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Ospedale di Procida, c’è ancora speranza per il “Gaetanina Scotto”

di Francesco Castaldi

PROCIDA – «Il piano non prevede da subito alcun cambiamento perché non entra in vigore immediatamente, ma progressivamente, nel triennio». Lo ha dichiarato ieri mattina il commissario alla sanità Joseph Polimeni in un’intervista rilasciata alla collega Maria Pirro del quotidiano “Il Mattino”. «Non sono chiuso in una torre di avorio – ha proseguito Polimeni – così come anche il subcommissario Claudio D’Amario, che è aperta al confronto. Però a Procida la riorganizzazione prevede comunque che ci sia un ospedale di comunità e un primo soccorso con la possibilità di stabilizzare i pazienti più gravi e trasferirli in ospedali più attrezzati. Non si cancella l’assistenza – assicura – ma si danno, in prospettiva, garanzie diverse: concretezza anziché false certezze, contenuti effettivi piuttosto che evanescenti etichette. Detto questo – ha sottolineato il commissario – ogni suggerimento anche degli enti locali verrà valutato».

Si apre quindi un significativo spiraglio per il “Gaetanina Scotto di Perrottolo”, l’unica struttura ospedaliera che garantisce il diritto alla salute ai circa undicimila abitanti dell’isola di Arturo, e senza la quale molti procidani e turisti sarebbero con ogni probabilità passati a miglior vita. Ma l’amministrazione, soprattutto in questa fase, non sembra potersi concedere il lusso di abbassare la guardia. La giunta guidata da Dino Ambrosino, infatti, come sottolineato negli scorsi giorni, ha chiesto al presidente Vincenzo De Luca e al prefetto di Napoli Gerarda Maria Pantalone di convocare al più presto un tavolo tecnico per discutere de visu dell’affaire ospedale, che in virtù del decreto redatto dal dicastero retto da Beatrice Lorenzin verrebbe privato del pronto soccorso, un servizio necessario al quale l’intera comunità procidana non è intenzionata a rinunciare.

Un concetto che è stato ribadito settimana scorsa anche dagli studenti degli istituiti superiori dell’isola di Graziella che, alla presenza di genitori, comuni cittadini e sindaco, hanno rivendicato con forza la validità dell’articolo 32 della nostra Carta Costituzionale, che al primo comma recita: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività». Un gesto spontaneo e coraggioso, al quale hanno fatto seguito, appena qualche giorno dopo, la fiaccolata in via De Gasperi e il successivo blocco del porto di Marina Grande. Intanto nel pomeriggio di ieri, nella sala delle adunanze del civico consesso, si è svolta una riunione del comitato in difesa dell’ospedale di Procida, nella corso della quale i presenti hanno fatto il punto della situazione.

Non tutti i procidani, tuttavia, sembrano aver apprezzato il modus operandi dell’amministrazione Ambrosino. Infatti, in un breve comunicato diffuso agli organi di stampa nel primo pomeriggio di ieri dal gruppo comunale AIAP Procida Adesso si legge: «la vicenda del ridimensionamento del Presidio Ospedaliero “Gaetanina Scotto Di Perrotolo”, voluto dal commissario ad acta Polimeni, è gravissima per l’intera comunità isolana. La politica di questi giorni sembra  un teatrino dove si rimpallano responsabilità e colpe. Il Gruppo comunale – prosegue la nota – condivide quanto già affermato in un precedente comunicato stampa e non può far alto che evidenziare le grosse manchevolezze e la pochezza amministrativa del sindaco nei tavoli di lavoro. Il diritto alla salute non si tutela con promesse o con tiepide aperture politiche all’indirizzo di chi giustamente protesta – sottolineano i membri di Procida Adesso – ma con atti concreti in grado di garantirlo. Si evidenza inoltre la necessità di denunciare questi comportamenti all’autorità giudiziaria».

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