quando non si decide di organizzare qualcosa in piazza.

Cosa accade di preciso? Con le normative vigenti che presuppongono distanze di un metro da sedia a sedia, sia in larghezza che in lunghezza, si verifica una situazione dove anche un congiunto deve sedersi lontano dal proprio marito o dalla propria moglie, rispettando le distanze di sicurezza. E sì, avete capito bene, perché quando viene allestita una piazza le distanze vengono calcolate prima e di certo non si aspetta di chiedere il rapporto di parentela per eventualmente modificare l’assetto preordinato. Dopodiché ci si ritrova difronte a una triste realtà, stabilendo metri quadrati con il rapporto del distanziamento uno si rende conto che in una piazza come quella di Casamicciola (piazza Marina) a stento andrebbero posizionate 80 sedie, lavorando per recintare tutto il perimetro, assumendo personale diverrebbe controproducente per qualsiasi organizzatore fare eventi in queste condizioni, sempre tenendo in conto che in alcuni comuni i vertici delle forze dell’ordine valutano l’assembramento esterno all’area come responsabilità dell’organizzatore, catalogandolo come un assembramento “indotto”, ovvero se ci sono due mila persone accalcate in una zona della movida è tutto lecito è un “assembramento spontaneo”, ma se ci sono 150 persone all’esterno di una transenna a guardare uno spettacolo, l’organizzatore ne risponde civilmente e penalmente.

Queste condizioni sono inaccettabili, mi auguro che il governatore De Luca possa rivedere quanto prima il tutto, è inaccettabile che se su una spiaggia ci sono due mila persone è tutto permesso, ma se monto uno schermo e due casse vengo punito per aver favorito un assembramento. Ho l’impressione che si facciano figli e figliastri o che perlomeno si tutelino le classi più forti a discapito di quelle più deboli. Il mercato dello spettacolo è quello che regge una buona fetta dell’economia campana, che dà vita all’estate, che dà quel tocco di spensieratezza e viene completamente ignorato. Proprio per questo motivo nei prossimi giorni il sottoscritto con una delegazione di rappresentanti dello spettacolo di tutta la Campania ha intenzione di sottoporre dei progetti al governatore De Luca, una persona che ha sempre avuto un grande rispetto per tutti i lavoratori campani e siamo sicuri che anche questa volta non si dimenticherà di noi. Andare avanti con questa farsa a noi non sta bene, non ci sta bene che il 14 settembre si rientrerà in classe con 20/30 ragazzi accalcati in aule al chiuso e piccolissime, poi lo stesso numero di persone può rappresentare un pericolo per un eventuale spettacolo in piazza. Dalla nostra c’è la massima volontà nel capire che grandi eventi possono essere pericolosi ma di certo non ci saremmo mai aspettati di trovare tutte queste ostruzioni anche per i progetti più piccoli. Il vero spettacolo è lo spettatore e privarcene in un momento dove viene autorizzato tutto sembra un accanimento nei confronti della nostra categoria. Credo debbano essere rivisti alcuni punti a partire dalla responsabilità esterna all’area, alle misure del distanziamento per poi procedere con delle iniziative che mi auguro vengano intraprese per riattivare questo settore fermo da febbraio. Nell’attesa noi resteremo sempre rispettosi delle norme e continueremo a svolgere il nostro dovere di cittadini Italiani.

* AGENTE DI SPETTACOLI

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