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La pineta non si tocca, ad Ischia la protesta contro la pista ciclabile

Ieri mattina i manifestanti si sono radunati nel parcheggio di via Michele Mazzella, presenti circa in 50: contestato anche l’impatto dei lavori che avrebbe seriamente danneggiato il polmone verde

DI MATTEO SADOWSKI

“Giù le mani dalle pinete”, è sotto questo messaggio che nella giornata di sabato alle ore 10.30 si sono radunati, nel parcheggio di via Michele Mazzella, una cinquantina di manifestanti che hanno voluto esprimere il proprio dissenso all’opera che si sta realizzando all’interno della pineta degli atleti di Ischia. L’opera in questione è la tanto dibattuta pista ciclabile che il comune vorrebbe creare appunto all’interno della medesima. Dall’inizio dei lavori sempre più associazioni e cittadini si sono lamentati del grave danno arrecato alla pineta, tra le associazioni vediamo “Legambiente Ischia” e “Gli alberi e noi” che nei giorni scorsi hanno denunciato quanto lesive siano le intenzioni dell’amministrazione nei confronti dell’ecosistema della pineta.

Le associazioni ambientaliste hanno anche lamentato il fatto di essere state rassicurate che l’intervento avrebbe avuto un impatto minimo sulla pineta, e invece si sono visti moltissimi alberi con le radici danneggiate, il che comporterà la caduta degli stessi nel giro di qualche anno. Il fondo bosco è stato distrutto e anche delle pietre laviche che hanno resistito sin dal 1300 faranno una triste fine. Armato di megafono, il prof. Gianni Vuoso ha più volte ribadito nel corso della manifestazione che “gli abitanti non possono rimanere in silenzio e acconsentire che il comune distrugga la pineta, così come hanno già fatto con Piazza degli Eroi e i storici basoli di Ischia Ponte”. Negli interventi successivi si è sottolineato che si deve agire subito per fermare in tempo “lo scempio” e non fare la stessa fine del parcheggio della Siena, che rovina il paesaggio di Ischia Ponte e non si sa ancora quando i lavori vedranno finalmente la fine.

La rabbia, come ci dicono gli organizzatori della protesta, viene tra le cose dal fatto che la motivazione dei lavori è quella di migliorare la mobilità e aumentare la sicurezza stradale, cosa assolutamente falsa visto che la pista dovrebbe sorgere in una pineta, che come se ci mancasse a un certo orario viene chiusa. Tra gli interventi abbiamo avuto quello di Clementina, attivista dei Verdi: “Da alcuni mesi denunciamo lo stato di degrado della pineta, c’è addirittura la presenza di una canna fumaria in amianto, cosa gravissima alla quale nessuno ha comunque provveduto. Quello che l’amministrazione dovrebbe fare non è una pista ciclabile, ma dovrebbe concentrarsi sulla cura del verde, della pineta e l’eliminazione di tutto ciò che è ingombrante nella pineta. Si dovrebbero mettere delle panchine, istituire un guardiano e magari creare un’alternativa alla classica passeggiata al Corso, soprattutto in estate. In questo modo farebbero veramente una cosa buona. Purtroppo vogliono spendere soldi solo per rovinare, così come hanno fatto finora”

Abbiamo poi chiesto qualche opinione ai partecipanti; “Ischia ha bisogno di un piano per la mobilità intelligente e ben pensato, creato da una figura professionale. Non essendo delle dimensioni come ad esempio Napoli sarebbe più semplice, sicuramente una pista ciclabile in una pineta non risolverà la grave situazione, si potrebbe chiedere aiuto alle Università che sicuramente sarebbero felici di collaborare” ci ha detto uno dei presenti;
oppure: “Ischia è strutturata in modo tale da consentire lo sviluppo di una mobilità decisamente più sostenibile; si dovrebbe puntare sul miglioramento dei servizi gia esistenti, in modo da invogliare le persone a lasciare le auto a casa, d’altronde chi non preferirebbe risparmiare sul costo dei veicoli, che soprattutto con il caro benzina che abbiamo sull’isola, costano moltissimi”. Al termine della manifestazione sono state raccolte le firme sotto l’esposto che verrà inoltrato al Ministro dell’Ambiente, alla Soprintendenza di Napoli e alla Procura della Repubblica, esposto che ha come oggetto: “Esposto in merito all’attacco vandalico del Comune d’Ischia contro il patrimonio naturalistico della Pineta comunale”

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C’è chi preferirebbe che l’amministrazione non faccia più nulla per evitare ulteriori danni e chi lamenta il silenzio della minoranza che dovrebbe invece stare col fiato sul collo di chi amministra vigilando sul loro operato.

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Foto Franco Trani

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Lucia 65

Purtroppo per impegni già presi e non rimandabili non mi è stato possibile essere presente, ma la raccolta di firme non si può ripetere in altri e più momenti? E un’altra cosa: non mi sembra di aver letto manifesti che “pubblicizzavano” tale evento. (Probabile non li abbia visti io). Ma so per certo, purtroppo, che non sono poi tante le persone che leggono i quotidiani (on line o stampati che siano), se non quando c’è qualche incidente o qualche altra notizia di rilievo!! Dopodiché queste, per loro, sono notizie “di nicchia”!. Forse se fosse stato dato più risalto al problema non sarebbe stato male. Me ne sono resa conto quando ne ho parlato con delle persone che sono cascate letteralmente dalle nuvole!!!!

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