LA DIFESA. Il sindaco Giacomo Pascale non ci sta a far da bersaglio e respinge il quadro sin qui delineato: «Non c’è alcuna emergenza rifiuti a Lacco Ameno. Stamane il paese è pulitissimo. Il punto è – afferma il primo cittadino – che i rifiuti dovrebbero essere conferiti esclusivamente in base alla tabella stabilita allo scopo, che prevede per ogni giorno della settimana un diverso tipo di rifiuto da conferire. Pagare alla ditta i servizi cosiddetti aggiuntivi, come quello della raccolta dei rifiuti depositati e giacenti per strada che non rientrano nel calendario della raccolta differenziata, è fuori discussione: impossibile pagare cifre fuori capitolato, il Comune è in dissesto. Se ad esempio in un determinato giorno è stabilito il conferimento della plastica, ma qualche cittadino deposita sacchetti di umido, quei sacchetti rimarranno in strada per due giorni. Il problema di questa grossa indisciplina indubbiamente va affrontato, e lo faremo di concerto col comando vigili, predisponendo anche apposite telecamere e l’apporto di guardie ambientali. La cittadinanza sta collaborando in vari settori, ma in quello dei rifiuti purtroppo non c’è ancora un’analoga collaborazione, soprattutto in alcuni angoli del paese, come ad esempio la zona del campo sportivo e di via Pannella, oppure nei dintorni dell’area ecologica. In queste zone spesso accade che diversi cittadini depositino qualsiasi tipo di rifiuti a qualunque ora del giorno, senza rispettare l’apposita ordinanza: è una vergogna». Servirebbero maggiori controlli come deterrente: «Certo – risponde Pascale – ma per effettuare i controlli servono gli uomini, e quindi apposite risorse. Oggi, che il paese soffre proprio per carenza di personale e di controlli, diversi cittadini si sentono quasi autorizzati a fare ciò che vogliono, compreso l’infrangere le norme. Ma ripeto: Lacco non è affatto in emergenza-rifiuti. Il servizio qui funziona dignitosamente, ma ciò può accadere soltanto se i cittadini collaborano. Fra l’altro voglio smentire alcune voci secondo le quali la ditta non sarebbe stata regolarmente pagata: non è assolutamente vero. Lacco Ameno è uno dei pochi Comuni d’Italia che paga puntualmente il canone dovuto come stabilito nel capitolato. Se la cittadinanza non collabora, non rende certo un buon servizio al paese e a se stessa: se viene gettata sul marciapiede immondizia in ogni momento della giornata, richiedere l’intervento straordinario della ditta comporterebbe costi elevati, che l’ente in dissesto non può sostenere né si può ipotizzare un apposito impegno-spesa in questo senso. Il contratto di appalto che la precedente amministrazione ha stipulato con la ditta, da noi viene puntualmente rispettato, pagamenti compresi, nonostante la difficilissima situazione finanziaria. E’ questo il punto focale: la cittadinanza dovrebbe comprendere la nostra impossibilità a far fronte economicamente all’indisciplina di alcuni, e darci così una mano. Non significa pretendere chissà cosa: semplicemente bisogna cercare di rispettare la raccolta differenziata e conferire ogni tipo di rifiuti nei giorni indicati». In ogni caso a stretto giro l’amministrazione qualcosa dovrà pur fare per evitare il mancato rispetto dell’ordinanza: «Guardi – continua il sindaco – la situazione è in via di riorganizzazione. Innanzitutto le ricordo che abbiamo indetto la nuova gara per l’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti, ed entro fine mese dovrebbe aver luogo il passaggio di consegne. Stiamo affrontando numerosi problemi e pian piano li stiamo risolvendo: la nettezza urbana è uno di questi. Certo, se avessi le risorse sarebbe tutto già risolto, ma sarebbe molto più semplice con la collaborazione della gente, che non deve certo fare un favore a me, ma a se stessa. Non sono favorevole alla cultura della “militarizzazione” del territorio per controllare la cittadinanza, preferisco una cooperazione costruttiva e spontanea», conclude il primo cittadino.
