LE OPINIONI

IL COMMENTO La “Bella Ischia” e il vizio di remare contro

La bella Ischia, l’ammirevole fissa del sindaco Enzo Ferrandino. Il compianto amico Mizar nella sua rubrica fissa su Il Golfo,“Sotto Tiro”, della quale se ne sente la mancanza, avrebbe scritto con le sue buone ragioni condivisibili o no, “La brutta Ischia”. Ma in questa sede io, diversamente da Mizar, sarò tollerante e addirittura magnanimo senza infierire su chi lo meriterebbe. Parto dall’ evento del G7 del 2017 che fu per il sindaco Enzo Ferrandino, il banco di prova massimo per la “Bella Ischia” che fu superato a pieni voti di fronte a delegazioni di spessore e ospiti prestigiosi di governo internazionale, dove allo stesso tempo si potè dimostrare che l’esplicito slogan coniato per farsi eleggere primo cittadino di un Comune in continua e moderna crescita, non era poi nato per caso.

Enzo Ferrandino, andò subito al punto, giocandosi una carta sicura, quella della bellezza della sua Ischia, con il preciso intento di metterci del suo dopo quello che di meraviglioso aveva creato il Padreterno. Ritrovarsi al centro dell’attenzione, nelle vesti di padrone di casa di una location ospitante, fra centinaia di personaggi di primissimo piano della moderna informazione e della politica mondiale e vantare il proprio biglietto da visita con su scritto “Bella Ischia”. è stata per Enzo Ferrandino la sua prima grande ed inimmaginabile soddisfazione di valore immenso ù che ha incassato appena agli inizi del quinquennale mandato alla guida del Capoluogo isolano. Quindi, per la riaffermazione della “Bella Ischia” si parte da qui, dal momento che il G7 è da considerarsi il fantastico trampolino di lancio piovuto “miracolosamente” dal cielo che ci voleva. Tutto ha un senso, specie quando si lavora per raggiungere obiettivi che sono alla portata delle proprie legittime ambizioni. «Le delegazioni hanno provato un forte stupore dinanzi alla bellezza dei nostri luoghi; questo ci deve inorgoglire e far acquisire consapevolezza. Viviamo in un’isola unica al mondo, ma dobbiamo crederci di più e valorizzare ciò che abbiamo, anche imponendoci comportamenti più rigorosi. Ischia ha avuto risalto internazionale, un risultato che anche gli scettici devono riconoscere; questo ci prospetta, potenzialmente, in luoghi in cui siamo meno conosciuti». Così il sindaco Enzo Ferrandino si parlò a conclusione della grande assise internazionale che si è tenne il 19 e 20 ottobre 2017 sul nostro sacro ed antico suolo, ricco di storia e di fascino che nel passato come nel presente rimane fantastico approdo di Re, Regine, Presidenti e Ministri di governo, scrittori e giganti del social e dell’informazione che , ispirati dalla bellezza dei nostri luoghi visitati e scoperti, hanno preso importanti decisioni e scritto parte della storia dei loro paesi. Il messaggio che ci pervenne dal quella storica “due giorni” internazionale che ebbe per scenari il Castello Aragonese ed il bellissimo grande parco del prestigioso albergo Punta Molino fra mare, spiaggia e pineta, fu carico di significati e giunse a proposito, proprio quando la parte ben pensante dei cittadini ischitani rafforzò la convinzione di remare tutti in un’unica direzione, se si volevano raggiungere traguardi di ulteriore crescita strutturale e sociale nel paese in cui si vive e si lavora.

Remare in un’unica direzione, significava fiancheggiare le scelte dell’amministrazione con spirito di critica costruttiva finalizzata alla contribuzione di idee e pareri intelligenti da fornire a chi era preposto alla cura della cosa pubblica. Remare in un’unica direzione significava comportarsi come ammise il sindaco Enzo Ferrandino, il quale nell’elogiare gli ischitani in occasione della “due giorni” del G7, affermò che “ Ischia aveva mostrato il lato migliore di sé e lo aveva fatto grazie all’impegno e alla pazienza dei suoi cittadini che, ancora una volta, riuscirono a dare prova di essere ospitali, rispettando le ordinanze e mostrandosi riguardosi nei confronti dei nostri illustri visitatori”. Remare in un’unica direzione significava non mettersi di traverso per ostacolare la nascita di opere pubbliche sul territorio che secondo gli inevitabili malpancisti locali non dovevano essere realizzate per conservare lo stato dei luoghi cosi come sono sempre stati al costo anche di bloccare il necessario sviluppo e miglioramento delle zone scelte per nuove e più moderne funzioni di pubblica utilità. Uno degli esempi ultimi è stato poi il parcheggio sotterraneo ex Joily che fu contestato senza validi moti fino alla nausea. Remare in un’unica direzione significava abbandonare gli insani propositi di inscenare manifestazione di protesta senza senso come quella contro lo stesso G7 che vide tra i contestatori di professione alcuni ischitani anch’essi contestatori di ogni cosa per vocazione e per secondo mestiere, appartenenti ad un mondo tutto loro in cui si ritrovano a meraviglia, grazie anche alla personale condizione di pensionati in assoluta tranquillità di vita, senza rischi e sen’altri doveri. Insomma, se non si rema contro, il paese va avanti spedito, l’economia cresce, la qualità della vita migliora, il buon nome di Ischia all’estero si espande sempre di più, e tutti noi infine ci ritroveremmo sulla via maestra alla conquista di nuovi obiettivi che non sono lontani.

antoniolubrano1941@gmail.com

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