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Il traffico e la vivibilità nel Comune

Aver tagliato il paese in due per i lavori di Via Iasolino sta determinando un dibattito molto interessante sui social media. In sostanza con l’intervento su un post di Sandro Florenzo sull’argomento si capisce che l’intera problematica è ben conosciuta da parte di tante persone. Tra i molti interventi si può intravedere che una soluzione per vivere meglio sull’isola potrebbe esserci ma solo con la partecipazione dei cittadini a voler sacrificarsi per usare meno le auto ed i motorini.

Ieri al Comune Pasqualino Migliaccio, assessore ai trasporti ed al traffico, ha incontrato i responsabili di EAV ed ha chiesto loro un maggiore impegno  ed ha proposto agli albergatori di sponsorizzare delle pensiline. Visto che l’assessore in questi rimanenti mesi all’amministrazione in carica si sta dimostrando voglioso di fare le cose vorrei chiedere se non intende farsi promotore di un piano traffico da presentare a noi cittadini alle amministrative che ormai si avvicinano sempre più. Tutti i prossimi candidati ad un posto al sole nel palazzo municipale di via Iasolino sicuramente non saranno d’accordo. Ma come, penseranno, questo vuole il nostro suicidio politico? Con questi cittadini correremmo il serio rischio di non prendere neanche un voto…

Se questo (cattivo) pensiero è fondato, allora bisogna dedurre che il paese non troverà mai una via d’uscita dal caos che si verifica nelle sue strade – centrali e periferiche – a causa dell’incredibile traffico. Suggerisco all’assessore Migliaccio di tirar fuori il progetto Nuzzolo e di riqualificarlo adattandolo alle nuove esigenze nate negli ultimi anni.  

Bisogna riconoscere che da parte degli amministratori vi sono state iniziative negli anni passati sempre naufragate per l’opposizione messa in atto dai cittadini. Dunque sono i cittadini che devono subire un atto di imperio dagli amministratori?

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Sono convinto che le prossime elezioni le vincerà chi avrà il coraggio di dire chiaramente ai cittadini in che paese vivranno nei prossimi cinque anni, mettendo al bando diplomazia e quant’altro. Grande isola pedonale, lasciare chiusa Via Iasolino, togliere le auto dei residenti dalle strade del centro storico che va dal Porto ad Ischia Ponte, taxi collettivi, navette EAV su percorsi prestabiliti. Poi chi ci sta ci sta. Chi vuole far veramente morire l’isola perché vuole usare l’auto privata a tutti i costi, può anche emigrare. I più, sono convinto, accetterebbero i sacrifici.

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