Piscina comunale, lieto fine ancora lontano
di Sara Mattera
C’è voluto tempo e fatica, ma finalmente qualcosa comincia a muoversi nella intricata vicenda della piscina comunale di Ischia che, dopo essere stata chiusa nello scorso Settembre per lavori di ristrutturazione, ha lasciato i tanti appassionati di nuoto senza un posto in cui potersi allenare. Nessuna possibilità di poter concorrere per le qualificazioni nazionali né l’opportunità, per diversi ragazzi portatori di handicap, di trovare sollievo terapeutico all’interno delle acque della piscina. Proprio per questo motivo, nei mesi scorsi, era partita la corsa contro il tempo per la ricerca di una piscina disponibile, in attesa della riapertura di quella Comunale di Ischia. Ed oggi, finalmente, all’orizzonte un barlume di speranza si vede, anche se siamo ben lungi dal lieto fine. Come abbiamo già riportato qualche giorno fa, in una delle precedenti edizioni de “Il Golfo”, da una decina di giorni, i tanti amanti del nuoto possono, nuovamente, praticarlo entro le mura di Villa Angela, in località Panza, grazie alla famiglia Patalano che ha messo la piscina del proprio albergo a disposizione della nascente Polisportiva Isolana L&A ASD. A fondarla, Agnese Trofa, istruttrice di nuoto facente parte fino allo scorso anno dell’associazione Ischia Nuoto, che, insieme alla sua collega Lara, ha passato gli ultimi mesi alla ricerca disperata di una piscina che potesse ospitare, almeno momentaneamente, i suoi ragazzi. Fortuna ha voluto che, dopo numerose ricerche, la piscina della famiglia Patalano fosse, con i dovuti lavori di adeguamento, adatta ad ospitare quanto meno i più piccoli. E, da quando Villa Angela ha aperto i battenti per il nuoto, tanti sono stati quelli che hanno chiesto di potersi iscrivere alle lezioni della Scuola di nuoto e tante anche le mamme desiderose di sperimentare il corso di acqua gim. «Da quando abbiamo aperto- ci dice Agnese-abbiamo avuto una grande richiesta di iscrizioni. Tutto merito della famiglia Patalano che ha messo a disposizione non solo la piscina, ma ha anche modificato l’impianto di tasca propria, fornendo un servizio che dovrebbe essere pubblico. Siamo contenti di aver raggiunto questo risultato, ma c’è da dire che abbiamo solo arginato la situazione di poco. Le richieste, infatti, sono tante e lo spazio a disposizione è poco. A breve saremo costretti a chiudere le iscrizioni”. Quella di Villa Angela, infatti, si presenta come una soluzione provvisoria, in quanto la famiglia Patalano ha dato disponibilità solo fino a Marzo, dopodichè, se la piscina Comunale di Ischia sarà ancora chiusa e se non si troveranno altre soluzioni in questi mesi, Agnese e i suoi ragazzi si troveranno punto e a capo. E con loro ovviamente anche le altre associazioni di nuoto presenti sul territorio isolano che, attualmente sono ancora sprovviste di un posto in cui potersi allenare, specie i ragazzi più grandi che, purtroppo hanno già saltato la prima gara per le qualificazioni ai Nazionali. «Alcuni ragazzi hanno deciso di andare a Napoli, una volta a settimana, per allenarsi insieme alle altre associazioni di nuoto. Io ho scelto di non portare i miei, perché sarebbe una sconfitta. Abbiamo una piscina nel Comune di Ischia e ne potremmo avere almeno un’altra in un altro Comune, quindi, trovo assurdo dover costringere i ragazzi a recarsi sulla terraferma quando già hanno altri impegni stressanti. Molti, comunque, hanno deciso di provare lo stesso a concorrere per le prossime tappe delle qualificazioni, anche se dovranno allenarsi nella piscina di Villa Angela che non è adatta alle loro necessità».. Proprio per non togliere la possibilità ai giovani campioni del nuoto di allenarsi per le qualificazioni di quest’anno che, Agnese, nelle scorse settimane, si era anche adoperata per mettersi in contatto con il duca Camerini, il proprietario del parco termale, Il Negombo, il quale, però, nonostante la sua disponibilità, non ha potuto sistemare l’impianto delle piscine con una copertura provvisoria. Per i prossimi mesi, quindi, i ragazzi dovranno arrangiarsi come potranno, così come pure Agnese e Lara che dovranno fare molti sacrifici: “In Polisportiva, così come anche la famiglia Patalano, ci siamo fatti carico di enormi spese che non ci competevano e a cui, avrebbero dovuto pensare le amministrazioni di Ischia. Tutto quello che guadagniamo, infatti, viene investito nelle spese della gestione per la piscina a Villa Angela, che partono da una base di 5000 euro. Questa situazione si può sostenere per un anno al massimo. Le amministrazioni si devono rendere conto che ci sono delle responsabilità che devono prendersi per risolvere la questione della piscina. In questi mesi, se ci siamo adoperati per trovare una collocazione, non è solo per i ragazzi che devono partecipare alle gare di qualificazione. Ma anche e soprattutto per quei ragazzi che, avendo patologie fisiologiche possono praticare solo il nuoto e le cui mamme mi hanno pregata, quasi tutti i giorni, di trovare una soluzione per i loro figli. E come me ci sono anche le altre associazioni di nuoto che si stanno ancora mobilitando e lavorando all’unisono per trovare una soluzione concreta». Ed infatti, a questo proposito, c’è da dire che, anche quando la piscina comunale di Ischia verrà riaperta, lo spazio a disposizione sarà ugualmente poco. Un problema questo che è già noto da anni, ma che finora non ha avuto nessun riscontro positivo da parte delle amministrazioni. Ecco perché, ora la comunità del nuoto vuole sapere se potrebbero esserci delle possibilità concrete per la realizzazione di una piscina comunale anche nel versante sud-ovest dell’isola, specie a Forio dove, stando a quanto il sindaco Francesco del Deo avrebbe riferito ad Agnese qualche settimana fa, ci sarebbe già un piano regolatore per la realizzazione di una ipotetica piscina nel suddetto Comune. Ad ogni modo, quello di Villa Angela è già un piccolo traguardo raggiunto. La stessa Agnese ha, infatti, voluto ringraziare quanti, in questo duro percorso, la hanno aiutata e supportata. Vorrei ringraziare, in primis la famiglia Patalano per la fiducia e la disponibilità in questa nuova avventura e anche tutti gli altri albergatori che, in questi mesi, mi hanno contattata e dato la loro disponibilità. Ringrazio anche Vito Iacono, il sindaco del Deo e Giacomo Pascale che, nonostante avessero altri problemi da affrontare, si sono adoperati nella vicenda e mi hanno messa in contatto con il proprietario del Negombo. Ma un grande rigranziamento sentito va a tutti quei ragazzi che pur di collaborare a questo nuovo progetto, vengono tutti i giorni a villa Angela come volontari per aiutare e con la volontà di far capire alle amministrazioni quanto sia forte il desiderio di avere una “pozza più grande” in cui possano nuotare.”