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LE STORIE DI SANDRA Ricordando Francesco di Manso Ciccio u luong

Era da tanto che volevo dedicare un mio giovedì a Francesco Di Manso, conosciuto da tutti come Ciccio u luong. Non ho tante foto perché i pochi parenti non vivono a Ischia ma ho tanti ricordi miei e alcuni mi ha fatto avere il mio amico giornalista Antonio Lubrano e sono contenta finalmente di parlare di questo uomo che molti chiamavano Don Ciccio in segno di rispetto. Francesco era nato a Ischia il 4 dicembre 1913 e crescendo, divenne una persona allegra e sempre pronta all’ironia, e soprattutto un bell’uomo alto e dal viso tondo tondo con gli occhi vispi. Viveva con i suoi genitori e suo fratello Onofrio a piazza Croce, in quel palazzo dove abitava anche il maestro Conte. Come tutti i ragazzi di quel tempo anche Ciccio si trovava spesso a corteggiare le belle straniere che in quegli anni erano numerose a Ischia. E come tanti di quei ragazzi, anche lui si innamorò di una dolce francese poi sua compagna Paulette Lambert.

Ciccio fondò la prima associazione Commercianti e ne fu Predidente per molti anni. Fu anche il promotore di molti eventi turistici insieme a Vincenzo Telese, Domenico Bizzarro, Luca Scotti, Mario Fabbricatore, Nicola Bianco, Livinio Gioffredi, Vincenzo Romolo, Domenico Patalano. Era anche un frequentatore dei primi locali notyurni ischitani e in particolare del Monkey Bar, ma anche del ristorante Di Massa “zia Nina” dove spesso dava suggerimenti per ricette originali. Suo fratello Onofrio che portava il nome del Mons. Onofrio Buonocore, loro parente, per anni è stato bidello alle Scuole elementari Marconi e anche lui è stato una brava persona. Ciccio intorno agli anni sessanta, quando si cominciava a stare tutti meglio e nascevano negozi di ogni tipo, pensò insieme alla sua compagna, di aprire una delle prime Boutique alla moda al Corso Viitoria Colonna. Un negozio di gusto dove si trovavano abiti raffinati e non solo, anche accessori come grandi scialli, foulard, cappelli. Lo si vedeva spesso sulla porta del negozio parlare con qualche amico di sempre.

Ricordo che un pomeriggio d’estate e forse era il 1962 o 63 ed ero ancora bambina, quando vidi entrare in quel negozio dal nome che per noi era troppo bello e cioè “Carosello”, una giovane donna dai capelli lisci e chiari con un giovane carino con le lentiggini. Ero andata con mamma alla farmacia da Michele Buono e stavo fuori ad aspettare. Io non avevo mai visto una ragazza così bella e raffinata, e la guardai incantata. Solo il giorno dopo seppi che era Catherine Spaak insieme a Fabrizio Cappucci, ed erano a Ischia per girare il film “Diciottenni al Sole”. Ciccio conosceva bene mia mamma e i suoi fratelli e spesso, prima di andare al negozio, passando avanti al colorificio di mio zio Gigino si fermava con lui e con zio Luigi a chiacchierare un poco.Quel suo negozio dove c’è stata per anni sempre la stessa commessa divenuta un punto di riferimento per chiunque andasse a comprare, era proprio un negozio di classe. Ciccio u luong morì il 17 febbraio del 1992 a Ischia, a 79 anni che, come diceva spesso non si sentiva di avere, avvertendo sempre tanto entusiasmo per la vita.

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