CRONACAPRIMO PIANO

Pascale vs Perrella: «Ridammi il porto»

Pronto il ricorso cautelare al Tribunale di Napoli per il rilascio immediato degli specchi acquei, degli approdi, dei pontili, delle strutture e di tutte le aree demaniali detenute in Lacco Ameno dalla Marina del Capitello s.c.a.r.l. E’ l’ennesimo capitolo della saga infinita per l’approdo turistico

Inizia da subito la contesa sull’approdi turistico di Lacco Ameno. L’anno del diportismo lacchese si chiude cosi come era cominciato: all’insegna della guerra giudiziaria per la gestione. Il primo colpo lo sferra ancora l’ente locale nel tentativo di cacciare l’attuale gestore la Marina di Capitello Scarl di Giuseppe Perrella. La guerra con l’uomo dell’oppositore, il senatore Domenico De Siano, ormai, ad Ischia ed ancore oltre non ha più bisogno di presentazioni. Cosi Giacomo Pascale & Co hanno deciso la presentazione ricorso cautelare innanzi al Tribunale di Napoli per il rilascio immediato degli specchi acquei, degli approdi, dei pontili, delle strutture e di tutte le aree demaniali detenute in Lacco Ameno dalla Marina del Capitello s.c.a.r.l.. Contestuale la nomina difensore dell’ente. È’ interesse del Comune di Lacco Ameno rientrare quanto prima nel possesso delle aree demaniali e degli specchi d’acqua al fine di gestire in proprio le attività di ormeggio e far rendere gli onerosi investimenti sin qui sostenuti nell’interesse della collettività rappresentata mediante presentazione di ricorso cautelare innanzi al Tribunale di Napoli per il rilascio immediato delle aree portuali.

In tal senso, come si legge agli atti del municipio, con delibera di Giunta Municipale n. 150 del 5.12.2023 è stato stabilito “di autorizzare il Comune di Lacco Ameno, in persona del Sindaco, alla presentazione di ricorso cautelare innanzi al Tribunale di Napoli per il rilascio immediato degli specchi acquei, degliapprodi, dei pontili, delle strutture e di tutte le aree demaniali detenute in Lacco Ameno dalla Marina del Capitello s.c.a.r.l., previa nomina di un difensore e procuratore speciale dell’Ente”. L’esecutivo Pascale ha demandato al Responsabile del I Settore Affari Generali, Servizio Contenzioso, Avv.Lucrezia Galano, ogni consequenziale atto di gestione, ivi compreso il conferimento dell’incarico di patrocinio legale all’avv. Nicola Patalano, che di fatto da anni sta seguendo la contesa nelle aule giudiziarie con alterne vicende. In relazione Patalano ha comunicato l’accettazione dell’ultimo incarico in tal senso per una parcella della somma complessiva di € 1.931,54, comprensiva di rimborso spese forfettarie al 15%, c.p.a., spese documentate ed oneri.

LE MOTIVAZIONI DEL RICORSO PREVENTIVO 

Come evidenziano gli inquilini del Palazzo comunale ci sono tutte le motivazioni per voler cacciare Perrella, in particolare ci sono motivazioni tecniche ed economiche che partono da lontano. Eccole tutte elencate nel provvedimento in calce al Ricorso:

«con contratto di project financing rep. n. 37 del 28.3.2017 il Comune di Lacco Ameno affidava in sub concessione ai sensi dell’art. 45 bis Cod. Nav. alla Marina del Capitello S.c.a r.l. le aree portuali di propria pertinenza- si legge agli atti- la scadenza del predetto contratto (ivi fissata al 9.6.2021) veniva procrastinata al 29.6.2022 per effetto della proroga di cui all’art. 103 D.L. 18/2020, conv. in L. 27/20, prevista per l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e ritenuta applicabile nel caso di specie dal TAR Campania Napoli con sentenza n 2340/2022.A far data dall’annualità 2019 la società Marina del Capitello S.c.a.r.l., oltre a non corrispondere le somme dovute per la TARI inerenti le aree demaniali (dal 2014 in poi), si è altresì sottratta al pagamento degli importi del canone convenuto di € 170.000 annui e alla corresponsione del rimborso delle ingenti spese per i consumi elettrici ed idrici anticipati dal Comune di Lacco Ameno, nonostante i considerevoli introiti e la florida attività dell’approdo turistico, che ha sempre registrato un considerevole afflusso di natanti, compresi Megayacht, maturando un debito di oltre un milione di euro ai danni dell’intera cittadinanza».

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Cosi scrive la Galano affidandosi al collega Patalano per adire alle vie legali: «- in considerazione delle inadempienze della Marina del Capitello s.c.a.r.l. nasceva una serie di contenziosi innanzi alle autorità giudiziarie civili, amministrative, penali;

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Considerato che tutte le opere principali degli approdi turistici di Lacco Ameno (moli, scogliere, pontili galleggianti, impianti) sono stati realizzati dal Comune con fondi propri (e che sono ancora in corso i pagamenti per i mutui contratti dall’Ente con risorse a carico dell’intera collettività) e che la Marina del Capitello s.c.a.r.l. nel corso degli anni ha eseguito solo blandi interventi manutentivi per affrontare le singole stagioni turistiche». Dunque si riparte, con il porto di Lacco Ameno e la sua politica il paese è di nuovo punto ed a capo. Va l bene la pena ricordare che nell’ultimo consiglio comunale del 20 novembre scorso la discussione relativa Alla questione dell’approdo turistico del comune era stata rinviata, come aveva spiegato il presidente del consiglio dante de luise: «rilevata la circostanza che i consiglieri comunali richiedenti la discussione del punto risultano assenti al consiglio odierno, pertanto si ritiene opportuno discutere l’argomento al prossimo consiglio comunale utile chiudi virgolette. In quell’occasione il risultarono assenti I soli componenti dell’opposizione guidata proprio da Domenico De Siano.

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