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Lavori a Piazza degli Eroi, si sono “incartati”

ISCHIA. Diciamoci la verità. Chi non è scaramantico probabilmente nemmeno seguiterà nella lettura di questo servizio giornalistico, ma chi ci crede e anche coloro che sull’argomento sono scettici il dubbio inizieranno a porselo eccome. Perché l’impressione è che Piazza degli Eroi – o meglio la nuova Piazza degli Eroi, quella che dovrebbe prendere forma con il progetto varato dall’amministrazione comunale di Ischia e che ha portato alcuni giorni fa all’apertura del cantiere – sia vittima di una sorta di esorcismo che l’abbia resa un’area “maledetta”. La storia più e meno recente è figlia di una serie di intoppi, dal finanziamento in parte revocato, passando per la condanna al risarcimento danni ad una ditta da parte dell’ente locale e potremmo continuare ancora a lungo. Adesso sembrava finalmente tutto pronto per aprire una nuova fase ma ecco che negli ultimi giorni è scoppiato un bubbone che preoccupa non poco il sindaco Enzo Ferrandino, i tecnici comunali e anche quelli incaricati di eseguire le opere. Il motivo è presto detto: quando hanno avuto inizio i primi scavi, ci si è resi conto in maniera incredibile ed inattesa della presenza di una serie di canalette della Telecom, attraverso le quali passano i cavi della telefonia. Prima una, poi due, poi sembra addirittura tre, quattro e finanche cinque: insomma, un vero e proprio cimitero di canalette.

E così, nella centralissima Piazza degli Eroi, si è consumato un summit che definire drammatico è dir poco. Un film dell’orrore che non aveva come location un bosco buio e tenebroso, ma una ridente località in pieno centro e soprattutto in pieno giorno. Tutto alla luce del sole. Secondo le scarne indiscrezioni in nostro possesso, la “mappatura” del sottosuolo ha letteralmente fatto incartare tutti coloro che erano presenti sul posto. Di fatto, pur non essendo dei tecnici, abbiamo chiaramente compreso che o scompaiono quelle canalette oppure non è possibile mettere mano. E siccome quelle canalette non possono essere eliminate (almeno nell’immediato, questo ci è parso di capire) senza causare problemi assolutamente insormontabili e irrisolvibili al colosso della telefonia, occorre una pausa di riflessione, resettare e capire come muoversi per sbrogliare una matassa che è a dir poco intricata. E nel palazzo municipale di via Iasolino non sono mancati strali e malumori, e gli animi si sono pure surriscaldati. Perché in tanti si chiedono come mai tecnici, politici e… politici-tecnici si sono tanto interessati negli anni a questo progetto per il restyling della piazza ma nessuno si è preso la briga di vedere cosa fosse presente nel sottosuolo prima di predisporre alcun documento di natura tecnica.

La domanda adesso è inevitabile: come andrà a finire? Partiamo da un presupposto: non abbiamo la sfera di cristallo, anche se crediamo che l’ostacolo incontrato lungo il cammino – per quanto considerevole – non possa intralciare, rallentare né addirittura fermare un’opera che negli ultimi tempi è stata “strombazzata” davvero ai quattro venti. Proprio di recente il nostro giornale aveva pubblicato testi e grafici relativi alla progettazione in oggetto nella quale tra l’altro si leggeva: “La riqualificazione di piazza degli Eroi, si inserisce nel programma più generale di recupero urbano avviato dall’Amministrazione Comunale è con il quale si intende: focalizzare l’attenzione su un ambito urbano rilevante e strategico per l’intero territorio cittadino; promuovere un’azione che possa essere assunta come riferimento per l’attivazione di altre misure volte alla riqualificazione urbana ed ambientale del territorio cittadino, attraverso la valorizzazione e riqualificazione del sistema urbano. Attraverso tale ambizioso programma l’Amministrazione Comunale vuole promuovere ed imprimere un’immagine ed una identità alla porzione di città attraverso la riqualificazione fisica ed ambientale, finalizzata al miglioramento della qualità della vita dei cittadini, nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale e di partecipazione sociale”. Le finalità appaiono decisamente chiare e ce ne sono anche altre: “Allo stato attuale – è scritto ancora nella relazione – tutta l’area oggetto di intervento è caratterizzata da angusti spazi di aggregazione sociale, dovuto essenzialmente alla notevole dimensione occupata dalla viabilità. La riqualificazione interessa principalmente le superfici pavimentate pedonali e carrabili, l’arredo urbano, il verde pubblico e l’integrazione dell’impianto pluviale ed elettrico. Le barriere architettoniche presenti verranno eliminate tramite la realizzazione di comode rampe per accedere ai marciapiede in continuità di percorso. Il centro di Piazza degli Eroi, posto in asse con Via E. Cortese e Via A. Sogliuzzo sarà valorizzato architettonicamente come un luogo di sosta che ospiterà al centro un’aiuola. Verrà realizzata una nuova rotatoria in posizione decentrata, in grado di smaltire il pesante traffico veicolare, relegando in una zona marginale della piazza il traffico e la sosta dei veicoli”. Adesso, forse, arriva il momento di una frenata. Si speri davvero duri lo spazio di un amen.

Gaetano Ferrandino

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