CULTURA & SOCIETA'

L’antico tempietto dell’Addolorata compie 150 anni: l’11 maggio 1873 la posa della prima pietra con l’“Imprimatur” del Vescovo Di Nicola

Il Primo rettore della nuova Chiesa dell’Addolorata fu il Canonico Don Carmine Morgioni. Nel 1881 gli successe il Canonico della Collegiata dello Spirito Santo Don Andrea Pinto e via via furono nominati altri rettori fino a Mons. Onofrio Buonocore che intensificò con rinnovate iniziative il culto per la Beata Vergine dell’Addolorata. Nel dopo-Buonolcore divennero nuovi Rettori Don Agostino D’ Arco, Don Pasquale Polito, Don Pasqualino Castagna,Don Massimino Lauro e da ultimo Don Carlo Candido. . Oggi a causa dei recenti sconvolgenti moti curiali, la Rettoria dell’Addolorata a Ischia è rimasta senza Rettore. Si attendono le novità.

Fotoricerca e scatto di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

La Chiesa dell’ Addolorata di Ischia in località vecchio Arso, oggi 11 maggio 2023 compie 150 anni. La sua prima pietra per l’edificazione del Tempietto, fu infatti deposta e cementata la mattina dell’ 11 maggio dell’anno del Signore 1873, contrariamente alla data del 27 aprile indicata da Mons. Onofrio Buonocore in un suo opuscolo sulla storia della chiesetta. Lo studio-indagine conoscitiva e più circostanziata effettuato presso l’Archivio Diocesano di Ischia da Lucia Annicelli direttrice della Biblioteca Antoniana Comunale, ha prodotto la “scoperta” del dato dell’11 maggio per altro riscontrabile in un ‘attendibile documentazione.

ALLA PICCOLA STATUA DELL’ADDOLORATA DI ISCHIA VIENE POSTA LA CORONA ARGENTEA SUL CAPO (2)

Per l’autore dell’opuscolo la posa della prima pietra del Tempietto dell’Addolorata sdull’Arso sarebbe avvenuta due settimane prima. Ma non c’è problema, del resto, i 150 anni di anniversario ci stanno tutti. Il Tempio dell’Addolorata e la piccola statua della Madonnina dal manto nero hanno una storia che li accomuna nelle origini, nel significato intrinseco della fede popolare e della preghiera alla Beata Vergine Addolorata. Una storia che vede coinvolti il vescovo del tempo Di Nicola, la nipote di Francesco Buonocore junior che trovò la morte a Procida, i Morgioni e Mons. Onofrio Buonocore che nel 1926 diede alle stampe un opuscoletto che pubblicava quanto accadde intorno all’edificazione della chiesetta stessa e alla scoperta della piccola statua. La storia che riguarda la particolare statua della Madonnina dell’Addolorata apre l’intera vicenda e ci conduce dopo alla storica nascita della chiesetta che sarà dedicata all’Addolorata da cui prenderà il nome anche la zona popolata circostante.

CHIESA DELL’ADDOLORATA GREMITA DI FEDELI

La storia comincia così. Mons. Francesco Di Nicola, nominato Vescovo d’Ischia il 3 agosto del 1872, soleva recarsi per una passeggiata da Ischia Ponte verso il porto percorrendo Via Pontano e Corso Vittoria Colonna. Come racconta il Buonocore, un venerdì sera del 1873, per un’improvvisa pioggia, trovò riparo presso un arco che immetteva nel seminterrato cieco di una proprietà della Signora Teresina Buonocore presso la quale ospitava un’anziana di nome Giuseppina Coppa che, data l’età e gli acciacchi, trascorreva il suo tempo seduta su di una sedia. In quell’occasione il Vescovo notò la moltitudine di fedeli, i quali accorrevano presso quella che al tempo aveva la fama di essere considerata una mistica. Il Vescovo Di Nicola si accorse che in quella sorta di “cripta” i convenuti si riunivano in preghiera. La venerazione veniva riservata al simulacro della Vergine Addolorata, la piccola statua che oggi si venera nella chiesa. Buonocore nel suo opuscolo chiarisce che il suolo fu donato dai fratelli Daniele ed Andrea Morgioni, rispettivamente padre e zio del mittente della lettera di richiesta e primo rettore della nuova chiesa.

DON CARLO CANDIDO L’UILTIMO RETTORE DELLA CHIESA DELL’ADDOLORATA A ISCHIA

La discrasia cronologica tra la fonte diretta di prima mano, custodita presso l’Archivio diocesano, e la fonte indiretta di Mons. Buonocore, secondo Lucia Annicelli, induce ad una considerazione chiara: l’intenzione di erigere un tempietto dedicato alla Mater dolorosa sorse senz’altro negli anni in cui il Di Nicola fu coadiutore del Vescovo d’Ischia Mons. Felice Romano e soprattutto che quest’ultima debba essere stata generata dalla volontà popolare. In ogni modo l’11 settembre del 1876 Mons. Di Nicola, nominato vescovo ufficiale della Diocesi di Ischia dopo la morte di Mons. Felice Romano del quale a Ischia era stato coadiutore, consacrò l’unica chiesa dedicata all’Addolorata della Diocesi d’Ischia. La prima pietra,come abbiamo scritto in apertura, fu collocata l’11 maggio del 1873, oggi l’evento compie esattamente 150 anni, a seguito della concessione della licenza per la costruzione del Vescovo aversano, del 2 aprile dello stesso anno.

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FAMOSA IMMAGINE DEGLI ANNI 50 DI ONOFRIO BUONOCORE IN CARROZZELLA PER LE STRADE DI ISCHIA

Completò l’intervento, il donativo del 30 ottobre 1876 attraverso il quale il sacerdote Vincenzo Fiola donò per la chiesa 8 palmi di terreno antistanti all’edificio. Primo rettore della nuova Chiesa dell’Addolorata fu quindi il Canonico Don Carmine Morgioni. Nel 1881 gli successe il Canonico della Collegiata dello Spirito Santo Don Andrea Pinto e via via altri rettori fino a Mons. Onofrio Buonocore che intensifico con rinnovate iniziative il culto per la Beata Vergine dell’Addolorata arrivata in quella chiesetta per trasporto di fede popolare delle genti della zona e per l’impegno di autorità del Vescovo Di Nicola ch la scoprì. Successivamente nell’ordine, altrri Rettori dell Chiesetta sono stati: Don Agostino D’Arco. Don Pasquale Polito, DFon Pasquale Castagna, Don Massimino Lauro fino a Don Carlo Candido. Oggi a causa degli ultimI sconvolgenti moti curiali, la Rettoria dell’Addolorata a Ischia è rimasta senza Rettore. Si attendono le novità.

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