CULTURA & SOCIETA'

LE STORIE DI SANDRA Massimo Venia e il garbo dell’arte

DI SANDRA MALATESTA

Massimo Venia è un ragazzo nato come me ma anni dopo, abbascia a marina. Praticamente l’ho visto crescere bello con quegli occhi incredibili, quel modo silenzioso e riservato di fare. Stava spesso nel negozio con la sua zia Cristina e con suo fratello Luciano. Seduti sull’uscio erano sempre controllati con amore da quella dolce zia e ogni tanto tra una faccenda e l’altra, scendeva anche la loro mamma. Poi da sposata sono andata a vivere altrove, e l’ho visto meno. Massimo oggi è un uomo che ha mantenuto intatto il suo essere educato e pieno di passioni. Lui ama passeggiare di mattina in inverno sulla nostra spiaggia e scatta foto che spesso mi hanno spinta a scrivere e scrivere. Poi una volta a casa, ama dipingere e i suoi lavori sono particolari e hanno un senso di tenerezza con quei colori sfumati uno nell’altro, mai forti e accesi, quasi come a voler dire, io dipingo quello che sono. C’è il gruppo di persone in piedi, vicini vicini, piccoli e grandi che a me fa ricordare i capannelli che si formavano quando si doveva dire di una notizia appena saputa.
C’è il panorama con la Torre di Sant’Angelo che si vede in modo quasi ombrato per evidenziare quello che arriva al cuore. Un panorama disegnato come una cartolina che spesso fanno tanti artisti, non mi dice niente, perché vado e lo guardo, invece un dipinto come quello di Massimo mi fa fermare e pensare. Il cielo, la torre la spiaggia il mare le aiuole tutto presente a creare un blocco unico ma fatto di piccoli pezzi perfettamente incastrati. Posso guardare il tutto o notare il particolare. Una specie di realismo rivisitato lo vedo nel vaso con i fiori.
Tutti i dipinti di Massimo appaiono a prima vista quasi velati, mai chiari, si perché Massimo è così. Non invadente né personaggio, lui è un artista che ha un mondo dolce da dipingere perché lui è stato un bambino felice e si vede nelle sue opere che regalano dolcezza. Adoro i colori del lilla che mi riportano al glicine che fioriva di questi tempi e adoro gli sfumati delle tinte mediterranee coperte da un velo diffuso come una sottile nebbia che sta lì, ma che appena ti fermi a guardare e ti avvicini, sembra schiarirsi per lasciarti andare al di là di quello che stai guardando, oltre. Oltre il momento, oltre i pensieri, Inseguendo quei tratti delicati che descrivono una strada liscia. Non vedo animo complesso in questi dipinti, ma animo trasparente e pulito. Massimo è così, gli voglio bene e più lo conosco e più scopro un ragazzo ricco di tante sensazioni che trasmette in modo educato ogni volta che si trova a discutere di qualsiasi cosa…con affetto Massimo non cambiare

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