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Rifiuti, De Luca vara il Comitato di controllo

dalla Redazione

ISCHIA. Sui rifiuti non si scherza più. Parola di Vincenzo De Luca, deciso più che mai ad essere Sceriffo anche ora che è presidente della Regione. Ecoballe, discariche, inceneritori: in questi anni sono stati terreno fertile per i clan malavitosi, che si sono arricchiti seguendo l’enorme flusso di denaro che muove lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. De Luca sembra aver trovato, finalmente, una soluzione: obbligare tutti i comuni campani a raggiungere una soglia prestabilita del 50% di raccolta differenziata entro il 2017.

Sembra un’utopia. Ed infatti lo è stata, almeno fino ad oggi. Per farsi un’idea basta osservare i dati sulla raccolta differenziata dell’isola. Qui dove la camorra è solo una vicina fastidiosa, solo Barano ha centrato l’obiettivo del 60%, come testimoniano i dati Legambiente. Ischia è ferma al 50% mentre tutti gli altri comuni dell’isola si attestano su soglie imbarazzanti, comprese tra lo 0% di Serrara Fontana ed il 20% circa di Casamiccilola.

Immaginate insomma come possa essere complicata la situazione in terraferma, dove la camorra è presente nel quotidiano. Per spezzare la catena di connivenze tra pubblici amministratori e uomini di malaffare, De Luca ha tirato fuori dal cilindro il “Comitato tecnico per il monitoraggio dei rifiuti”, al cui interno ha piazzato il sindaco di Casamarciano (e fedelissimo di De Luca) Andrea Manzi.

Manzi ha esperienza decennale nel settore: oltre ad essere stato presidente del Tavolo dei comuni dell’area nolana all’epoca dell’emergenza rifiuti, è stato membro di quella Commissione rifiuti dell’Anci che, nel corso degli ultimi cinque anni, ha mappato i siti maggiormente a rischio in Campania.

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Il sindaco di Casamarciano farà parte di un Comitato tecnico di controllo, composto anche da un membro della regione Campania e da un rappresentante del Consorzio nazionale imballaggi, che dovrà verificare lo stato di avvio ed attuazione della convenzione quadro tra regione, Anci e Conai per l’aumento della raccolta differenziata nei Comuni. “Un compito decisivo – spiega Manzi -. Il Comitato tecnico dovrà vigilare su come i singoli Comuni rispettano i dettami imposti dalla regione per il raggiungimento delle percentuali di differenziata previsti dalla legge. Siamo già a lavoro con i sindaci delle comunità in ritardo sui livelli di raccolta per trovare soluzioni ed incentivare la differenziazione dei rifiuti, una delle strade più importanti per consentire alla Campania di dimenticare per sempre le emergenze ambientali”.

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