POLITICA

Lacco Ameno, De Siano ribadisce il no alle assunzioni 2020

Sulla pagina social “Lacco Ameno più di sempre” continua la campagna contro il piano di fabbisogno del personale varato dal Commissario prefettizio

Continua la campagna della formazione politica “Lacco Ameno più di sempre” nei confronti della recente delibera del Commissario prefettizio dottoressa Simonetta Calcaterra, con la quale è stato approvato il piano di fabbisogno del personale per il triennio 2020/2022. Come si ricorderà, in tale piano è stata prevista una serie di assunzioni, quali la trasformazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato da tempo parziale a tempo pieno per due istruttori amministrativo-contabile e per quattro vigili urbani, e l’assunzione di un istruttore amministrativo di categoria C con contratto a tempo indeterminato full time, di un istruttore contabile e tre vigili urbani della stessa categoria con contratto a tempo indeterminato part-time, e infine l’assunzione di un esecutore tecnico categoria B, anch’egli con contratto a tempo indeterminato part-time.

Manovre che incrementerebbero la spesa per il personale dipendente a tempo indeterminato per una cifra pari a quasi 275mila euro all’anno, mentre per il 2020 le assunzioni temporanee peserebbero quasi centomila euro. Un totale di circa 370mila euro annui che secondo la lista che fa capo al Senatore Domenico De Siano non è sostenibile per un Comune alle prese con l’uscita dal dissesto e soprattutto con le conseguenze del blocco generale dell’economia turistica locale indotta dalle misure d’emergenza sanitaria. «Noi di “Lacco Ameno Più di sempre” abbiamo provato a fermare il Commissario Straordinario sulla questione inerente l’approvazione del bilancio di Previsione 2020, purtroppo non ci siamo riusciti. Da domani inizieremo con dei post a spiegarvi ciò che è contenuto all’interno di questo documento contabile», si legge sulla pagina social della formazione politica.

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Ciro

Embe’, se sua maestà dice che non sl deve fare così sia. Lacco Ameno è cosa di casa sua e, quindi, la cosa la deve gestire… lui. Perché già, ovviamente, si sente si sente sindaco del suo feudo.

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