CULTURA & SOCIETA'

La trinità, mistero dei misteri

Dio è uno ma in tre persone: Padre, Figlio e Spirito Santo

di Pasquale Baldino e i suoi Tralci

Domenica scorsa, con la solennità della Pentecoste, si è concluso il tempo di Pasqua, e con lunedì si è ripreso il tempo ordinario, ossia il tempo della Chiesa, tempo durante il quale siamo chiamati a vivere, nella normalità della vita quotidiana, il Vangelo, testimoniando la gioia di essere discepoli di Gesù crocifisso e risorto.

Domenica, invece, ricorre la solennità della Santissima Trinità, festa del Signore. Il mistero della Santissima Trinità è il mistero centrale della fede e della vita cristiana, è la sintesi di tutta la storia della salvezza. È come l’armatura che sostiene tutta la nostra vita cristiana. Sta al centro del Credo, che tutti conosciamo e impariamo fin da bambini ed infatti l’unicità di Dio viene affermata come primo articolo di questa professione di fede:Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. E, in un secondo articolo, viene riconosciuta e dichiarata la divinità di Gesù Cristo figlio di Dio: Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,unigenito Figlio di Dio,nato dal Padre prima di tutti i secoli. E di seguito: “Dio da Dio,Luce da Luce,Dio vero da Dio vero,generato, non creato,della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. La terza Persona della Santissima Trinità è lo Spirito Santo, inviato da Dio Padre nel nome di Cristo. Citando ancora il Credo: “Credo nello Spirito Santo,che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,e ha parlato per mezzo dei profeti. Il verbo procedere è usato nell’accezione di derivare. Dunque lo Spirito Santo deriva dal Padre e dal Figlio, è fatto della loro stessa sostanza.

È proprio in questa preghiera che si riassume il mistero della Santissima Trinità: Dio è uno solo, la sua sostanza divina è unica, e tuttavia in questa sostanza unica coesistono tre “persone” distinte. Per definire queste tre persone è stato usato il termine greco “ipòstasi”, col significato teologico di persona, accompagnandolo al concetto di “ousia”, sostanza, per definire che nella Trinità convivono un’ousia e tre hipostasis, una sostanza e tre persone. Questo Dio, che si presenta Uno e Trino, non è così lontano come sembra ma è talmente vicino che si è fatto per noi Pane spezzato, Corpus Domini (domenica prossima). Pane del cammino verso il cielo, Pane degli angeli. Un dono che custodisce e svela il Sacratissimo Cuore di Gesù, solennità che celebreremo il venerdì successivo al Corpus Domini. Tre ricorrenze liturgiche che riassumono il mistero della nostra fede, dischiusa in questi mesi: dal Natale alla morte e risurrezione di Gesù, alla sua ascensione fino alla Pentecoste. Inoltre il mistero della Trinità avvolge di luce, di amore e di dolcezza la Vergine Maria. Ella sta nel cuore della Trinità, poiché è figlia prediletta del Padre, madre immacolata del Figlio e sposa castissima dello Spirito Santo. A lei per la prima volta nella Nuova Alleanza, fu rivelato il mistero trinitario: ciò avvenne nel sublime istante dell’Annunciazione, quando, con il suo “Sì” diventò madre (per opera dello Spirito Santo) del Figlio dell’Altissimo. Tutta la su vita è immersa nel mistero della Trinità e la sua missione è quella di radunare tutti noi, figli di Dio, intorno al Figlio suo, nel grembo della Trinità qui sulla terra per riunirci nella gioia infinita della Trinità in Cielo.

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