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SOS nuoto: “Aiutiamo i giovani isolani a trovare una piscina”

Di Sara Mattera

Dicono che lo sport sia una palestra di vita e che serva non soltanto al fisico, ma anche allo spirito. Ed, infatti, non è certo una novità che lo sport sia un vero e proprio catalizzatore sociale e che in tanti si dedichino ad esso con grande passione. Intanto, però, c’è chi, purtroppo, ora come ora, si trova ad essere stato privato di una parte fondamentale della propria esistenza. E di questo ne sanno qualcosa i tanti appassionati isolani di nuoto che, quest’anno, hanno fatto l’amara scoperta di non avere più un posto in cui potersi allenare o, semplicemente, praticare il proprio hobby. L’unica piscina comunale presente ad Ischia, sarà, infatti, offlimits per i prossimi mesi a causa dei lavori di ristrutturazione che avrebbero dovuto essere terminati per il mese di Settembre e che, invece, per qualche motivo ancora non ben comprensibile, sono cominciati solo la settimana scorsa. Tale situazione ha provocato proteste da parte degli istruttori, ma soprattutto è stata motivo di grande delusioni per tutti quei giovani che erano ansiosi di poter cominciare il proprio anno sportivo, dedicandosi anima e corpo al nuoto. E, c’era anche chi, più esperto, ovviamente, sperava di allenarsi per poter gareggiare per le nazionali e vincere nuove medaglie. Tutti sogni sfumati, però, proprio a causa della chiusura della piscina di Ischia, a meno che non si riesca a trovare un’alternativa in tempi brevi. Ed, infatti, mentre l’Amministrazione Comunale faceva spallucce come se il problema non fosse di competenza sua, c’è qualcun altro che, in queste settimane, si sta dando parecchio da fare per trovare una piscina alternativa. Diversi, infatti, sono i coordinatori delle principali associazioni di nuoto isolane che si stanno impegnando su questo fronte. Tra di essi anche Agnese Trofa della A.S.D, L&A Polisportiva, che sta facendo di tutto pur di non spegnere i sogni dei suoi ragazzi, tanto da aver attirato anche l’attenzione di diverse strutture alberghiere isolane che si sono messe a disposizione nel offrire ai ragazzi una piscina in cui potersi allenare. Purtroppo, però, fino ad ora questa ricerca non ha portato a molti frutti, perché le piscine degli alberghi non hanno tutti i requisiti necessari. «Molti albergatori mi hanno dato la loro disponibilità, ma purtroppo fino ad ora non abbiamo trovato soluzioni. Le piscine o non hanno le dimensioni adatte, o sono termali, o non hanno la copertura. Per i più piccini abbiamo, forse trovato una soluzione in una struttura a Forio, ma per i più grandi resta il problema». Ed, infatti, sono proprio gli atleti dei livelli più avanzati ad essere quelli maggiormente penalizzati, dal momento che non solo hanno perso settimane di allenamento, ma rischiano di non poter partecipare alle qualificazioni di quest’anno. I ragazzi del settore propaganda, infatti, ogni anno, si allenano per partecipare alle 4 tappe regionali che aprono loro la strada per la qualificazione nazionale. «Sulla terraferma gli allenamenti sono già iniziati da un bel po’. Anche se trovassimo una soluzione, partirebbero comunque svantaggiati per la prima tappa della qualificazioni che in genere si tiene tra Novembre e Dicembre Mi contattano ogni giorno perché vogliono andarci, ma se non troviamo una piscina alternativa a quella Comunale dovrò negargli questa possibilità». Non vedendo ancora nessuna buona prospettiva all’orizzonte, Agnese, nei giorni scorsi, ha lanciato anche un appello sul web, attraverso la pagina facebook “Una piscina comunale a forio o a Serrara..quando?”. Pagina che, a poche settimane dalla sua creazione, conta ormai ben più di 5000 partecipanti. «Sono ricorsa al web, sperando che qualcun di buon cuore possa aiutare questi ragazzi.  Una piscina adatta per potersi allenare, anche il minimo indispensabile, dovrebbe avere acqua potabile,una temperatura di 27, 28 gradi,  una lunghezza dai 15 ai 20 centimentri e soprattutto, la copertura che in inverno è indispensabile. L’hotel San Leonardo, per esempio, aveva i requisiti, ma mancava la copertura e per realizzarla ci sarebbero voluti troppi mesi, nonostante la disponibilità da parte del proprietario. Poi ci sono molti alberghi che magari non possono abbassare la temperatura dell’acqua perché ci sono anche i clienti che vogliono l’acqua termale».Una situazione davvero fastidiosa, quella che si prospetta per questi giovani adolescenti che, però, si vedono ora privati non solo della possibilità di allenarsi, ma anche di un aspetto fondamentale della loro vita sociale.” «Molti ragazzi – ci dice Agnese – praticano sport da quando sono piccoli. Il mio gruppo, per esempio, è costituito da ragazzi dai 15 ai 20 anni. Siamo proprio un gruppo-famiglia perché noi non facciamo solo nuoto, ma spesso durante l’anno  organizziamo anche incontri con l’orfanotrofio di Forio, oppure falò durante l’estate. Molti ragazzi hanno anche delle difficoltà che magari sono riusciti a superare proprio grazie allo sport. Pensa che molti ragazzi, pur di non distaccarsi da questa “famiglia” sono disposti anche a cambiare sport per un anno, pur di continuare a stare insieme». I ragazzi delle diverse associazioni di Ischia, devono quindi fare improvvisamente i conti con la mancanza di un punto di riferimento importante costituito dal nuoto e che potrebbe venire meno a causa della chiusura della piscina. Agnese ha, quindi, lanciato un nuovo appello, sperando di trovare una soluzione celere a questo disagio: «Se qualcuno  ci vuole dare la sua disponibilità, ovviamente faremo tutto il possibile per dargli anche un contributo. Noi istruttrici veniamo veniamo pagate ad ore, ma la quota mensile che i ragazzi davano prima al Comune,  la daremo a chi darà la disponibilità per una piscina. I ragazzi si adegueranno alle disponibilità di orario e di giorni e non creeranno alcun fastidio. Ringrazio tutti gli albergatori che in questi giorni ci hanno dato supporto e spero che ci sia qualcun altro che sia pronto a darci una mano. Non possiamo deludere questi ragazzi”.

Un appello accorato a cui speriamo vivamente che qualcuno possa rispondere. Nel frattempo, comunque, mentre si continuano le ricerche per una soluzione provvisoria, immediata, pare che ci sia una buona notizia all’orizzonte per chi spera nella costruzione di una piscina nella parte sud-ovest dell’isola. La stessa Agnese, infatti, ci ha detto che il Comune di Forio è intenzionato ad avviare tutte le procedure necessarie per l’apertura di una piscina Comunale  per la quale ci sarebbe già un piano regolatore e che potrebbe essere messa a disposizione a partire dal prossimo anno. Meglio tardi che mai, insomma. Certo è che comunque, ancora una volta, si è dovuti arrivare ad una situazione di estremo disagio come questa per far smuovere le acque in altri loci.

 

 

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