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No al Circo ad Ischia, ora arriva la petizione

Di Isabella Puca

Ischia – Continuano a muoversi i tanti ischitani che hanno deciso di dire no al circo con gli animali. È partita, infatti, ieri mattina una petizione online, a cui tutti coloro che hanno a cuore questa vicenda sono chiamati a firmare. «Gli animali nascono per essere liberi. Il mondo, purtroppo, è diventato il prodotto degli esseri umani e sarà difficile rendere la libertà vera agli animali. Ma dare spettacolo pensando d’ incassare soldi, sfruttando un essere vivente che non sceglie di subire un ferreo (e crudele) addestramento non è più ammissibile! Il Circo è fatto di persone, di grandi artisti e di magia vera, non di grottesche rappresentazioni e angoscianti retroscena. Il Circo con gli animali è oltretutto diseducativo per i bambini i quali, sempre più spesso, scelgono di non andarci più». È così che recita il testo che accompagna la petizione sottolineando che, ultimamente, sono spesso i bambini ai quali viene sottoposto lo spettacolo a rifiutarsi di guardare quei poveri animali costretti a condizioni di cattività e obbligati a dare spettacolo. Il testo continua, poi, fissando un altro punto importante riguardante il fatto che «non esistono veri e propri interventi amministrativi e istituzionali che vietino tali attività». L’idea è ora quella di farli nascere, ma è paradossale che l’amministrazione sia poco attenta a una chiara volontà dei suoi cittadini che, partendo dal web, stanno urlando a chiare lettere “no al circo con gli animali”. Eppure, la petizione odierna non è la sola realizzata dagli ischitani che, con la sezione ENPA – Ente protezione animali –, già qualche anno fa, chiesero al primo cittadino di vietare gli spettacoli circensi con utilizzo degli animali, seguendo l’esempio di altre città italiane. Nulla fu fatto allora e ora sono tante le energie messe insieme che, chiedendo una semplice firma, porteranno avanti una grande causa, «oggi lo chiediamo noi dell’Isola di Ischia (Na) per l’attuale circo in allestimento, un domani potrebbe chiederlo vostro figlio per una causa mondiale». Un tempo, parliamo di un’epoca in cui neppure esistevano i computer, il circo aveva un valore completamente diverso e forse si ignorava cosa c’era dietro al balletto dell’orso o all’esercizio fatto dalla scimmia o dal cavallo. Il più delle volte infatti gli animali vengono addestrati con violenza e pensate a quei poveri animali costretti a saltare in un cerchio di fuoco. Inoltre, qui a Ischia, l’arrivo del circo era associato anche a un’altra inquietante faccenda: in quella settimana sembravano sparire i gatti della zona, per qualcuno gettati in pasto agli animali chiusi nelle gabbie. Fatto sta che per stravolgere l’istinto di un animale vengono spesso utilizzate piastre o pungoli elettrici o, si legge, che per fa “sorridere” un pony lo si punge ripetutamente sul muso con uno spillone, in modo che durante lo spettacolo si ricordi il dolore ed esegua l’esercizio. Per insegnare alla tigre di salire gli sgabelli? Fame e botte. Tutto questo non fa più parte della nostra cultura dove dovrebbe valere di più la bravura di un giocoliere o di un trapezista o ancora di un contorsionista, di un clown o di un mimo, tutte professionalità che hanno reso famosi alcuni tra i circhi più belli al mondo come ad esempio il “Cirque du soleil”. Se la petizione non sarà presto accolta da chi di dovere, il gruppo “anti animali nei circhi” è pronto a scendere in piazza per dire no, una volta e per tutte, a uno spettacolo che non diverte più nessuno. Intanto, ieri mattina, un elefante era fermo, incatenato sotto un tendone mentre davanti a lui alcuni tir si posizionavano tutt’intorno al centro del parcheggio di Fondobosso dove verrà presto montato il tendone.  Per firmare http://firmiamo.it/no-al-circo-con-gli-animali-ad-ischia

 

 

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