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Il geologo lancia l’allarme: “C’è il rischio di nuove frane”

Aniello Di Iorio ha effettuato un sopralluogo nelle zone della frana e invita “a mettere la zona in sicurezza prima dell’arrivo di nuove abbondanti piogge. Il pericolo è ancora imminente”

Aniello Di Iorio è un geologo isolano. Una persona che ama l’isola e la conosce appieno. Dopo aver effettuato, nella giornata di domenica, un sopralluogo nella zona di distaccamento della frana che ha colpito il Maio, zona Via Cellario lancia un allarme: “vi sono ancora blocchi in bilico di diversi metri di diametro che alla prossima pioggia avranno facilità a scivolare verso il basso”. A spiegare quanto ha visto è lo stesso geologo sui social: “Per arrivare sul luogo sono partito dal Cretaio ed ho raggiunto la Cava Puzzillo al di sotto della sorgente di Buceto. Purtroppo smottamenti e frane sui percorsi campestri mi hanno impedito di attraversare la suddetta Cava Puzzillo. Ho cercato di arrivaci passando al di sopra della sorgente di Buceto, purtroppo anche lì era franato”. La strada percorsa da Aniello di Iorio è stata tutt’altro che semplice. “Ho deciso di imboccare la il percorso che va per i Cantoni e passa al disopra di Cava Puzzillo e Cava Sinigallia, anche qui diverse frane di piccola entità si sono staccate dalla montagna e sono precipitate verso il basso. Sono quindi arrivato alla zona Cellario ed ho individuato a circa 600 metri sul livello del mare una frana di grande identità che si è staccata dalla montagna ed ha travolto quasi tutte le case che si trovavano sulla sua strada”. con parole semplici, comprensibili da tutti, anche dai non addetti ai lavori, Di Iorio ha spiegato che cosa è successo: “Si tratta di terriccio inzuppato/saturo di acqua che poggia su uno strato di argilla solida. L’argilla altamente scivolosa ha fatto si che una parte del terriccio saturo d’acqua potesse scivolare facilmente verso il basso travolgendo le case che erano sul suo cammino”.

Quanto visto dal geologo isolano è stato anche immortalato con delle foto che documentano “lo strato argilloso con sovrapposto terriccio saturo di acqua ed inglobamento di blocchi tufacei”. E qui l’allarme: “Dalle foto si riconosce che vi sono ancora blocchi in bilico di diversi metri di diametro che alla prossima pioggia avranno facilità a scivolare verso il basso”. Il geologo isolano è chiaro: “Il terriccio scivolato verso il basso ha indebolito del tutto la zona, quindi il restante terriccio alle prossime piogge avrà gioco facile per poter scivolare verso il basso”. E lancia un appello: “Invito caldamente i responsabili a mettere la zona in sicurezza prima dell’arrivo di nuove abbondanti piogge. Il pericolo è ancora imminente e potrebbe costare altre vite umane. L’abbondante materiale franoso versatosi a Piazza Bagni si è comunque distaccato dalle pareti di Cava Ervaniello e Cava Sinigallia. Distacco di terriccio ed alberi si notano da lontano anche in zona Monte Cito e Pizzone, il materiale distaccato non è comunque ancora arrivato a valle. Cava Puzzillo, con il distacco di materiale nella zona alta, deve essere monitorata e messa in sicurezza in quando, con acquazzoni forti, il materiale distaccato può raggiunge facilmente il centro abitato di Piazza Bagni, via Pio Monte della Misericordia (via Lava) ed il porto di Casamicciola”. E chiosa riassumendo come “buona parte del versante nord e specialmente Casamicciola Terme, dopo la tragedia del 26.11.22, sono ancora ad alto rischio per quando riguarda lo slittamento di frane che poi indebolendo i versanti da cui si staccano, impostano altre frane”.

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