CRONACA

Lacco Ameno, arriva il Consiglio sull’appalto rifiuti

Appuntamento il primo giugno alle ore 14.15 per la discussione, su richiesta delle opposizioni, sulla procedura del nuovo affidamento del servizio di nettezza urbana

Arriva il quarto consiglio comunale in venti giorni a Lacco Ameno. Il Presidente del civico consesso Dante De Luise ha infatti convocato l’assemblea in seduta ordinaria per il primo giugno alle ore 14.15 e per l’eventuale seconda convocazione due giorni dopo alla stessa ora. Saranno tre i punti all’ordine del giorno, il più interessante sarà senza dubbio il primo, relativo alla procedura per il nuovo appalto del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi e urbani, raccolta differenziata, spazzamento e diserbo delle aree pubbliche, pulizia degli arenili non in concessione, pulizia di griglie e pozzetti stradali e rifiuti cimiteriali, e raccolta dei rifiuti presso l’approdo turistico in concessione nel territorio comunale per sette anni. L’inserimento dell’argomento è stato richiesto dalla maggioranza, e avrebbe dovuto essere discusso nello scorso consiglio, ma l’amministrazione aveva preferito rinviare la discussione in quanto gli uffici comunali erano in procinto di apportare alcune modifiche al capitolato.

Il tema è di quelli che promettono interessanti spunti polemici: nei mesi scorsi la maggioranza aveva spiegato che la durata di sette anni per l’affidamento è da considerarsi normale, in quanto anche a livello nazionale ed europeo gli appalti vanno verso un durata più lunga rispetto agli anni scorsi, soprattutto per ragioni di costi: per far sì che essi restino invariati, nonostante gli aumenti per l’acquisto di materie prime, la strada sarebbe quindi quella della durata più ampia dell’affidamento. Una scelta, secondo l’amministrazione, quindi dovuta a orientamenti di mercato, per dare a qualsiasi azienda che si aggiudicherà la gara la prospettiva di un arco temporale più lungo, e fornire quindi il servizio a costi che possono essere spalmati su tale arco, anche pensando alla stabilità del cantiere e del personale occupato.

Sull’altro fronte, l’opposizione ha criticato quella che viene definita come una durata anomala dell’affidamento, ipotizzando possibili guai derivanti da responsabilità erariale a causa di recenti cambiamenti legislativi riguardanti l’Ambito territoriale, e caldeggiando un affidamento-ponte triennale, oltre ad aver denunciato che il capitolato non viene rispettato, e che il mancato traguardo del 65% della raccolta differenziata ha aumentato i costi di riferimento, mentre numero di addetti non corrisponde al capitolato.

Dunque, con queste premesse il dibattito in aula non dovrebbe mancare, e stavolta non ci saranno cavilli procedimentali di bilancio a determinare nuove “fughe” dell’opposizione.

L’ordine del giorno non si esaurirà col tema dell’appalto rifiuti: il secondo punto riguarderà il riconoscimento dei debiti fuori bilancio derivanti da una sentenza del giudice di pace.

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Infine, spazio al piano spiagge col Puad, il piano di utilizzo delle aree demaniali, con finalità turistico-ricreative.

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