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LE STORIE DI SANDRA Ricordando Nino Scotti

DI SANDRA MALATESTA

E lui il mio amico Nino Scotti, ci tengo a ricordarlo come lo conoscevo fin da ragazzino. Siamo stati bambini che andavano a scuola incontrandoci tutti fuori da Scaglione e poi incamminandoci a piedi. Quelli di Via Quercia, della Foce, della Riva destra, di piazza Croce, della spiaggia di San Pietro, una CHIORMA troppo bella. Dicevamo sempre a Nino: “Tu non sei nato alla Riva Destra” e lui batteva i piedi a terra e diceva che sì era nato alla Riva destra. E ora che so che è così mi dispiace di averlo fatto arrabbiare. Poi crescemmo e tutto fu superato. Nino (Antonio) era rossiccio di capelli e di pelle, al sole diventava rosso rosso e mai scuro, da tutti veniva chiamato Scopigno. Nino nacque il 2 aprile 1951 dopo suo fratello Enrico e suo fratello Vito, da Vincenzo Scotti (fratello di Luca, Pasqualino, Rita e Felicita) e da Iolanda Ferrandino (sorella di Lina, Angelina, Assunta, Mariella e Lucia, famiglia soprannominata “La Parrocchia). Dopo le medie si iscrisse alla ragioneria, e li, mentre frequentava la quinta, notò una ragazzina di 15 anni che frequentava la seconda. Era quella che poi sarebbe diventata sua moglie, la bella Filomena Trani. Si fidanzarono nel 1971, galeotta fu una festa organizzata da Semmenzella (Salvatore Buonocore) che scambiò apposta dei bigliettini per farli incontrare).Una dolce storia la loro, sempre insieme tra scuola, amici e… pallacanestro. Nino dopo il diploma si iscrisse all’Università facoltà di Giurisprudenza, ma volle fare anche subito il servizio militare di leva. E di quel periodo sua moglie Mena conserva le tante lettere che si scrivevano e che ogni tanto rilegge emozionandosi tanto. Molto giovane decise di lasciare l’Università per fare l’Agente Assicurativo, lavoro che oggi continuano Martina e Vincenzo i suoi figli minori, perché Emanuel il maggiore, è avvocato. Passava il tempo e Nino era sempre quel ragazzone dolce, ironico e simpatico che viveva bene l’amicizia e il suo tempo… I’11 settembre del 1978 Nino e Mena si sposarono e festeggiarono al “Castillo De Aragona” il locale che era ai piedi del nostro bellissimo e romantico Castello Aragonese.

Da quel matrimonio nacquero i tre amati e bei figli Emanuel, Martina e Vincenzo oggi tutti adulti. Nino si avvicinò alla politica seguendo le idee liberali, ma dopo alcuni anni ne fece solo una sua idea personale, in quanto non accettò l’imperante clientelismo politico, decidendo di non partecipare attivamente alla lotta politica e dedicandosi al suo lavoro nel campo assicurativo. Nino era un giovane che si faceva notare e ricordo che amava molto le camicie, soprattutto le bianche, viveva bene l’amicizia e aveva un gruppo di amici con i quali aveva condiviso anni insieme. Un ragazzo allegro, sportivo, dai sani principi, che era legato alla famiglia, ai genitori, ai fratelli. Nino amava il mare e la sua barca era sempre pronta per chiunque volesse vivere con lui giorni lì con lui. Caro Nino, ho sentito il dovere morale di scriverti perché siamo stati ragazzi insieme, tu non stavi sulla spiaggia di Via De Rivaz ma qualche volta con ragazzi della zona della Pagoda venivi da noi. Si stava insieme a fare partitelle di calcio. Tu però amavi il basket e quello sport ti ha avuto con passione e anche la bella Mena amava il basket. Poi il circolo studentesco ASI, poi le feste in casa, poi i Mak P e sempre tutti insieme, le coppie storiche come tu e Mena, ci divertivamo con poco. E quel tuo modo di sorridere.

Nino caro hai lasciato in tutti noi come un senso di ingiustizia quel brutto giorno (4 marzo 2008). Tutti i tuoi amici da te tutti, hai avuto una manifestazione di amore e di stima come pochi. Non hai vissuto invano Nino, la tua famiglia è come la volevi, tuo fratello Enrico commosse tutti parlando di te. Caro Nino sei sempre nei pensieri di chi ti ha amato e oggi saresti nonno di Nicolò e Iago figli di Martina e Alfonso Vuoso, e Emanuele ha sposato la bella e cara Virginia Buono anche lei avvocato e il piccolo di casa per modo di dire, continua con Martina quel tuo lavoro così ben svolto. Non smettiamo di pensarti. Ringrazio Mena Trani Scotti per aver collaborato con me.

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