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Il vigile e gli 87.000 euro scomparsi, la Genesis si chiama fuori

ISCHIA – La risposta dei dipendenti e funzionari comunali e del collegio dei revisori dei conti al sindaco Giosi Ferrandino, che aveva chiesto lumi su come fosse stato possibile che per cinque lunghi anni nessuno si fosse accorto dei soldi sottratti alle multe dal maresciallo dei vigili urbani di Ischia finito poi agli arresti domiciliari con l’accusa di peculato, si arricchisce di un nuovo capitolo. Nella nota di risposta, infatti, i tecnici sottolineavano come si fosse pienamente collaborato con la magistratura e si rimarcava nel contempo l’esiguità di personale a disposizione ed anche il fatto che determinati controlli dovrebbero spettare alla Genesis, società partecipata che si occupa del servizio di riscossione tributi.

Una sottolineatura che non è piaciuta all’avv. Achille Iroso che ha trasmesso una lettera nella quale si legge: “Gentili direttori, nei giorni scorsi ho avuto modo di leggere gli articoli sui quotidiani da voi diretti avente ad oggetto le notizie relative alla vicenda del vigile Costagliola Di Fiore. Orbene mi corre l’obbligo di evidenziarvi l’assoluta infondatezza dei fatti narrati in relazione alla paventata responsabilità della Genesis, tacciata – in maniera approssimativa – addirittura di inadeguatezza. Riservandomi fin da ora di tutelare l’immagine della società nelle più opportune sedi all’atto della disamina degli atti ufficiali, ribadisco con assoluta fermezza la totale estraneità della Genesis ai fatti in questione. Tanto vi dovevo per opportuna conoscenza. L’occasione è gradita per porgere distinti saluti”. Giusto per la cronaca, ove mai non si fosse capito, a tirare in ballo la Genesis non è stata certo la stampa ma i firmatari della lettera di risposta al sindaco.

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