L’Alberghiero e il percorso di studi dedicato agli adulti

DI ARIANNA ORLANDO

L’istruzione è l’arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo: questa è la citazione di Nelson Mandela sistemata in calce al video spot dell’iniziativa dell’IPS V. Telese e pubblicato dallo stesso. L’istituto alberghiero propone un percorso di studi declinato nei settori di enogastronomia-sala/bar e vendita e accoglienza, che si destina agli adulti, a lavoratori o inoccupati oppure a tutti quelli che desiderano migliorare il proprio livello culturale. Le lezioni si svolgono dal lunedì al venerdì nelle ore pomeridiane e serali in modo da raggiungere un complessivo di 23 ore settimanali. Il conseguimento di un diploma di istruzione superiore che possa consentire e agevolare la conoscenza di alcuni settori o l’immissione stessa nel mondo del lavoro, è la grande sfida ma anche la grande risorsa di tutti coloro che scelgono di intraprendere questo percorso di studi. Di certo la scelta non è di per sé facilissima: coniugare gli impegni personali e familiari con le necessità lavorative potrebbe sembrare un ostacolo invalicabile, tuttavia bisogna considerare che l’IPS. Telese è aperto a tutte le esigenze e si orienta verso un perfezionamento della didattica ad personam al fine di rendere più accessibile l’inserimento a scuola e il prosieguo degli studi.

L’offerta formativa si arricchisce anche di esperienze laboratoriali settimanali e di uscite didattiche in accordo con gli interessi degli studenti. Sono riconosciuti come crediti: i percorsi scolastici precedenti, i crediti formativi maturati come certificazioni linguistiche e attestati, esperienze lavorative e attività attinenti ai servizi della ristorazione e del turismo. “Il conseguimento di un diploma di scuola superiore, per di più assai spendibile lavorativamente e in particolar modo dobbiamo dire che lo è su suolo ischitano che è per natura un polo turistico, è una grandissima occasione per tutti quelli che vogliono concedersi un’altra possibilità. Ottenere il diploma in età matura non deve essere in alcun modo considerato una sconfitta, anzi va onorata e riconosciuta come una grandissima vittoria personale. Qualunque sia stato il motivo per cui nella prima fase della vita non si sono potuti concludere gli studi, bisogna ricordare che si è ancora in tempo per ottenere condizioni di vita migliori”.

Le condizioni di vita migliori sono di fatto perfettamente legate al sistema di istruzione perché avere una conoscenza approfondita in alcuni settori del turismo, su un’isola turistica, permette allo “studente-adulto” di formarsi con la già pregressa coscienza di lavoratore, con il dosato e giusto impegno dello studio privo dell’inesperienza e dell’ottimismo giovanile ma arricchito dal complemento della consapevolezza e della maturità. Esiste in questo percorso anche un desiderio di integrazione che è meglio traducibile con il termine “inclusione”. È sicuramente morbido l’approdo in terra straniera, quale la nostra isola è per molti, se esiste una scuola a fare da parentesi e da limbo tra “ciò da cui si viene” e “ciò verso cui si sta andando”.

Andare a scuola, anche per le persone immigrate qui- dato che l’immigrazione è un fenomeno sociale di primaria importanza-, è una conquista “territoriale”, è la possibilità di entrare in contatto con l’identità culturale di incontro senza la minaccia del razzismo e del pregiudizio, significa diventare “professionisti” in un dato settore da “competente” e favorisce quindi la richiesta e l’ottenimento di una giusta paga, scioglie la diffidenza sociale, aumenta l’autostima, apre la prospettiva di una vita dignitosa e soprattutto semplifica le procedure di apprendimento della lingua di adozione e prospetta, di conseguenza, la garanzia di una vita autonoma e indipendente.

Ma anche per l’ischitano che non ha conseguito io diploma, la scuola è occasione di rivalsa e  rivincita a dispetto di tutto ciò che è stato “prima”, il tempo in cui non è stato possibile studiare per mille motivi. E il tempo trascorso senza tornare indietro si trapassa tutto in un secondo, quello specifico che consente al nuovo studente di entrare nella sua classe e scegliersi il banco. Se iniziassimo a guardare la scuola non solo come il luogo dello sforzo e dell’impegno ma come il tempio dell’Umanità nel senso puro di questo termine, allora si comprenderebbe perché l’uomo è nato umano e ha tanta esigenza di restare così. E solo a scuola questo si può.