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Caos Trasporti, la “carica” della Di Scala: «Protestate, vi farò da portavoce fino alla UE»

ISCHIA – Con la progressiva fine della stagione turistica i trasporti, sia marittimi che terrestri, cominciano ad adeguarsi a ritmi meno frenetici dell’autunno e dell’imminente inverno. Le corse degli autobus si fanno meno frequenti ma non cala il numero delle avarie che costringe gli utenti a lunghe attese alle fermate. Anche sul versante dei trasporti marittimi la situazione non è rosea, tutt’altro. L’unico ponte che gli isolani hanno per raggiungere la terraferma e vedere garantita la continuità territoriale con la terraferma si addensa si problemi, i soliti di sempre, a cui non si riesce a dare una soluzione, cui poi si aggiungono una serie di nuovi disagi che rendono il viaggio verso Napoli o Pozzuoli, e viceversa, davvero stressante.

Il diritto alla continuità territoriale, in tal modo,  viene pagato caro dagli isolani che sono costretti a muoversi dalle isole del golfo di Napoli. Un problema non solo economico, ma anche di tempo e di costante incertezza che porta ad accumuli di stress non indifferenti. Ogni giorno le avarie dei bus sulla terraferma, che costringono i numerosi turisti che ancora pullulano sull’isola e i non pochi residenti che utilizzano i mezzi pubblici per spostarsi ad attendere decine di minuti l’arrivo del bus, si accompagnano alle notizie di piccoli e grandi disservizi che caratterizzano i porti di Ischia e Napoli e le tratte di navigazione.

A raccogliere le proteste dei viaggiatori del mare è la consigliera regionale Maria Grazia Di Scala, che dovendo raggiungere con una certa assiduità il consiglio regionale situato presso il Centro Direzionale situato nel cuore della città partenopea,  conosce bene i mille problemi che ogni pendolare è costretto a subire quotidianamente per spostarsi verso la città. «Non solo ci dobbiamo rompere il collo a fare il biglietto Caremar dall’altro lato del porto non si capisce perché, ma ora ti propinano pure il traghetto al posto dell’aliscafo con fermata a Procida e con pagamento di costo per mezzo veloce. Per quel che serve, ennesimo reclamo. Ma ora basta!»

Dopo lo sfogo la consigliera regionale dichiara battaglia ai disservizi legati ai trasporti marittimi:

«Mi sto dedicando, e lo farò a tempo pieno, alla problematica dei trasporti marittimi e alla costante lesione del nostro diritto alla continuità territoriale, costituzionalmente garantito, che viene quotidianamente violato. La normativa europea che disciplina i diritti dei passeggeri che viaggiano via mare, e le leggi vigenti in Italia, prevedono che i reclami vadano inoltrati in prima istanza alle compagnie di navigazione (ed io li manderei anche alla Regione), ed indi, decorsi 60 gg. senza risposta o risoluzione, all’autorità di regolazione dei trasporti, organismo deputato all’accertamento delle violazioni del Regolamento UE. Invito tutti a reclamare per le violazioni poste in essere dalle compagnie, e ad inviarmi copia dei reclami. Intendo scrivere al Ministro competente e al Presidente della Repubblica. Inutile lamentarsi senza prendere le corrette iniziative. Vi prego di diffondere e condividere» .

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Antonello De Rosa

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