CRONACA

Liceo a Lacco Ameno, la tregua dopo il braccio di ferro

Ieri l’incontro chiarificatore: le classi liceali continueranno ad essere ospitate nelle aule del plesso lacchese, fino a quando non saranno disponibili i nuovi spazi nell’area del Polifunzionale

La calma sembra essere tornata nel complicato mosaico scolastico isolano, dopo la tensione degli ultimi giorni. Di questo mosaico, le “tessere” che avevano fatto salire le temperature riguardano le aule dell’edificio del Liceo situato a Lacco Ameno.

La titolarità dell’immobile in questione, com’è noto, è della Città Metropolitana, e l’anno scorso ha ospitato 15 classi del Liceo, e 6 dell’Istituto Vincenzo Mennella.

Tuttavia il Comune di Lacco Ameno inizialmente non aveva provveduto a riconsegnare le chiavi dell’edificio al Dirigente scolastico del Liceo, in quanto l’ente aveva intenzione di riottenere la disponibilità del plesso per inserirlo nelle opere previste dal Piano di recupero del patrimonio edilizio scolastico comunale contenuto nell’ordinanza 6/2019 del Commissario Straordinario per la ricostruzione nei territori dell’isola d’Ischia colpiti dal sisma di tre anni fa. Dunque senza più ospitare le classi del Liceo. E l’apposizione di molteplici catenacci agli ingressi della struttura sembravano simboleggiare la “chiusura” ai bisogni e alle necessità del Liceo Ischia, oltre che allo stesso ente titolare.

Dopo la “chiusura” dei lucchetti e la mancata consegna delle chiavi del plesso al Preside del Liceo, ieri la Città metropolitana ha legittimato la permanenza delle 15 classi di Liceo nell’edificio che il Comune vorrebbe ricomprendere nel piano di recupero predisposto dal Commissario alla ricostruzione

Un braccio di ferro di alcuni giorni, fin quando il Comune, diffidato dalla Città metropolitana, si è deciso a riconsegnare le chiavi al Dirigente scolastico Giampietro Calise, ma sempre facendo presente le citate intenzioni di ristrutturazione che avrebbero precluso l’uso delle aule al liceo, in quanto dopo i lavori esse avrebbero ospitato soltanto le classi del V.Mennella.

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Ieri mattina, infine, le parti in causa si sono incontrate in Prefettura. Durante il vertice è stato ribadito che il Liceo rimarrà ospite nella struttura, fino a quando non la scuola non potrà disporre di nuovi spazi. Spazi che, come qualcuno ricorderà, dovrebbero essere individuati nell’area del Polifunzionale a Ischia, nei pressi quindi delle altre classi liceali. Dunque, legittimata la presenza del Liceo nell’edificio lacchese di competenza dell’ex Provincia, il prossimo anno scolastico dovrebbe iniziare regolarmente con l’istituto dislocato tra Ischia e Lacco, senza i temuti doppi turni o sistemazioni di fortuna. E considerando le misure di distanziamento fisico previste dalle norme di prevenzione sanitaria che da settembre dovranno essere rispettate, sarebbe stato drammatico dover pensare a risolvere l’emergenza di quindici classi senza aule.

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Fra l’altro, anche se presto verrà avviata la trattativa (l’intesa c’è già) per ottenere la disponibilità di altri spazi al Polifunzionale, di proprietà del Comune, le tempistiche burocratiche e soprattutto i necessari lavori di adeguamento non renderanno possibile l’ingresso dei liceali durante il prossimo inverno. Di qui l’importanza delle rassicurazioni della Città metropolitana circa la disponibilità delle aule a Lacco Ameno.

«In questi giorni si è scritta una delle peggiori pagine della scuola ischitana – ha dichiarato il Presidente del Consiglio di Istituto del Liceo, Daniela Scotti, nel tardo pomeriggio di ieri – visto che al rientro post covid il Liceo Statale Ischia si è ritrovato “sfrattato” dalla sede distaccata di Lacco Ameno. Sono basita da quanto accaduto, in questi anni il Liceo ha sempre dimostrato forte spirito di collaborazione ed adattamento. La sede distaccata di Lacco Ameno, da sede esclusiva del Liceo, dal 2017 a seguito dell’emergenza terremoto è stata condivisa con più istituti. Non posso credere che tale solidarietà possa produrre addirittura penalizzazioni anziché riconoscimenti.

Come Consiglio di Istituto ci siamo visti costretti ad indire uno stato di agitazione e a produrre una nota agli enti preposti per garantire e assicurare agli studenti, ai docenti e al personale tutto un nuovo e regolare anno scolastico in vista anche delle difficoltà che il particolare momento storico ci ha imposto. Ho dovuto inoltre contattare personalmente i nostri referenti Metropolitani, la Dottoressa Costa e l’Avvocato Marrazzo , che colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente , perché hanno da subito perorato e difeso con grande senso di responsabilità l’assurda vicenda che ci vedeva protagonisti rassicurandomi e fornendoci soluzioni repentine e soddisfacenti». Daniela Scotti ha poi precisato: «Con ordinanza del Commissario Prefettizio del Comune di Lacco Ameno erano state apposti nuovi lucchetti di chiusura dei cancelli d’ingresso dell’immobile, rivendicando la proprietà dell’immobile e la successiva destinazione dello stesso alla comunità scolastica lacchese del V.Mennella. In seguito a denuncia dell’accaduto da parte del Dirigente scolastico Calise, la Dirigente Dott.ssa Costa e il delegato Avvocato Marrazzo della Città Metropolitana hanno diffidato il Comune di Lacco Ameno e, ribadendo l’illegittimità del provvedimento, richiedevano l’immediata consegna delle chiavi del plesso. La vicenda si è conclusa nella giornata di oggi (ieri, ndr) durante un incontro ufficiale nel quale la Città Metropolitana ha ribadito la proprietà dell’immobile e l’uso da parte del Liceo Statale Ischia fino a quando non saranno disponibili nuovi spazi presso il Polifunzionale di Ischia». Dunque, almeno per il momento, il braccio di ferro si è stemperato. A settembre si capirà se si è trattato di una tregua o di una pace duratura.

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