LA POLEMICA La Di Scala, Venezia e la disparità con i terremotati
“Venezia si allaga. Il governo, il giorno dopo, stanzia fino a 20.000 euro per le attività commerciali danneggiate e fino a 5.000 euro per le abitazioni dei privati. Casamicciola, Lacco Ameno e Forio subiscono un terremoto oltre due anni fa. Poche aziende chiudono definitivamente, altre hanno molti danni, altre meno. Il governo non prevede niente!”. Così su uno degli argomenti più dibattuti degli ultimi giorni entra a gamba tesa la consigliera regionale di Forza Italia, Maria Grazia Di Scala che non ci sta e parla apertamente di due pesi e due misure.
L’esponente politico rincara la dose in una esternazione pubblicata sui suoi canali social e aggiunge: “Devono passare mesi prima che si veda un centesimo di euro e, purtroppo, chi ha chiuso il 21 agosto 2017 non ha visto ancora un euro. Non sanno chi deve ristorare questi cittadini che hanno visto le macerie del terremoto e, da quella tragica sera, non hanno più ripreso la loro attività. Qualcosa non mi torna. Se non la rabbia e il sentimento, triste, di dire che non siamo tutti uguali in questa Italia che continua a fare due pesi e due misure. Un peso e una misura per il SUD. Un peso e una misura per il NORD”. Più chiaro di così, obiettivamente, proprio non poteva essere.