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PENSIERI IN LIBERTA’

DI GAETANO FERRANDINO

E’ cominciata una nuova settimana e, come scrivevo domenica, siamo tutti all’improvviso un po’ più orfani. Il referendum è passato, il popolo sovrano ha detto “No” e pare di capire che dalle nostre parti sono tutti felici e contenti, o quasi. Se a questo aggiungete il 3-0 con cui il Napoli venerdì sera aveva liquidato l’Inter al San Paolo, decisamente si può parlare di un weekend esaltante. Ora, però, resta un problema di fondo o meglio sullo sfondo, soprattutto per coloro che hanno vissuto di consultazione referendaria per guadagnarsi il canonico quarto d’ora di gloria, che da prassi non si nega a nessuno: cosa fare e di cosa parlare. In pagina, leggete che il nostro Giovan Giuseppe Mazzella prova a tenere caldo il tema, interrogandosi sul fatto che il voto dei cittadini ischitani possa avere una qualche valenza in vista delle prossime elezioni amministrative. Se volessimo rimanere seri, appare davvero difficile soltanto ipotizzare una cosa del genere, e non a caso il buon Mizar si poneva l’interrogativo.

Intanto non possiamo fare a meno di notare che, e questo rappresenta una gran bella notizia, Giosi Ferrandino è tornato a fare il sindaco d’Ischia. Si riappropria di questo ruolo a distanza di circa quattro anni, aveva smesso di esercitare il mandato di primo cittadino nel 2013, dopo pochi mesi la sua seconda (e trionfale) elezione. Lo scoglio gli stava stretto, mirò alla Camera dei Deputati non riuscendo a centrare l’obiettivo e poi al Parlamento Europeo, spuntandola – la candidatura – ma venendo ironia della sorte “appicciato” proprio dai suoi concittadini. Poi conosciamo le altre disavventure, insomma il buon Giosi torna sulla scena proprio mentre sta per consumarsi il suo congedo. Nell’attesa di capire se lo faccia realmente per tirare la volata a Enzo Ferrandino, a Domenico De Siano o chissà a chi, non possiamo che soffermarci su un altro aspetto. Al sindaco d’Ischia, come per incanto, è tornata anche la memoria. La settimana scorsa, ad esempio, ha inviato una lettera alla Regione Campania contestando il progetto del Pontile 2, definito un “obbrobrio”: eppure quell’incartamento giaceva nel palazzo municipale di via Iasolino da ben due anni, ma chissà perché il primo cittadino non aveva mai bussato alla porta di Palazzo Santa Lucia per alzare la voce.

La scena, manco a farlo apposta, si è ripetuta ieri mattina. All’assemblea degli avvocati, gli stessi che qualche mese prima voleva sbattere fuori dalla sede dell’ex Liceo Classico e ai quali impedì proditoriamente di parcheggiare i propri ciclomotori (tutto dimenticato anche dai vessati, naturalmente, che ne parliamo a fare…) Giosino è giunto con tutti i suoi giornalisti al seguito che ultimamente tra arruolati e dietro le quinte sono diventati parecchi. Risultato? Comunicato trionfale del primo cittadino, soddisfatto di questi benedetti 600.000 euro che risolveranno anche il problema dell’edilizia scolastica. Ora, a parte che detta così sembra un colpo di bacchetta magica, ma sto benedetto problema da quand’è che si trascina? Da ieri mattina o dalla notte dei tempi? Che dire, se proprio serve l’aria di elezioni, allora non resta che augurarci che si vada alle urne pure una volta al mese…

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gaetanoferrandino@gmail.com

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