CULTURA & SOCIETA'

LE STORIE DI SANDRA Catello Carcaterra, instancabile lavoratore

DI SANDRA MALATESTA

Oggi scrivo per Catello Carcaterra figlio di Concetta e Giuseppe Carcaterra e fratello di Aniello, Gabriele e Maria. Catello era nato il 29 settembre del 1921 ed  era, come si diceva allora, “nu ciucc e fatica” e tutto quello che aveva veniva dal suo lavoro. Lui era andato a scuola con il dottore D’Arco e il dottore Giovanni Ferrandino ed erano grandi amici. A quel tempo essere amici significava volersi tanto bene ed essere sempre pronti uno per l’altro..Catello seppe che a Mondragone si compravano legumi a ottimi prezzi e con una barchetta a remi chiese a Salvatore D’Arco e Giovanni Ferrandino di accompagnarlo e loro non si tiravano indietro anche se ancora studiavano tanto. Cosi a tre tutto era più facile perché si facevano i turni per remare. A Mondragone comprava soprattutto fagioli che poi rivendeva a Ischia. Durante uno di quei viaggi conobbe Maria Piazza e se ne innamorò fino a sposarla il 15 Ottobre 1943. Dal loro matrimonio nacquero sette figlie femmine Concetta, Antonietta ( che oggi non c’è  più) Maria, Ciretta , Lucia e le due dolcissime gemelle Anna e Pina. Non era facile per quei tempi portare avanti una famiglia così numerosa ma lui ci riuscì con tanto lavoro e con l’aiuto della moglie che veramente era una donna che non si fermava mai.

Catello capi che il turismo stava aumentando ed ebbe l’intuito di comprare una carrozza perché aveva già i cavalli nella sua stalla. Lui amava i cavalli tanto. Nel frattempo le prime figlie crescevano e davano una mano. Lui usciva ogni mattina con carrozza e cavallo e aspettava i turisti a Piazza Croce. Noi bambine sentivamo ogni tanto il rumore degli zoccoli del cavallo e andavamo a vederlo passare. Ma la carrozza da sola non bastava e allora si inventò anche un altro lavoro.Visto che la loro casa era proprio sulla spiaggia, andava fuori a comprare accessori di paglia come cappelli e borse e mandava le figlie più grandi a venderli sulla spiaggia ai turisti, mentre lui girava con la carrozza e sua moglie Mariuccella portava avanti la casa. Dopo anni invece della carrozza comprò una motoretta che teneva come un gioiello. Catello era severo con le figlie non voleva che uscissero a passeggio la sera ma dovevano stare sempre intorno casa. Sette ragazze d’oro la cui caratteristica era il sorriso.Io ringrazio la vita che mi ha fatto conoscere e amare Maria e tutte le sorelle. In quella casa sono stata sempre felice Catello tornava stanco e voleva subito mangiare per poi lavarsi e andare a dormire. La sua carrozza per i nostri vicoli era una sicurezza.Se qualcuno si faceva male si sentiva subito una mamma dire:”Vai a vedere se c’è Catello così ci accompagna a mettere I punti. E se Catello c’era correva subito.Purtroppo Catello morì giovane di infarto ad appena 52 anni l’11Aprile del 1973 e ricordo il senso di smarrimento delle figlie due delle quali erano piccole. Io e Maria abbiamo avuto lo stesso dolore a tre mesi di distanza. Infatti mio padre morì il 3 luglio 1973 a 54 anni e le nostre due mamme sono state delle rocce e ci hanno dato la forza e la sicurezza di cui avevamo bisogno. Catello Carcaterra è rimasto nei miei ricordi come padre severo ma anche dolce e come uomo che non conosceva stanchezza. Ho voluto dedicare questi miei ricordi con tanto affetto a te Catello sperando che almeno lì dove sei avverti pace.

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