CRONACA

Mancano marittimi e autisti, l’allarme degli armatori

La carenza dei marittimi continua a colpire il trasporto via mare e le recenti questioni legate al grave conflitto militare in Ucraina e Russia non ha fatto che peggiorare la situazione. Il presidente dell’International Chamber of Shipping, Emanuele Grimaldi, in una delle recenti uscite pubbliche, ha lanciato l’allarme e individuato le principali cause di un fenomeno che sta mettendo in ginocchio il comparto. Le vie del mare stanno vivendo una profonda crisi dalla quale il Golfo di Napoli, le sue isole , non sono immuni.

Il presidente Emanuele Grimaldi ha snocciolato dati e indicato cause ed effetti in un articolato intervento sul tema trasporti ed autotrasporti . Nel merito della capacità di fare incontrare domanda e offerta di lavoro ha spiegato “c’è una carenza di 250mila marittimi; esisteva una carenza di 100mila marittimi già alcuni anni fa, adesso solo tra Russia e Ucraina sono due dei Paesi che hanno più marittimi, 300mila tra i due paesi, sono venuti a mancare in buona parte. L’altro problema è che l’Europa ha messo in discussione i marittimi filippini, sono 400mila. Come associazione degli armatori ci vedremo con il sindacato mondiale e il sindacato marittimi filippini a Manila a giugno, ci auguriamo di risolvere il problema. Quest’estate come Grimaldi abbiamo sofferto una carenza di marittimi tremenda”.

Stipendi, condizoni di vita, sicurezza delle cure e nuovo appeal per sopperire alla carenza di personale marittimo e dei trasporti cosi il presidente degli armatori mondiale ha provato ad indicare la rotta per risolvere la carenza di forza lavoro in un settore in forte difficoltà e che investe molto da vicino le nostre comunità. “Vanno migliorate le condizioni di vita, dobbiamo far capire che quella dei maritti, dell’autista del camion, sono mestieri ben pagati che permettono anche una bella carriera.Devono poter vedere la partita della squadra del cuore anche in alto mare o fermando il camion. Poter parlare agevolmente con le loro famiglie. In questo senso la pandemia ha colpito duramente la categoria perché l’ha isolata sulle navi e l’ha discriminata spesso addirittura nelle cure, laddove avrebbe dovuto essere agevolata perché ha reso possibile la continuità dei rifornimenti di tutte le merci essenziali per la vita e per la cura”.

Con l’obbiettivo di reperire nuova forza lavoro soprattutto in Italia, gli armatori (principalmente Grimaldi Group)hanno creato un’academycon l’auspico che si possano formare perché le migliaia di marittimi e di autotrasportatori si possano formare per rispondere al fabbisogno del mercato. Mestieri pagati dai 2mila euro netti in su, ma che di fatto impongono pesanti sacrifici.All’accademy sono stati invitati tutti gli ITS d’Italia con 50mila giovani e contestualmente si stano creando uffici di recruitment.

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