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Navetta Zizì e affidamento del servizio, arriva l’interrogazione

ISCHIA. All’assalto di Zizì, la nuova navetta istituita dal Comune di Ischia. O meglio, non tanto del mezzo di trasporto in sé, quanto piuttosto delle modalità che hanno portato all’attribuzione del servizio tuttora in fase sperimentale. E così i consiglieri comunali di minoranza dei gruppi Ischia Camba (Gianluca Trani, Antonello Sorrentino e Ciro Cenatiempo) e Forza Italia (Domenico De Siano, Giustina Mattera e Antonio Mazzella), hanno indirizzato un’interrogazione al sindaco Enzo Ferrandino, al segretario generale Giovanni Amodio ed al collegio dei revisori dei conti. Nel testo gli interroganti chiedono i seguenti chiarimenti: “Per l’affidamento del servizio navetta è stata fatta una Delibera di Giunta, determina del Comandante o Ordinanza Sindacale? Visto che l’ente non avendo ancora approvato il bilancio di previsione si trova attualmente in gestione provvisoria quale esigenza e con quale motivo ha giustificato l’assunzione e l’impegno di spesa e da chi è stato autorizzato e con quale atto? Su tale punto il collegio dei revisori che legge la presente per opportuna conoscenza è invitato a provvedere alle dovute verifiche avendo cura di riscontrare la presente con cortese urgenza. L’affidamento del servizio che durata prevede? Ci saranno proroghe? Su quale Capitolo di Spesa è stato prenotato l’impegno e in che data? A quanto ammonta il costo del servizio? Come si è arrivati alla determinazione di eventuale somma da pagare? Per affidare il servizio di navetta è stato fatto un bando pubblico, al quale potevano partecipare altri soggetti ovvero richiesta a più operatori economici? Trattandosi di affidamento di servizio di valore certamente superiore a 1.000,00 la procedura è stata gestita tramite MEPA? E’ stata valutata la possibilità di gestire tramite i tassisti ovvero tramite la società in house Ischia Ambiente SpA?”.

Insomma, sono davvero tanti i quesiti cui il primo cittadino è chiamato a rispondere. I sei esponenti della minoranza proseguono poi rammentando che “allo stato, all’Albo Pretorio non ci risultano delibere o determine di indirizzo. La presente richiesta si rende necessaria affinchè i sottoscritti possonno esercitare il dovuto controllo istituzionale ai sensi del TUEL 267/2000 sulla corretta applicazione delle norme previste dal codice”.

GIEFFE

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