IL COMMENTO Le frasi fatte sono pericolose

DI LUIGI DELLA MONICA

Con estremo sdegno ed angoscia, leggevo le dichiarazioni rilasciate dal Geologo Mario Tozzi, su di un articolo di qualche giorno fa, che qualificava l’isola come uno snodo del malaffare e della delinquenza, intesi come fattori ostativi ed invalicabili alla ricostruzione da definire per il post-terremoto. Caro sig. Prof. Lup Man – in senso satirico fantozziano non è reato – questa volta l’ha detta veramente grossa… Non si tratta di negazionismo, a parte le statistiche scientifiche della DIA, ma dipingere la terza isola per densità demografica, dopo Sardegna e Sicilia, come una novella Tortuga dei Pirati di Maracaibo, mi sa più di romanzo che di verità storico-cronistica.

Alcuni commentatori di facebook inneggiavano alla querela, ma io consiglio loro di non avvelenarsi, perché la natura scomposta di questa dichiarazione si qualifica da sola.

Agli esordi delle mie pubblicazioni, per la precisione nel febbraio 2020, allorquando criticavo la attuale parlamentare della maggioranza del centrodestra, On.le Dott.ssa Giornalista Rita dalla Chiesa, ammonivo i personaggi mediatici ad essere moderati nelle diffusioni dei messaggi, perché il loro potere comunicativo ha una plusvalenza, rispetto ai comuni mortali. Nella specie, la Signora esortava gli italiani a visitare altri posti altrettanto belli come e più di Ischia, che aveva respinto, se pur a parole e con manifestazioni di piazza scomposte, una comitiva di turisti del Nord, per il timore, poi rivelatosi fondato del contagio COVID19. Allo stesso modo, il geologo Mario Tozzi, la cui voce simpatica, suadente e ficcante nell’attenzione dell’ascoltatore è colui che ci insegna come avvengono i fenomeni naturali, le eruzioni, i terremoti e le inondazioni, che affascina i bambini con i suoi documentari narranti, come e talvolta meglio di Alberto Angela. Una persona che è capace di spiegare anche ai più piccoli una complessa fenomenologia come il dissesto idrogeologico, oppure la differenza fra vulcani attivi del tipo ischitano, puteolano o stromboliano, etneo. Uno scienziato di riferimento del settore, a cui tutti noi genitori ci rivolgeremmo per trovare un video su youtube oppure su raiplay per rispondere ai perché dei nostri figli\e. Ebbene proprio questi ultimi, come potremmo spiegare loro che il simpatico signore, ripeto dalla voce piacevolissima ed accattivante, definisce Ischia la capitale del malaffare edilizio ed in genere di ogni consesso malavitoso?

L’isola deve certamente indignarsi, ma anche fare un profondo mea culpa. L’esame di coscienza parte dal dato incontrovertibile che esiste una virtù isolana a fare spalluccie rispetto ad ogni anomalia gestionale o di vivibilità comune, sociale, privata od istituzionale, partendo dal dato immateriale che tutto sarà risolto dalla Bellezza autoreferenziale ed auto produttiva. Ed ecco che ti arriva a sangue freddo la staffilata di Mario Tozzi, mentre si cambiano due Commissari Straordinari alla Ricostruzione, si annidano mille e uno veleni nel comune di Lacco Ameno e Casamicciola Terme come sappiamo è guidata dalla Prefettura, in piccola parte vi è coinvolta Forio, la quale sotto questo punto di vista, però, è unita e coesa. Il Geologo in questione, senza documentazione inoppugnabile che comprovi il suo pensiero, seguendo una logica antigenica alla nostra Isola, la più bella del Mondo, ci imputa il torto di ospitare il malaffare. Se mai fosse vero, e mi dispiace dire al protagonista di questa polemica che ha toppato clamorosamente, gli chiederei di spendere la sua forza mediatica per perorare la causa della stabilizzazione della sede distaccata del Tribunale, perché in luogo di presunto malaffare proprio lo Stato deve infiggere la bandiera della legalità. La guardia deve essere sempre tenuta alta per tutelare il buon nome e la autorevolezza della nostra isola.

Purtroppo, però sono pochi gli alfieri della nostra cultura sulla terraferma: non cito gli editorialisti di questo quotidiano, né il suo staff permanente oppure altra stampa locale, ma voglio significare che oltre alla imprenditoria l’isola deve investire fortemente energie umane, risorse economiche in cultura e sempre cultura, che potrà finalmente allineare il concetto che altri abbiano di Ischia (tutti e sei comuni inclusi) di isola bella e piena di attrazioni culturali. La sera del 1 novembre il Tg1 dedicava un servizio al turismo fuori stagione, forte ausilio mediatico alla nostra buona immagine, ma per arginare condotte scomposte come quelle di Mario Tozzi, bisogna creare sull’isola un centro di propulsione culturale autorevole e fortemente coeso, il quale possa indurre a simili personaggi a contare fino a 100 prima di affermare certe cose. Ve lo immaginate se vi fosse un Istituto di Studi Filosofici o Giuridici oppure un Centro di Ricerche permanenti sull’isola? Cosa manca per avere tutto questo? Abbiamo numeri demografici, risorse economiche e uomini\donne idonei. In tal senso, il Geologo denigratore della nostra immagine dovrebbe misurarsi oltre che con l’approssimazione delle sue frasi gratuite, anche con un autorevole centro studi che potrebbe deferirlo nelle sedi opportune.

È indispensabile investire fondi pubblici e privati in cultura e sempre cultura, così come ci insegnava il martire dott. Paolo Borsellino, che il rinnovamento culturale respinge qualsiasi mafia.

A questo punto, lancio una proposta, cari Sindaci invitate sul territorio di Ischia la associazione “Libera” per radunare tutti gli uomini e le donne oneste che lottano alla mafia con i fatti e con le parole, laddove queste ultime, se usate male sono più dolorose di una bomba atomica. Nel contempo, invito il Prof. Dott. Mario Tozzi, pagato dalla Rai per i suoi preziosi ed insostituibili documentari a scusarsi con Ischia, i suoi cittadini, le sue istituzioni e documentarsi doviziosamente del fatto che la ricostruzione è lenta a partire, perché, parole del Commissario Governativo Legnini, si sono dovute cambiare le regole nelle sedi istituzionali. Abbiamo norme del ventennio fascista che devono essere coordinate con un settore giuridico e tecnico che farebbe impallidire i primi illuministi, allorquando iniziarono a redigere le prime enciclopedie della conoscenza. In conclusione, si faccia attenzione alle frasi dette a sproposito, ma questo vale anche per i followers sui social e per gli influencers che giornalisti non sono.

* AVVOCATO