Montagna già guarda al futuro: «Le tensioni? Arriveranno, ma ci vorrà tempo»
L’ormai esperto consigliere comunale di Ischia in una intervista a Il Golfo fa il punto sul quinto assessore, sul percorso amministrativo e sulle possibili “fibrillazioni” all’interno della maggioranza bulgara. Per le quali, però, fissa un termine preciso
E’ possibile tracciare un bilancio di questo primo scorcio della seconda sindacatura di Enzo Ferrandino?
«Stiamo perseguendo i progetti e gli obiettivi che ci eravamo prefissati e che avevamo iniziato nel passato quinquennio. Diversi lavori pubblici hanno avuto inizio, altri cominceranno a breve. Guardiamo alla cura ed alla tutela del territorio e della gente, ad esempio dal punto di vista della viabilità credo che l’installazione degli autovelox, le nuove rotatorie e quelle che saranno create, gli attraversamenti pedonali rialzati siano segnali abbastanza indicativi».
«C’è sintonia assoluta in amministrazione, nulla che possa far pensare al passaggio in minoranza di qualcuno. Certo che più si avvicinerà la fine dell’epoca di Enzo Ferrandino come sindaco (sempre che non intervengano fattori come il terzo mandato) più le inevitabili velleità di tanti potranno creare problemi»
In che misura sei favorevole all’installazione degli autovelox?
«Totalmente favorevole, la verità è che a Ischia si corre un po’ troppo».
Hai un’esperienza in consiglio comunale decisamente lunga e allora la mia domanda è inevitabile: cosa vuol dire operare in un civico consesso privo di minoranza e dunque di contrapposizione e dialettica politica? Non c’è il rischio di rilassarsi troppo?
«Io sono stato abituato a consigli comunali “bollenti” dove l’opposizione veniva svolta anche in maniera non propriamente ortodossa, spesso addirittura in modo inutile e pretestuoso. In svariate circostanze si finiva solo col perdere tempo, personalmente credo che la valutazione critica su un provvedimento o una decisione la si possa fare anche sedendo tra i banchi della maggioranza».
«Il quinto assessore se dipendesse da me? E’ semplice, cercherei di individuare la figura più adatta a ricoprire quel ruolo, senza guardare a quale lista appartiene. Mi affiderei a chi ha dimostrato e magari dimostra tutt’oggi di saper svolgere bene il delicato ruolo di amministratore».
A proposito, qualcuno magari maliziosamente sostiene che la minoranza prima o poi uscirà da una costola di questa maggioranza plebiscitaria…
«Allo stato dell’arte riscontro una condivisione assoluta delle cose che si fanno. Ci possono essere pensieri e opinioni in parte differenti su alcune questioni ma assolutamente nulla di tanto rilevante da portare al passaggio in minoranza di qualcuno. Certo che più si avvicinerà la fine dell’epoca di Enzo Ferrandino come sindaco (sempre che non intervengano fattori esterni come ad esempio il terzo mandato) più le inevitabili velleità di tanti potranno creare delle fibrillazioni».
Quanto può pesare nei futuri assetti ed equilibri della maggioranza la scelta del quinto assessore? Le ipotesi sono tante, così come la sensazione che qualcuno alla fine resterà comunque scontento.
«Sono consigliere comunale da più di vent’anni, non credo sia possibile che qualcuno si arrabbi perché magari non viene nominato assessore o magari non prende una certa posizione. L’obiettivo deve essere quello di governare il paese, aspettative e risultati di natura personale ed elettorale alla fine arrivano ugualmente, anche se si ricopre la carica di consigliere comunale o un attivista di un gruppo o una lista».
Fossi nella testa del sindaco, o meglio fossi tu il sindaco, quali ragionamenti faresti per determinare la scelta dell’ultimo tassello che manca per completare il mosaico della giunta?
«E’ molto semplice, cercherei di individuare la figura più adatta a ricoprire quel ruolo, senza guardare a quale lista appartiene. Mi affiderei a chi ha dimostrato e magari dimostra tutt’oggi di saper svolgere bene il delicato ruolo di amministratore».
«Il nostro sindaco candidato alle regionali? Sarebbe quasi eletto, a mio avviso: a Ischia avrebbe l’appoggio di tutti, ha buoni rapporti con il resto dei Comuni isolani. Con due preferenze se trova un accordo di peso in terraferma non vedo impossibile la sua elezione, tutt’altro»
Poco prima parlavi di futuro. A tal proposito, come vedi la candidatura di Enzo Ferrandino alle prossime elezioni regionali?
«Sarebbe quasi eletto, a mio avviso: a Ischia avrebbe l’appoggio di tutti, ha buoni rapporti con il resto dei Comuni isolani. Con due preferenze se trova un accordo di peso in terraferma non vedo impossibile la sua elezione, tutt’altro».
Cosa ne pensi e come giudichi il passaggio di Giosi Ferrandino al terzo polo di Renzi e Calenda e il conseguente addio al Pd?
«Partiamo da un presupposto: alle ultime elezioni politiche, Letta si è tolto lo sfizio di “decapitare” gli ultimi renziani che erano presenti nel Partito Democratico. Chiaramente Giosi è un renziano non soltanto di appartenenza ma anche di convinzione, non c’erano motivi perché quella rimanesse la sua casa madre».
Con quale occhio e curiosità guardi oggi alle elezioni amministrative in programma il prossimo anno a Forio e Casamicciola?
«Credo che le elezioni di Casamicciola saranno decisamente intriganti e interessanti da vivere come osservatore esterno anche perché da parte nostra non c’è l’interesse a sponsorizzare nessuno. Ci sarà da divertirsi, e poi sono curioso di vedere come si comporterà chi è stato fuori dal territorio per tanto tempo e adesso dovrà tornare a girare casa per casa. A Forio non so cosa bolle in pentola, sono sincero, però quello che accadrà all’ombra del Torrione può rappresentare un insegnamento per noi visto che Del Deo si avvia a chiudere il suo ciclo da sindaco. Ecco, va osservato con attenzione l’evolversi degli eventi, perché il quadro potrebbe riproporsi tra qualche anno in egual misura a Ischia».
