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L’Area Marina Protetta “abbracci” anche Capri

L’area marina protetta Regno di Nettuno è uno dei risultati del mio impegno politico e istituzionale di cui vado più fiero, visto che ho contribuito alla sua istituzione, nel 2007, da assessore provinciale ai parchi e alle aree protette. Proprio perché credevo nella necessità e nell’importanza dell’istituzione di un’area marina protetta intorno alle isole di Ischia, Procida e Vivara, però, ho constatato, con amarezza, nel corso di questi anni, quanto poco di concreto sia stato fatto per tutelare quella parte del Golfo di Napoli.

Giusto per fare un esempio, d’estate, compresa quella appena trascorsa, le barche, grandi e piccole, invadono l’area protetta violando tutti i limiti e i vincoli legati alla protezione di cui gode il Regno di Nettuno e le vicissitudini che hanno accompagnato l’ente gestore nel corso degli anni non hanno di certo aiutato una programmazione seria. Ora, con la gestione di Antonino Miccio, qualcosa è cambiato rispetto alle precedenti gestioni, come dimostra l’inserimento nella programmazione delle attività, dei fondi necessari per portare finalmente le boe a segnalare le aree interdette alla navigazione, la cui mancanza è stata presa a pretesto da chi violava i divieti.

Ritengo sia il caso di cominciare a fare sul serio e rendere concreta quella protezione che non può non riguardare anche Capri che, nella formazione originaria, per motivi diversi, non riuscimmo a inserire nel gruppo delle isole componenti il Regno di Nettuno. Proprio in queste ore, il ministro dell’ambiente, Sergio Costa, che s’è detto favorevole all’ampliamento delle aree marine protette oltre che all’istituzione di altre, e quindi possiamo contare sul suo sostegno nel portare a termine questa battaglia per l’inclusione di Capri nel Regno di Nettuno certi che, in questo modo si riesca a garantire una maggiore tutela della biodiversità.

Il ministro Costa, che ben conosce le bellezze dell’area marina protetta del Regno di Nettuno, deve farsi anche promotore di modifiche nei regolamenti per rendere più efficace il lavoro dell’ente gestore, migliorando anche i rapporti con gli altri enti, a cominciare dai comuni. Le acque che circondano Ischia, Procida, Vivara e Capri rappresentano un patrimonio naturale unico al Mondo e ci sono tutte le condizioni per tutelarle e al tempo stesso valorizzarle, facendole diventare, ancor di più, un’attrattiva turistica in grado di alimentare il turismo e quindi l’economia delle isole e di tutta la Campania.

*Francesco Emilio Borrelli,  CONSIGLIERE REGIONALE

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