POLITICA

Porto turistico, Leonardo Mennella: «Sarà un mese decisivo»

Verso la fine del consiglio comunale l’assessore Leonardo Mennella ha relazionato sulla situazione del porto turistico, all’indomani dell’udienza di merito al Tar svoltasi il 30 marzo, e in attesa della sentenza che dirimerà la controversia tra il Comune e l’attuale gestore, la cui concessione è scaduta dieci mesi fa: «Siamo arrivati al termine di questa annosa vicenda – ha spiegato l’avvocato Mennella – e quello di aprile sarà un mese decisivo, perché oltre alla decisione del Tar potrebbe arrivare anche quella del lodo arbitrale. La sentenza del Tar riguarda l’inadempimento che il Comune ha contestato al concessionario, e la richiesta del concessionario stesso rivolta nei confronti del Comune. Alla luce di tale verdetto, noi avremo una cifra precisa di quello che è il credito che noi vantiamo nei confronti del concessionario. Va comunque segnalato il grave fatto, ed è giusto che il consiglio comunale ne sia a conoscenza, che da ben due anni, nonostante il concessionario non paghi né il canone, né l’indennità di occupazione delle strutture comunali, abbia comunque beneficiato dell’utilizzo delle strutture. Ha potuto beneficiare principalmente della normativa emergenziale poiché la concessione che era scaduta nel 2021, di fatto si è prorogata a causa dell’emergenza sanitaria sino a tutt’oggi.

Anzi, oggi dovrebbe essere l’ultimo giorno dello stato di emergenza, il che significa che nella peggiore delle ipotesi, a mio parere, la sentenza dovrebbe prevedere la liberazione delle aree portuali dal 1° luglio, poiché la norma prevede che le concessioni demaniali vadano revocate nel termine di novanta giorni oltre la scadenza dell’emergenza. Quindi le ipotesi attualmente sul tavolo sono: o quella di restituzione immediata delle aree al Comune nell’ipotesi in cui il Tar dovesse ritenere che la proroga covid non era applicabile, come noi sosteniamo, a questo tipo di concessione, oppure, nel caso in cui la ritenga applicabile, è evidente che fino al 30 giugno il concessionario rimarrà nella disponibilità delle aree con la possibilità del Comune di recuperarle dal primo luglio. Sull’altro versante, c’è sempre la questione arbitrale, di eguale importanza perché vedrebbe comunque l’ente nella possibilità di recuperare somme che il concessionario non paga quanto meno dal 2019 per quanto riguarda il canone, e da un periodo probabilmente più lungo per quanto riguarda le utenze. Noi ci troviamo infatti nella spiacevole situazione in cui, per le opposizioni strumentali del concessionario, non incassiamo da quest’ultimo neanche le forniture idriche ed elettriche, né la raccolta rifiuti. È giusto che i consiglieri, rappresentanti dei cittadini di Lacco Ameno, sappiano che da esattamente cinque anni che il concessionario guadagna con il porto di Lacco Ameno, e non versa neanche il dovuto per le utenze. Utenze che stiamo pagando noi cittadini. È giusto fare chiarezza sulla situazione affinché i cittadini possano essere informati di ciò che sta avvenendo. Non è la sede per sintetizzare le complesse vicende processuali della questione, dove si è passati da un difetto di giurisdizione del giudice amministrativo, al Consiglio di Stato che ha ritenuto di non sospendere la sentenza di primo grado perché era ormai prossima la discussione nel merito della vicenda. Mi auguro che almeno all’esito di questa decisione e del giudizio arbitrale, finalmente in questo 2022 avremo finalmente la chiarezza necessaria per cominciare a programmare seriamente l’attività turistica attraverso l’utilizzo e il ritorno in capo al Comune, come da programma elettorale, della prima infrastruttura del paese».

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