DI LUIGI DELLA MONICA
Stavo cenando dopo una dura giornata di lavoro, mentale e fisico con una meravigliosa e gustosa mozzarella di bufala campana,quando il mio pasto è stato letteralmente strozzato da una notizia a dir poco aberrante. Mentre ci stiamo godendo questo scampolo di estate, nonostante sia autunno, mentre gli ambientalisti della rivoluzione ecosostenibile (preciso che non sono contrario) gridano ai cambiamenti climatici apocalittici, senza ricordare che ad Ischia è normale fare il bagno in mare fino ad ottobre inoltrato, un groppo allo stomaco mi viene sollecitato dalla presa di coscienza di un altro evento realmente apocalittico: l’omicidio di 40 bambini del kibbutz a Kfar Azza – Israele. Sto leggendo diversi proclami di frasi antisemite, di invettive contro gli ebrei rei di sopprimere i poveri palestinesi, di discutibili fonti informative che argomenterebbero una sorta di legittima rappresaglia palestinese per altrettanti bambini uccisi dagli ebrei. Indipendentemente dal torto o dalla ragione nella contesa politica, esistono misure ed equilibri ad armi pari che non possono essere valicati, secondo il diritto in guerra o alla guerra, tentando di disciplinare i potenziali effetti nocivi di questo fenomeno umano che la ragione vuole sopprimere, ma la pulsione bestiale dell’uomo non riesce a superare. Ma la decapitazione di bambini, in nome di rivendicazioni territoriali o di contrasti ideologici, economici, etnici o razziali no! Non sia mai! Bambini in tenera età, che non potevano diventare adulti per prendere a calci in culo i loro assassini vigliacchi. I responsabili di queste brutalità inaudite hanno superato il nostro amico Putin e scusatemi se mi fa ribrezzo sentire parlare russo per strada, quando penso che il loro capo di Stato è un criminale di guerra. Ma il concetto raccapricciante è che almeno il rappresentante della Russia è un criminale di guerra, ma questi vermi subumani cosa sono?
Dobbiamo usare le parole “Netanayau assassino” del nostro pupillo egiziano Patrick Zaki, che tante vergini cucce hanno pianto quando stava nella sua patria galera per un reato di opinione, che proprio la Costituzione della Repubblica Italiana, costruita sul sangue dei caduti della seconda guerra mondiale, ha soppresso, oppure dobbiamo indignarci? No, adesso lo stanno emulando (Rosy Bindi) o vezzeggiando, Fabio Fazio lo invita in trasmissione. Mentre le nostre membra si cullano nel mare meraviglioso della nostra bellissima isola, le teste di 40 innocenti, ma pur sempre figli di assassini sionisti, quindi bambini di serie B, o C, vengono mozzate. Ah scusate, dimenticavo che gli israeliani se lo sono cercato, gli americani hanno stufato con le loro politiche espansioniste e colonialiste…bla…bla…quante menate ho udito, ma per pacatezza e temperanza ho taciuto. Ora non è il momento di tacere! Almeno lo devo a mio figlio, per avere il coraggio di guardarlo in faccia un giorno quando mi domanderà come ho reagito a questa notizia.
Gli isolani si dannano per le assenze del 2023, ma nel frattempo non si organizzano per coordinare una offerta di qualità ed espellere il turismo cosiddetto maleducato; non pensano come intercettare il valore aggiunto energia solare, con la riconversione ecosostenibile; non ragionano come levarsi gli schiaffi da faccia per il servizio delle iene di Giulio Golia (3 ott. 2023), tirano a campare. Si vive di fatalismo e di inconsapevolezza o di ignoranza che tutto questo benessere ci è garantito dalle alleanze politiche americane ed israeliane, per cui quelle angeliche testoline sono state mozzate dalla mano perversa di una belva senza anima. Ischia è un paradiso, anche grazie alla forza economica e militare di Israele nel Medio Oriente. Vi è un altro rovescio della medaglia che mi aspettavo, ma non posso condividerlo: persone come me e come voi che ardiscono di essere politologi e “giustificare” le decapitazioni dei bimbi, i rapimenti dei vecchi, dei superstiti della Shoah! Questo non posso consentirlo, fino a quando il Signore mi darà un intelletto ed il dono di scrivere. Si può forse essere in disaccordo sulla misura di tagliare acqua ed elettricità a Gaza, ma nessuno deve permettersi di pensare che questo non sarà l’ultimo gesto sub-dis-protoumano dei terroristi di lingua araba.
Si, perché mi dispiace illudere coloro che gridano alla “Giustizia” per i patimenti voluti dallo Stato imperialista ebraico, ma alla fine di tutto questo bagno di sangue inutile e vergognoso verrà la pace, la riconciliazione e la pacifica convivenza con i popoli delle avverse fazioni. Il limite oltrepassato è stato troppo smisurato, intollerabile e sanzionabile con pene severissime ed esemplari, ma non quella capitale. Questi invasati ritengono che riceveranno il premio del “paradiso” con 100 vergini a loro disposizione, quindi non vi è nulla di ascetico o puro nelle loro intenzioni, ma dovranno subire l’umiliazione di un processo mondiale e mediatico, come i nazisti di Norimberga, e sopportare il carcere a vita, senza benefici di legge. Questo hanno causato i signori terroristi, la sconfitta storica definitiva alla loro causa di rivendicazione territoriale contro lo Stato di Israele, null’altro. Tuttavia, gli Ebrei dovranno irreversibilmente emarginare le loro frange ortodosse, quelle stesse che hanno assassinato nel 1995 Yitzhak Rabin, il generale Premier illuminato che stava progredendo con Yasser Arafat verso la pacificazione storica. Dal canto nostro, noi ischitani dobbiamo gioire della Provvidenza, consentitemi il prestito da Alessandro Manzoni, che ci consente di vivere in una Pearl Harbour nel cuore del Mediterraneo, ma non dobbiamo sciupare il nostro benessere con la incoscienza che tutto possa durare all’infinito. Dobbiamo, inoltre, pregare per le povere famiglie che hanno perso i loro angioletti per vili contese fra adulti. Svegliamoci al mattino, benediciamo il nostro vivere bene, in un’isola meravigliosa, ma rendiamoci conto che il nostro paradiso si basa anche sull’inferno di Tel Aviv.
* AVVOCATO
