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UNA STORIA SEMPRE ATTUALE: QUELLA CILIEGINA CHE NON SI DAVA PACE. IL NOCCIOLO LE DICEVA CHE IL SUO DESTINO ERA ALTROVE

Sulle ciliegie si scrivono molte storielle che alla fine servono per fartele amare di più. Ci proviamo anche noi. Sentite, o meglio leggete questa. C’era una volta , nel reparto frutta di un supermercato , una Ciliegina che non si dava pace : “Non voglio finire nella pancia di un uomo!” si lamentava con le sue compagne di cestino. “Non devi lamentarti Ciliegina” le diceva nonna Ciliegia, la più matura del reparto, “Mamma Natura ci ha chiesto di aiutare l’uomo nella sua crescita donandogli i nostri zuccheri e la nostra dolcezza: solo portando a termine questo importante compito riusciremo a mantenere l’equilibrio del mondo!”.  Ciliegina la ascoltava attentamente perché sapeva che lei aveva molti giorni e che era la più buona di tutte, ma il suo nocciolo le diceva che il suo destino era altrove. Così una notte, mentre le compagne riposavano nei loro cestini, fece uscire il suo picciolo dalla confezione e con una capriola bunf cadde giù dallo scaffale e rotolò sul pavimento. Rotolando rotolando giunse fino all’entrata del supermercato dove aspettò il mattino e l’arrivo dei commessi per sgattaiolare all’aria aperta.  Non appena fu fuori decise di riposare così si fermò ad osservare il mondo attorno a lei : tante volte se l’era immaginato osservando le fotografie sulle confezioni della frutta, ma il paesaggio che la circondava era molto diverso dai prati e dalle colline delle immagini che aveva tanto sognato: attorno a lei c’era soltanto una distesa di cemento e nemmeno lontano lontano riusciva a vedere un pochino di verde. Ciliegina era molto triste ma decise di non rinunciare alla sua fuga convinta che mamma Natura l’avrebbe aiutata a trovare la sua strada. Rotolando rotolando incontrò piccioni cattivi che cercarono di mangiarla, macchine che rischiarono di trasformarla in marmellata e temporali che rovinarono la sua pelle lucida. Un giorno, lungo il suo cammino, vide una bella casettina; Ciliegina era molto curiosa così decise si dare una sbirciatina: si affacciò in un buchino della recinzione di legno e scoprì un giardino fantastico pieno di fiori, piante da frutto e verde  ovunque! Ad un tratto sentì qualcuno urlare “Ehi tu chi sei?!Cosa ci fai qui?!?”. Ciliegina si spaventò così tanto che cadde indietro rotolando fin giù dal marciapiede. “Accipicchia che botta!” esclamò la piccola ciliegia cercando di rialzarsi: si era ammaccata su un lato e faceva tanta fatica. Fu in quel momento che vide un rametto sbucare dalla recinzione e dirigersi verso di lei. Tentò di scappare ma non riusciva a muoversi così si lasciò avvolgere dal ramo che la tirò verso l’alto fin dentro al giardino. “Mi scusi signorina,non volevo spaventarla!” Un vecchio salice la guardava sorridendo mentre la appoggiava delicatamente su dell’erba morbida. “Si è fatta tanto male?!” continuò il Salice vedendo che Ciliegina non diceva niente. “No ho preso solo un bottarella, un po’ di riposo e passerà tutto.” Gli rispose un po’ intimidita. “Può fermarsi qui se vuole: abbiamo un giardino molto grande e i nostri padroni sono davvero gentili non faranno problemi!”. Ciliegina era contenta di avere incontrato un albero così gentile ma rifiutò dicendogli che aveva iniziato un viaggio e non poteva proprio fermarsi. “Dove è diretta signorina?!” chiese l’albero; dovete sapere infatti che ,oltre ad essere molto vecchio, Salice era un albero anche molto curioso. “Non lo so” rispose la ciliegia “ma sento che ho un compito da svolgere e non posso farlo qui.” Salice era sempre più curioso “Almeno mi permetta di presentarle la mia famiglia!” le disse e fu così che Ciliegina fece amicizia con dei tulipani rossi ,chiacchierò per la prima volta con un pero e poi con un nespolo ed un’ albicocca,  ed ebbe la fortuna di conoscere un pesco davvero molto dolce. Erano i frutti della buona stagione.

Michele Lubrano

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