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Pasticciaccio concorso a Lacco Ameno

LACCO AMENO. E’ uno scivolone clamoroso, frutto di una ingenuità tale che quasi non si riesce a credere che possa essere stata commessa una simile sciocchezza. Che, a questo punto, apre la strada anche ad un rimescolamento delle carte, con i candidati esclusi che potrebbero far valere i loro diritti proponendo un ricorso all’autorità giudiziaria chiedendo di annullare gli effetti e di conseguenza far ripetere uno dei concorsi che si sono svolti (e per la verità si stanno tuttora svolgendo) in quel di Lacco Ameno, dove davvero è in corso una maratona che pare essere infinita. Nel mirino, per la cronaca, c’è il concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di un posto di istruttore direttivo contabile categoria D con contratto a tempo indeterminato e part time al cinquanta per cento. Il concorso si è concluso con Domenico Barbieri che è risultato vincitore, alle sue spalle si è piazzata Paola Mazzella. A seguire, per la cronaca, Giovanni Calise, Stefano De Luca e Anna Schiano.

Fin qui tutto normale, direte voi, ed infatti – e questo vogliamo sottolinearlo a scanso di equivoci – nessuno si sogna di mettere in discussione l’esito del concorso, sia per quanto attiene lo svolgimento delle due prove scritte sia per quanto attiene il punteggio ottenuto dai candidati nella prova orale. Il discorso è però di altra natura, e fa riferimento ad una incompatibilità che parte da lontano, dalla genesi proprio e proviamo a spiegare il perché ai nostri lettori. Attualmente Domenico Barbieri, il vincitore, è responsabile finanziario del Comune di Lacco Ameno e risulta impiegato grazie ai fondi per le assunzioni post sisma ottenute dal Comune del Fungo. Paola Mazzella, conosciuta anche perché funzionaria del Comune di Ischia (nella segreteria del sindaco Enzo Ferrandino), che è giunta seconda, risulta però far parte del nucleo di valutazione proprio in quel di Lacco Ameno. Ed è proprio in questo contesto che balzerebbe dinanzi agli occhi anche di un bambino una palese anomalia. Perché, in quanto componente del predetto Nucleo, Paola Mazzella si è trovata nella condizione di dover valutare e giudicare idonea al compito la commissione che poi ha dovuto giudicarla. Una circostanza, questa, che non crediamo possa essere definita esclusivamente imbarazzante e bollata come tale, ma che presumibilmente va oltre e forse finisce col violare i principi e le modalità assolutamente “intoccabili” con le quali si è svolto questo concorso. Per la cronaca, ma i nomi qui c’entrano ben poco, la commissione era formata dalla segretaria dott.ssa Letizi e poi da Anna Di Scala e Salvatore Mele (quest’ultimo attuale capo area del settore economico-finanziario del Comune di Lacco Ameno, anche lui entrato in organico con i fondi del terremoto).

Appare evidente che un “pasticciaccio” del genere non possa più essere risolto adesso ma andava fatto all’origine. Eppure, e questo è quello che lascia maggiormente increduli, il problema legato all’incompatibilità di Paola Mazzella avrebbe potuto essere risolto davvero in cinque minuti, purché si fosse agito prima del concorso. Le strade da seguire potevano essere due: la Mazzella si dimetteva dal nucleo di valutazione (e in questo modo non si sarebbe trovata ad essere giudicata da chi lei aveva valutato…) oppure dal palazzo municipale di Piazza Santa Restituta avrebbero potuto farsi venire la “folgorante intuizione” di nominare una commissione esterna, che di fatto avrebbe “blindato” le operazioni concorsuali non creando crepe di alcuna natura. Adesso, invece, quella crepa c’è e qualcuno potrebbe decidere di infilarvisi. Una circostanza questa che certamente non farebbe felice Domenico Barbieri. Lui, contratto in scadenza al 31 dicembre, è pronto a rientrare dalla porta principale dopo essere uscito dalla finestra

Gaetano Ferrandino

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