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A Portosalvo una lapide a suggello della Consacrazione a Maria

Il fedele, il visitatore trova nella monumentale Parrocchia di Santa Maria di Portosalvo una splendida novità ad esemplare suggello della Consacrazione della diocesi d’Ischia fatta a NS di Fatima l’anno scorso 13 ottobre 2017 dal suo grande Vescovo Pietro. Ne diamo il testo e l’immagine: – “ A lode della Santissima Trinità/ nell’anno del Signore/ duemiladiciassette/ il giorno tredici del mese di ottobre/ essendo Sommo Pontefice Francesco/ nel tempo di grazia della visita pastorale/ il Vescovo d’Ischia Pietro Lagnese/ celebrata nella chiesa cattedrale/ la Santa Eucaristia/ con grande concorso di clero e di popolo/ raggiunta in cammino orante/ questa Chiesa di S. Maria di Portosalvo/ al Cuore Immacolato di Maria/ l’intero popolo isclano/ consacrò/ invocando la Santa Madre di Dio/ con il titolo di/ Regina dell’isola d’Ischia “-. Bellissimo e chiaro testo curato dal lodevole Parroco don Luigi De Donato e scoperto il 13 maggio scorso, nel 101° anniversario di Fatima, dopo la S. Messa celebrata dall’insigne Vescovo Pietro. Importante Ricordo a memoria degli ospiti che sbarcano sull’isola d’Ischia, di quanti vi parteciparono e dell’intera (fortunata e così graziata) diocesi.

Accanto a questa lapide è sempre esposta quella di un altro grande Vescovo, mons. Antonio Cece, il quale il 31 maggio 1959 consacrò la diocesi al Cuore Immacolato di Maria nella piazza principale di Forìo d’Ischia ove fu portato il quadro veneratissimo della Madonna di Loreto, dinanzi al quale il grande Vescovo filosofo Cece svolse uno dei suoi magistrali discorsi sulla Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, secondo l’autorevole testimonianza dello storico -oggi più in gamba che mai- Don Camillo D’Ambra (pag. 173 del suo prestigioso volume ‘Ischia tra fede e cultura’), indimenticato Prefetto di disciplina dello scrivente alle Medie nel Seminario d’Ischia dall’anno scolastico 1958/59, Rettore don Vincenzo Scoti. Che bella la Chiesa unita che ubbidisce al Magistero unico, immutabile e infallibile dei Papi che “confermano” la fede: – “E poiché in quest’anno si ricorda il XXV anniversario della solenne consacrazione della Consacrazione della Chiesa e del genere umano a Maria, Madre di Dio, e al suo Cuore Immacolato, fatta dal Nostro Predecessore di s.m., Pio XII, il 31 ottobre 1942, in occasione del radiomessaggio alla nazione portoghese -consacrazione che Noi stessi abbiamo rinnovato il 21 novembre 1964- esortiamo tutti i figli della Chiesa a rinnovare personalmente la propria consacrazione al Cuore Immacolato della Madre della chiesa, ed a vivere questo nobilissimo atto di culto con una vita sempre più conforme alla divina volontà, in uno spirito di filiale servizio e di devota imitazione della loro celeste Regina.

Esprimiamo, infine, Venerabili Fratelli, la fiducia che, grazie al vostro incitamento, il clero e il popolo cristiano, affidati al vostro ministero pastorale, risponderanno con animo generoso a questa Nostra esortazione…”(Beato Papa Paolo VI, Enciclica ‘Signum magnum’ del 13 maggio 1967). La diocesi d’Ischia, più volte consacrata al Cuore Immacolato di Maria anche dal compianto grande Vescovo mons. Filippo Strofaldi, invoca la Madre di Dio e della Chiesa “con il titolo di Regina dell’isola d’Ischia”.

 

DIES  DOMINICA – SANTISSIMA TRINITA’ (ANNO B)

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Il 2 giugno, primo sabato del mese nella festa della Repubblica e vigilia Corpus Domini, tradizionale CENACOLO MENSILE MARIANO condotto dallo scrivente verso il 22° anniversario, dalle ore 18 presso la Parrocchia di Barano d’Ischia centro con la Consacrazione a Maria pregata dal grande Vescovo Pietro e consueto Messaggio della Regina della Pace da Medjugorje. Ai presenti sarà donata l’Icona di San Michele Arcangelo con l’invocazione di Papa Leone XIII.

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La Santissima Trinità ha il suo Centro in Maria SS: a Lei si rivolge Dio Padre con l’invocazione dell’Ave Maria Piena di Grazia, il Signore è con te; in Lei si incarna il Verbo Dio, Gesù il Salvatore; Lei è stata amata dallo Spirito Santo Dio di cui è Sposa: unità perfetta di Dio in tre Persone divine uguali e distinte nell’ UNICA CREATURA PERFETTA Maria SS nella quale è Dio, è la Dimora di Dio: difatti “il Signore è con Te”, con Te e non in altro o altri. Senza Maria non c’è Chiesa e chi vuole incontrare Dio deve necessariamente andare da Maria SS. Chi volesse incontrare la chiesa in Lutero (che i Santi hanno visto all’Inferno), Enrico VIII, e loro stravaganti tifosi (Martini, Rahner…) finirebbe in una situazione già condannata ufficialmente dai Papi e dal loro Magistero unico, immutabile, infallibile, come l’Enciclica “Pascendi dominici gregis” di Papa San Pio X. La Chiesa celebra la solennità della Santissima Trinità: chi La vuole incontrare va da Maria con le Parole di Dio Padre: “Ave Maria Piena di Grazia, il Signore è con Te…”. Dio è lassù in cielo (prima lettura dal libro del Deuteronomio 4, 32-40) – nel segreto della sua misteriosa e inesauribile vita – ed è quaggiù sulla terra, in mezzo a un popolo di cui conduce la storia: la storia di Israele e quindi di tutta l’umanità: “osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi”. Israele vuol dire “forte, vittorioso con Dio”: ebbene in Maria SS. e nel Frutto benedetto del suo grembo immacolato la Trascendenza si fa immanenza: “Dio è con Te”.

Ecco la pressante richiesta della Consacrazione al suo Cuore Immacolato stabilito dalla Santissima Trinità per la salvezza dell’umanità: “figli di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria”(seconda lettura dalla Lettera di san Paolo apostolo ai Romani 8, 14-17). Ecco il comando per coloro che sono “in ascolto, in relazione col mondo, in uscita, a farsi domande”, riedizione modernista: “Ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato”. Ammaestrare e insegnare. Le Apparizioni di Amsterdam furono riconosciute dal Vescovo e dalla Chiesa: Maria SS, Regina dei Popoli, attende per il suo Trionfo nel mondo l’ultimo dogma della Storia Mariana presente nei Documenti dell’ultimo Concilio: Corredentrice, Mediatrice, Avvocata, a gloria della Santissima Trinità.

 

FUORI  IL  RALO 

Sul lato del mare e Pietra Crespa,

sopra la ripida Scarrupata d’ulivi,

c’è sentiero ‘Fuori il Ralo’sul ciglio

-vetusto idioma di ‘gradiata, grado’-,

cioè scala al vecchio casolare alienato:

un dì magione di ‘zia Nannina’vedetta,

priva di Benedetto germano a mia nonna.

Qui una notte d’estate zia Nannina

mi volle ospitare fanciullo a dormire

su materasso di foglie secche di mais

e campane di vetro a serbar memorie

sul comò delle stanze a picco su mare,

ad attesa levata lontana d’alba salina.

Rammento il timido lume e la quiete.

E venne radiosa l’alba selvatica

con latte di capra munto e pane,

brusìo di volatili a giorno novello.

Antico passato e Valori ‘Fuori il Ralo’,

appiè di Guardiola erta e Pizzone.

Desìo d’aurora senza tramonto.

 

Rubrica a cura del professor Pasquale Baldino, responsabile diocesano Cenacoli Mariani, docente Liceo, poeta (e-mail: prof.pasqualebaldino@libero.it)

 

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