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«La speculazione dei nostri mari passa dall’indifferenza di voi ignavi»

di Francesco Castaldi

FORIO – «Ero così, seduto sullo scoglio che si trova vicino alla ruggine di Cava dell’isola. Vedevo la spiaggia del sangue di Tifeo trasformata in una discarica di ferro e ruggine, da spiaggia titanica a spiaggia del tetano. Ero su quello scoglio e vedevo le famiglie abbassare la testa per entrare nel corridoio della vergogna, e osservavo i loro bambini scansare i ferri appuntiti. Mi dicevo che tutto questo era incredibile, e nessuno faceva caso all’umiliazione quotidiana alla quale si è sottoposti per andare su un arenile stuprato dalla speculazione edilizia dell’hotel sovrastante e dei privati “importanti” che hanno costruito le villette cadute».

Queste le durissime parole con le quali il leader di “Noi siamo Nessuno” Gigi Lista ha descritto il degrado in cui versa Cava dell’isola, una delle spiagge che un tempo era meta di molti turisti e residenti, soprattutto giovanissimi. Una lingua di sabbia che, nel corso degli anni, è stata progressivamente abbandonata dalle amministrazioni comunali che si sono avvicendate all’ombra del Torrione. Un arenile orami quasi del tutto divorato dal mare, e sul quale sono presenti una serie di oggetti che rappresentano un serio rischio per coloro che decidono di prendere il sole e farsi il bagno. «Per me tutto questo è insopportabile, è da schiavi», prosegue Lista. «Voi che siete abituati a fregarvene anche della vostra stessa salute e dei vostri bambini, vi siete mai chiesti perché non rimuovono i ferri arrugginiti? Semplice! Perché sarebbero costretti a far la messa in sicurezza, e quella ferraglia è un modo per lavarsi le mani qualora dovesse accadere una tragedia».

Gigi Lista continua il proprio discorso e afferma: «Decido quindi di affiggere uno striscione per la sensibilizzazione ma, incredibile signori, dopo dieci minuti lo rimuovono. Nei paraggi c’era il “conigliere” comunale Giuseppe Colella, ma lungi da me pensare che sia stato lui a toglierlo e gettarlo in mare, era con i figli e non credo possa dare questo esempio, poi sarebbe curiosa come cosa. Se per assurdo l’avesse tolto lui, sarebbe carino evidenziare come si affannano a cancellare le mie opinioni dai muri questi politici, che però non dimostrano la stessa velocità quando si tratta di eliminare le loro vergogne. Non posso pensare che una cosa del genere l’abbia fatta Colella, colui che ha “abbuscato” dal suo collega di maggioranza ed è stato muto, colui che è stato umiliato ripetutamente in consiglio comunale. Dopo tutto questo, si sarebbe poi preso addirittura la briga di strappare le mie idee? Non possiamo proprio crederlo, vero amici? Cuor di Leon Colella».

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