CULTURA & SOCIETA'

MARIOLINO CAPUANO  CON LA SUA ARTE IN MOSTRA AD AGOSTO A VILLA ARBUSTO: IL MESSAGGIO LANCIATO DAL SUO “AMICO” PINOCCHIO

LA VOCE DELL’ASSESSORE - “Mariolino’ – ha detto ll’Assessore Arch. Carla Tufano – è una mostra che trova spazio a Villa Arbusto, un gioiello del nostro territorio interessato in queste settimane da un significativo intervento di ammodernamento grazie a finanziamenti europei e regionali”.

A Mariolino Capuano mi lega un ‘amicizia nata quando si frequentava negli anni ’50 il Nautico di Procida. Un’amicizia mai interrotta, continuata silenziosamente e mantenutasi viva  a tappe. Quando ci si vedeva il piacere dell’incontro era reciproco. Mariolino da tempo è un artista affermato, bravo e quotato. Potergli dedicare queste poche righe in occasione  di una  sua mostra importante qui sull’isola, mi rende felice. Diciamo che glielo dovevo.

La Mostra è quella inaugurata  il  22 luglio scorso nelle sale di Villa Gingero’ presso il Museo di Villa Arbusto a Lacco Ameno col nome dell’artista foriano ” Mariolino “. La mostra, che sarà visitabile ancora fino al 31 agosto ad ingresso libero, è stata promossa dal Comune di Lacco Ameno e dal Circolo Georges Sadoul e curata da Massimo Ielasi. Anche grazie a Salvatore Basile e Bruno Macri’ che come sempre contribuiscono con la loro professionalità e passione alla realizzazione di questa e delle altre mostre che il Comune di Lacco Ameno porta avanti. Mariolino Capuano nasce il 18 luglio 1943 nella sua amata Forio. La sua vocazione artistica emerge già a sette anni e da autodidatta sperimenta diverse tecniche. Ha la fortuna di crescere in un ambiente ricco di stimoli, come era la Forio degli anni Cinquanta e Sessanta, quando il ‘Bar Internazionale’, gestito da Maria Senese, tra l’altro parente di Mariolino, diventa un punto di incontro di tanti intellettuali ed artisti.

A soli quindici anni prende parte ad una collettiva insieme ai pittori Bolivar, suo vicino di casa, Pagliacci ed altri. Modella i suoi pensieri, scrive versi, si lascia affascinare dalle realta che lo circondano col l’idea fissa della sua Forio dove meglio si rirova. Chiusa la parentesi della navigazione, torna a Forio ed apre un’attività commerciale, un negozio di abbigliamento, che Mariolino affettuosamente ricorda come una “puteca“, alla foriana dilevata da una sua zia. I ritmi regolari della vita sulla terra ferma lo restituiscono all’arte. Riprende a dipingere nello studio attiguo alla sua casa, che si trova in un antico palazzo del centro storico, a pochi metri dal suo negozio e realizza anche vignette umoristiche. Negli anni Ottanta comincia a partecipare alle prime mostre. Le sue opere, eseguite con colori acrilici, hanno una vena surrealista, metafisica ed iperrealista che convive con una marcata inclinazione concettuale. Nei lavori di Mariolino è spesso presente la figura di Pinocchio, che può considerarsi il simbolo stesso della sua arte, sospesa tra verità e finzione, innocenza e inganno, oltre che incarnazione della complessità dell’essere umano e della vita in generale.  La pittura di Mariolino Capuano si presenta nitida e meticolosa, accurata e minuziosa.

La sua iconografia è particolare. “Pinocchio”, motivo ricorrente, costituisce un pretesto che lo aiuta a nutrire il suo repertorio iconografico. Le sue creazioni rivelano un’acuta sensibilità naturalistica, sia nell’apparenza delle cose che nel colore, quasi a evidenziare una sorta di genealogia inconscia con lui grande maestro del passato, anch’egli un grande ” indipendente “: Hieronyimus Bosch. Da autodidatta, Mariolino Capuano iniziò ad esprimere la sua vocazione artistica tra le mura di casa. La sua maturazione avvenne in un momento ricco di fermenti per la vita culturale di Forio, animato dai personaggi del Bar Internazionale di Maria Senese, tra l’ altro parente di Mariolino. Ancora molto giovane, era affascinato da quel mondo, partecipava alle feste organizzate con i vari Bolivar, suo vicino di casa, Aldo Pagliacci ed altri, avendo così modo di inserirsi in un tessuto sociale ed intellettuale di gran prestigio stabilendo un legame soprattutto emozionale, che viene tutt’ora percepito nelle sue opere. Conosciuto anche come ” il pittore poeta” per le sue famose citazioni letterarie o storiche, su tutte la celebre frase di Benedetto Croce che lo ha sicuramente ispirato se non guidato:” il legno da cui è intagliato Pinocchio è l’ umanità “.

Tra ombre, effetti luce, colori e sfumature, Mariolino , attraverso il  burattino di Collodi, cerca di esaltare la forza morale della bontà, un messaggio di profonda esaltazione dell’anima e della sua purezza.Al vernissage del  celebre artista foriano hanno presenziato autorità, gente comune ed appassionati d’arte. I visitatori hanno ammirato il percorso espositivo composto da oltre 30 dipinti acrilici su tela. In occasione dei suoi 80 anni da poco compiuti, Mariolino con la sua mostra trasporta tutti in una realtà surrealista, metafisica ed iperrealista. Dice l’ artista Ylenia Pilato:” Mariolino è un ambasciatore della nostra isola con questa sua sottile e compiaciuta autoironia che incanto ‘ gli ” artisti boheme’ ” degli anni Cinquanta, e che, con la sua arte , tutt’oggi mantiene vivo quello spirito dell’isola che fu. Un elogio alla bellezza attraverso geometrie e colori, ombre e sfumature che fanno di Mariolino l’artista che esprime la sua personale ” visione ” di mondo. Il protagonista dell’ intramontabile favola di Collodi, ha espresso anche in occasione di questa mostra il desiderio di libertà. Le opere che ho ammirato al vernissage sono realizzate con un incredibile estro artistico e sembrano fuoriuscire dalla tela. Ben vengano altri appuntamenti culturali come questo di Mariolino che sono di apprezzabile pregio per tutta l’isola”, conclude l’artista Ylenia Pilato.

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LE DICHARAZIONI DELL’ASSESSORE ARCH.  CARLA TUFANO: «Siamo estremamente felici di aver ospitare a Lacco Ameno l’opera di un’artista isolano cosi libero e originale» ha commentato il vicesindaco e assessore alla Cultura Carla Tufano. «Vogliamo omaggiare una personalità che rispecchia lo spirito di un tempo in cui l’isola d’Ischia era una grande fucina di talenti di valore e ordine assoluto, anche a livello internazionale. Mariolino Capuano si è formato a stretto contatto con quel colto milieu che connotava Forio e tutta l’isola negli anni ’50 e nel cui contesto un giovane pittore riuscì a coltivare la passione, spontanea e innata, della pittura». «’Mariolino’ – ha aggiunto la Tufano – è una mostra che trova spazio a Villa Arbusto, un gioiello del nostro territorio interessato in queste settimane da un significativo intervento di ammodernamento grazie a finanziamenti europei e regionali. I lavori in atto, indifferibili per un presidio culturale destinato ad affrontare le sfide della contemporaneità, non hanno tuttavia fermato la vitalità culturale e civile del nostro polo museale pubblico. Obiettivo che, come amministrazione, ci siamo posti quale priorità irrinunciabile fin dal nostro insediamento».

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Fotoricerca e Elaborazione di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

Collaborazione:  Ylenia Pilato

antoniolubrano1941@gmail.com

                                                                                             info@ischiamondoblog.com

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