CRONACA

DIRITTO DI REPLICA Presunta truffa all’Agenzia delle Entrate, esposto degli indagati

Silvio Trani e Caterina Cenatiempo, due dei quattro indagati nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza nell’ambito della presunta truffa da 590.000 euro a danno dell’Agenzia delle Entrate, hanno indirizzato un esposto alla Procura della Repubblica chiedendone la pubblicazione in ossequio al diritto di replica che questo giornale ha sempre garantito. Ecco di seguito il testo integrale:

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Si premette Che gli esponenti risultino indagati presso questo ufficio per presunta truffa in danno dell’Agenzia delle entrate riscossione; che, sebbene le indagini non risultassero concluse e per quanto si fosse nelle fasi iniziali di un procedimento dai profili estremamente aleatori, sin già in data 21.09.23 sui loro profili Facebook ed in data 22.09.23 anche con pubblicazioni cartacee, le seguenti testate giornalistiche dell’isola d’Ischia: Il dispari; Il Golfo; Teleischia; riportavano la notizia di reato indicando i nomi degli indagati e descrivendoli quali sicuri colpevoli. In particolare le testate hanno utilizzato termini quali trucchi, magia, giochino, colpo da…, magheggi e rappresentazioni grafiche, per corroborare il senso di colpevolezza in capo agli indagati ed agli occhi dei lettori, alludendo e riportando testualmente al fatto che l’avv.Silvio Trani, da ragazzo abbia acquisito una certa fama locale come illusionista, così chiaramente schernendolo. Ed ancora il Dispari riportava anche ulteriori notizie personali dell’avv. Silvio Trani non inerenti al procedimento. Quanto sopra costituisce, all’evidenza, violazione della privacy penalmente rilevante anche in forza della recente riforma poiché è indubbio che gli indagati, resi riconoscibili e scherniti, siano stati additati come certamente colpevoli di fatti descritti come reato, ed è ovvio concludere per la devastante gogna mediatica resa ancor più risonante dal trovarsi in un’isola. Inoltre è doveroso considerare che: la pubblicazione della notizia non fosse necessaria al prosieguo delle indagini (ancora in corso); ne fosse di rilevante interesse pubblico, attenendo cioè, ad asseriti rapporti di credito tra gli indagati e l’Agenzia delle entrate riscossione; né gli indagati avrebbero agito rivestendo cariche e funzioni pubbliche e né essi sono personaggi pubblici. Considerato poi, che la notizia fosse a conoscenza dei soli militari della locale Guardia di finanza, è legittimo supporre che da quel sito sia fuoriuscita una illegittima fuga di notizie, certamente certosina, visto che gli articoli riportano i particolari dell’indagine e della misura cautelare, di tal chè può sussistere colpa in danno dei detti militari ed è circostanza che merita serio ed approfondito accertamento nell’interesse pubblico ed in ispecie della comunità locale. Per i fatti sopra esposti, che, allo stato, ricordano il caso “Enzo Tortora ”, si propone formale esposto a questa Procura perché, a tutela del diritto alla privacy degli esponenti, ai quali, al momento, non è stato né concesso di difendersi, né di replicare, in violazione di ogni elementare diritto costituzionale, adotti tutti gli opportuni provvedimenti (inibitorie, rettifiche, accertamenti su fughe di notizie e conseguenti responsabilità) e, ove rinvenuti i presupposti, promuova l’azione penale relativa. Si allega estratto degli articoli delle dette testate sia cartacei che su profili social. 

SILVIO TRANI

CATERINA CENATIEMPO

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